Cap 16

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Continuarono a pestarmi. Non la smettevano più. Ormai tornavo a casa sempre più distrutto, e l'unica persona a tenermi in vita era Connie. Litigai anche con Demetria, la mia migliore amica a cui tenevo tantissimo...perché lei era ancora arrabbiata del fatto che tirai un pugno a Joseph. Ci ho provato veramente con tutto me stesso a scusarmi, a farle capire che non volevo essere così violento, ma lei ha deciso di evitarmi. Di lasciarmi...io sono sensibile. Se una canzone mi tocca i sentimenti io piango...se la mia migliore amica mi abbandona io mi sento solo.

Mentre trattenevo le lacrime, mia madre urlava contro mio fratello perché andava male a scuola, e si era scocciata di sentire che prendeva brutti voti...non li sopportavo più. Mio padre non c'era mai in casa.

Per le cinque non c'era nessuno. Decisi di rifarlo. Presi la bottiglia, ormai la terza, perché avevo l'abitudine di sostituirla se finiva così nessuno se me accorgeva, e la bevvi. Resistetti all'alcool per un pó, dopodiché vomitai in bagno. Rimasi schifato sul divano, dopo essermi lavato la faccia. Contattai Connie, le chiesi se poteva uscire. Mi rispose che potevo venire a casa sua che tanto non c'era nessuno.

-okay, arrivo appena posso. Tu aspettami.-

-certo, tranquillo...spero non sia accaduto niente-

-ne parliamo li..-

-Okay..-

Arrivai di corsa a casa sua, e citofonai.

Mi aprì il portone e salì a casa sua. Abitava al 2º piano del palazzo su una viottola in periferia. Non c'era nessuno neanche da lei. Mi abbracció, e ricambiai. Le spiegai cosa feci un poco più di un'ora fa.

-perché lo hai fatto-?

-perché mi andava di farlo-

-non farlo più, Promettimelo-

-non posso promettertelo, sarei un bugiardo.-

-c'è la farai-

-anche tu-

Abbiamo parlato per ore, senza stancarci. Con lei era tutto completamente diverso. Lei era tutta la mia compagnia. E diceva sempre che era lo stesso per lei.

"Sarà che mi manca il fiato quando mi abbraccia, sarà che vorrei stare con lei ogni giorno, sarà che quando la abbraccio mi perdo nel profumo dei suoi capelli, sarà che non riesco a distogliere i miei occhi dai suoi...eh si. Sarà che mi sono innamorato di lei".

Lo scrissi su un pezzo di carta e lo misi nel cassetto, quel piccolo pensiero.

Un giorno glielo diró, così che questa piccola fiamma non si spenga, e far si che possa generare calore da condividere con lei nella notte più gelida di questo freddo e rigido inverno.

Staccai la penna dal foglio. Avevo scritto ciò che pensavo, e sicuramente quel pezzo di carta sapeva mantenere i segreti, opportunamente nascosto.

A volte si ha bisogno di una persona che ti comprenda, e che il suo calore i faccia riscaldare quando nel tuo cuore c'è solo gelo. Ma, la cosa strana è che anche lei ha questo piccolo inverno dentro di se. La cosa buffa, è che entrambi ci riscaldiamo, ma dentro siamo irrigiditi dal freddo.

"Dare quel poco calore in se, per scaldare l'altro."

Era mezzanotte, e mi squilló il telefono improvvisamente...chi poteva essere a questa dannata ora?

*spazio autore*

Ciao a tutti! Vorrei tanto conoscere quelle tre o quattro persone che perdono tempo con la mia storia✌️, vi va se dal prossimo capitolo vi faccio qualche domandina? :3 avantiiii non vi stalkereró (?) promesso! Grazie per il sostegno, siete fantastici. Ci "vediamo" al prossimo capitolooooo!

Il "musicista"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora