Bridget
Mason riesce a trascinarmi in mensa per un "pranzo tra amici", nonostante il mio enorme disappunto. È riuscito a convincermi per un qualche assurdo motivo, ma in realtà mi sento in debito con lui. È solo e unicamente per la sua presenza, se io riesco ancora a essere me stessa. Se riesco a tenere in vita la vera Bridget.
Non la studentessa di New York, non la Guerriera, non la Principessa. Solo Bridget. Solo io.
La storia perfetta con Henry sta diventato un ricordo lontano, che non riesce più a scalfirmi. Con lui, non ho mai provato le sensazioni esplosive che sento ad ogni minimo contatto con Mason.
È diverso, con lui.
Non si tratta di semplici farfalle nello stomaco, ma è pura magia. È uno scoppio di vitalità, una scarica di energia. Mi sento viva, elettrizzata. È paradisiaco.
Potrei andare avanti per secoli a descrivere le reazioni che il Guerriero scatena in me, però siamo giunti a destinazione. È appena la seconda volta che mi fermo nella mensa accademica, ma la reazione degli studenti alla mia vista rimane la medesima.
Il chiacchiericcio diffuso si attenua, tramutandosi in un mormorio sommesso. Percepisco la maggior parte degli sguardi trapassarmi con curiosità, esattamente come il primo giorno. Punto le pupille a terra, a disagio.
Sento la mano di Mason alla base della schiena, che mi spinge debolmente per avvicinarmi a sé. «Non abbassare lo sguardo» sussurra.
«È difficile, quando hai un centinaio di occhi puntati addosso» replico, tentando di mantenere il tono basso.
«Stanno semplicemente ammirando la ragazza più bella dell'universo» ribatte, sottovoce. «Lascali fare.»
Il cuore manca un battito e, ne sono certa, ho le guance in fiamme. È strano che il ragazzo che ritenevo il più odioso di tutti gli Arcandidi sia diventato la cosa migliore che mi sia capitata in questo inferno.
I Guerrieri trovano un passatempo più interessante, invece di spettegolare sulla sottoscritta, e in poco tempo non sono più l'argomento principale delle loro conversazioni.
Siamo a pochi metri di distanza dal tavolo che mi ha indicato Mason, quando finalmente mi accorgo di chi è seduto. Oltre a Emily e Carter, c'è una ragazza dai capelli biondo grano e gli occhi smeraldo. Una ragazza che conosco. Mi fermo di scatto e mi volto verso Mason.
«Lei cosa ci fa qui?» chiedo, indicando Alexandra.
«Se non sbaglio, è la nuova ragazza di Carter. Una certa Alexa, credo» mi informa, per poi scrollare le spalle.
Riprende a camminare, ma io sono inchiodata al pavimento. La nuova ragazza di Carter?!
Mason si accorge che non lo sto seguendo - ho ancora gli occhi puntati su Alex, con un'espressione sconcertata - e ritorna al mio fianco.
«La conosci?» domanda, mostrando una punta di curiosità nella voce.
«No» mento.
Solleva un sopracciglio e mi scruta, però rimango imperterrita. Finge di credermi e continuiamo l'andatura, senza fiatare. La prima cosa che noto, oltre all'occhiata sorpresa che Alexandra mi rivolge, è la serenità impressa sul viso di Carter.
«Sempre insieme, voi due» osserva Emily, con un sorriso malizioso.
«Che disgrazia» commenta Mason, ironico, mentre prende posto accanto alla sua migliore amica.
«Come, scusa?» Lo guardo accigliata, affiancandolo.
«Niente» sorride in modo impertinente.
Gli colpisco scherzosamente il braccio e lui batte il piede contro la mia caviglia, sotto il tavolo.

STAI LEGGENDO
Il Segreto della Dinastia
Fantasía{COMPLETA e IN REVISIONE} • Il Regno Dimenticato - Volume 1 • "Ecco, la giornata che mi ha cambiato la vita è iniziata così. Con la telefonata della mia migliore amica, un mucchio di dilemmi a cui non sapevo dare risposta e una passeggiata verso sc...