32. Faccia a Faccia con il Male

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Mackenzie

La stanzetta buia e tetra dove mi reco ogni domenica non mi è mai parsa tanto scialba. Quattro pareti di intonaco macchiato di muffa, il pavimento in parquet impregnato dello sporco nauseante e il soffitto gocciolante di acqua stagnata e cosparso di ragnatele.

Una delizia.

La location ideale per incontrare il Padrone delle tenebre non poteva che essere l'antro più isolato dell'intera Accademia. Un ripostiglio abbandonato, al riparo da puntuali disturbatori indiscreti. Nessuno può raggiungerci in questo remoto luogo angusto.

Anche perché se scoprissero il mio doppio gioco, verrei uccisa all'istante. E con me anche il mio complice. Maledico me stessa per aver permesso a Ryan di unirsi alla mia folle alleanza.

Rischia la vita per me e non riesco a mostrargli nemmeno un po' di gratitudine, perché non mi è permesso provare nessuna sensazione.

Zero emozioni. Sono vuota. Sono spenta.

Ma, dopotutto, perché mai dovrei meritarmi di provare qualcosa, al di fuori della rabbia o dell'indifferenza straziante? Non sono altro che un inutile e sbagliato esperimento di laboratorio.

Sarei dovuta diventare l'essere più forte di questo pianeta, però niente è andato secondo i precisi piani di Seth. Sono il suo più grande fallimento. Mi ha donato una vita erroneamente.

Perciò ero arrabbiata. Ero incazzata nera con coloro che hanno spinto Seth nell'abisso infinito dell'odio. È a causa loro se quel mostro ha creato Mackenzie Davis. È a causa loro se ha creato me.

Un test di ingegneria genetica. Un test fallito. Sono solo e soltanto questo.

Poi, è arrivato Ryan. Ero stufa di provare astio nei confronti della famiglia reale, e lui era l'unico con cui potessi mettermi in contatto. Quando ho scoperto chi fosse, gli ho raccontato tutto ciò che sapevo. L'alleanza con Ryan è il mio unico vantaggio su Seth. Abbiamo stretto un patto, facendo così diventare il mio doppio gioco un triplo gioco.

Però, ho imparato che ingannare Seth è letteralmente impossibile. Lui è ovunque e, allo stesso tempo, da nessuna parte.

«Porti novità?»

La sagoma di Seth incombe dinanzi al mio campo visivo, e mi ritrovo faccia a faccia con il male in persona. L'unica forma che può assumere è quella di uno spirito incorporeo, fino a quando non sarà abbastanza forte da rinascere con il suo corpo originale. Ormai, non manca molto. Le Ombre stanno facendo un ottimo lavoro: sottraggono l'energia di umani e Arcandidi e la trasferiscono a lui.

«Sì, Padrone.»

Mi scruta con i suoi occhi contrastanti, dipinti dall'azzurro vivace e dal nero oscuro. "Il bene che c'è nel male, il male che c'è nel bene". Ryan ha interpretato così gli insoliti colori delle sue iridi.

«Parla» ordina.

Il suo timbro gutturale e velenoso mi concede il permesso che ho imparato ad aspettare. Non posso esprimermi senza il suo consenso.

«La Principessa ha dichiarato la sua posizione a tutti.»

«Dimmi qualcosa che non sappia già.»

Cosa ho appena detto? Ovunque. Lui sa tutto di tutti. Sempre. Sa di avermi messo in difficoltà e questo lo fa ridere di falso divertimento.

«Oh, Mackenzie, quando imparerai?» chiede retoricamente, accompagnato dal suo tipico ghigno malato.

«Scusa» chino la testa, mortificata, anche se sto fingendo di esserlo.

Il Segreto della DinastiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora