Mason
La sfilza di luci a neon si accende, illuminando la palestra. Il bagliore bianco e intenso mi pizzica gli occhi, ormai abituati alla precedente oscurità.
«Perché mi hai chiamato, John?» chiedo all'uomo davanti a me, una volta che la sua figura diventa visibile.
«Ho un paio di informazioni da darti» mi riferisce il professore. «Ieri si è riunito il Consiglio.»
Ero appena tornato in camera, dopo la cena in mensa, quando ho sentito il cellulare che squillava. Il display riportava il nome di John Williams, l'allenatore dei Guerrieri, nonché membro del Consiglio dell'Accademia. Mi ha chiesto di raggiungerlo nella palestra adibita all'addestramento magico. Così, eccomi qui, alle dieci di sera, in attesa che mi comunichi gli sviluppi.
«Quindi?» incalzo, impaziente.
«Mark pretende che sia tu, ad addestrare la ragazza, come già sai» comincia. «Ieri ne abbiamo discusso e abbiamo valutato bene la situazione: crediamo che sia meglio che vi addestriate insieme, con la mia supervisione. Ovviamente, spesso sarò impegnato, perciò ve la caverete da soli. Ah, e devi portarla con te quando sei di Sentinella.»
Lo fisso, incredulo. Sta scherzando?
«Non posso portarla con me durante le Sentinelle! Non sa né difendersi né attaccare. Sarebbe solo d'intralcio. Non potete pretendere che la porti con me fuori dall'Accademia e che torni sana e salva. Non se ne parla!» protesto, il tono di voce che si alza.
Le Sentinelle sono dei giri di perlustrazione che noi Guerrieri facciamo ogni giorno, per difendere gli umani dai quotidiani attacchi delle Ombre. Sono divise in turni di qualche ora, assegnati a Guerrieri diversi, che si danno il cambio durante tutta la giornata. Spesso si svolgono in compagnia. O, almeno, la maggior parte dei Guerrieri le trascorre con i propri compagni: più sono ad affrontare la minaccia nemica e meglio è. Ma questo non vale per me, che le ho sempre fatte da solo.
Da quel giorno, le ho sempre fatte da solo.
«Andiamo, Mason, sarà solo per qualche volta. Qual è il problema? Dobbiamo addestrarla per questo: per insegnarle l'attacco e la difesa. Da quello che mi ha detto Smith, sembra una ragazza piuttosto sveglia. Imparerà in fretta.»
«Ho detto di no. Non la voglio tra i piedi, non durante le Sentinelle» ribadisco, stringendo i denti e i pugni.
John mi guarda sbalordito. Aggrotta la fronte e punta i suoi occhi nocciola nei miei. Poi, sul suo viso si fa strada la comprensione.
«Il passato è passato, Mason. Devi lasciartelo alle spalle. Non puoi continuare a vivere nel ricordo. Devi andare avanti, affrontare questa paura.»
Perché non capisce che sono spaventato a morte? Ho un fottuto terrore di uscire in compagnia di altri Guerrieri. Se dovesse succedere qualcosa a Bridget, che non ha nessuna colpa, che è appena entrata nel nostro mondo, che ha appena perso tutto e tutti, solo per seguirci, non me lo perdonerei mai.
Come glielo dico, caro professore, che ho paura di fallire di nuovo?
Tengo questi pensieri per me, troppo orgoglioso per parlarne a qualcuno che non sia io. Come al solito, la miglior difesa è l'attacco.
«Non c'entra assolutamente niente. Non ho paura. Non la voglio tra i piedi, ho detto. Ti basta, come spiegazione?» nego tutto e mi stampo un'espressione strafottente in faccia. Se c'è una cosa che mi riesce bene, oltre a combattere, è fregarmene. O, perlomeno, fingere di farlo.
«Ho fatto rimandare tutte le tue Sentinelle, quindi è meglio che ci ascolti» rivela, cambiando tattica.
«Che significa?»
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Il Segreto della Dinastia
Fantasy{COMPLETA e IN REVISIONE} • Il Regno Dimenticato - Volume 1 • "Ecco, la giornata che mi ha cambiato la vita è iniziata così. Con la telefonata della mia migliore amica, un mucchio di dilemmi a cui non sapevo dare risposta e una passeggiata verso sc...