Cap 13

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Ormai usavo il pullman per qualsiasi cosa. Quel giorno lo usai per andare al cimitero del paesino di origine di mio padre. Andai a visitare i miei nonni. Lasciai due fiori nel vaso, e buttai quelli secchi.

Feci una preghiera, dopodiché lasciai il cimitero, e mi sedetti su una panchina. Al di fuori c'era un bellissimo giardino, ben curato, con tanti bei fiori accuratamente annaffiati. Appena fuori all'entrata, c'era il negozietto sotto la solita tenda bianca, dove vendevano a pochi spiccioli dei fiori. Sono anni che quel negozietto campa. Ricordo quando io, mio fratello e i miei andavamo tutti ben vestiti di domenica, sempre qui. Ci andavamo in macchina, e spesso fin da piccino mi perdevo nel paesaggio del paese natale di mio padre. Ho sempre pensato che c'era qualcosa di magico quasi. Non sembrerà vero, ma io ogni volta che vengo qui mi lascio pervadere dai ricordi. Anche quelli del nonno. Ne ho ben pochi, prima che il cancro ce lo ha portato via. Mia nonna dice che io ci assomiglio parecchio. Guardando la sua foto, mi sembra che sia così.

-Soprattutto per il carattere, siete spiccicati-

Le sue parole rimbombano nell'aria.

Nonostante io non sia molto cattolico, mio nonno credo che lo era, lo stesso per i genitori di mia madre. Perciò lascio sempre il cimitero con una preghiera.

Mia nonna dice che sono l'unico della mia famiglia ad essere buono. Non le ho mai risposto, ogni volta che lo diceva. Mio fratello, che ora ha 17 anni, lo sento già lontano. Non lo vedo spesso, sta sempre fuori con gli amici. Più veloce delle mie palpebre, scese la prima lacrima, e davanti a tutti, mi abbandonai alle lacrime e ai ricordi.

Tornando un pullman, mi misi le cuffie e pensai a Connie. Non era ancora online. Avevo bisogno di sentirla, mi sentivo solo, e non ci volevo tornare a casa. Perciò scesi sul lungomare prendendo un altro pullman, ormai le fermate le sapevo quasi tutte insieme a tutti gli orari.

Tornai a casa alle dieci e mezza. Mia madre mi salutó e io ricambiai. Era incredibile ormai come non le importava cosa facevo. Ma andava bene così.

-Papà?-

-Dereck, Patrick è andato da un suo amico a fare una cosa, torna alle undici-

-okay-

Come se, non potesse fare 'sta cosa un altro giorno. Non lo vedo mai, e domenica se ne va per i cazzi suoi. Da non credere...in fondo non importa tanto non faccio parte di questa famiglia.

Le giornate passarono lentamente, fino al sabato. Dove sicuramente l'avrei incontrata di nuovo. Non mi bastava sentirla su whatsapp credetemi.

*spazio autore*

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