capitolo 11

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"Ely, non preoccuparti. Paulo non potrà giocare le ultime due partite, ma sta bene. Ha preso soltanto una storta alla caviglia"

Faccio un sospiro di sollievo. Mi dispiace per Paulo, perchè so quanto ci tiene a dare il massimo ad OGNI partita. Ma sono felice che possa tornare a giocare in breve tempo.

Mi dirigo verso gli spogliatoi per salutare Fede e cercare Paulo, quando sento una mano ticchettarmi sulla spalla.

Mi volto e vedo.. Marco? Cosa ci fa qui?

"Marco. Ciao"

"Ciao ely. Come stai? Sembra che tu stia meglio"

Non può dirmi ste cose! Non adesso.

"Grazie. Scusa, ma Paulo si è fatto male e vorrei andare da lui. Non so cosa vuoi dirmi,ma lo immagino e non mi va di parlarne. Sei stato un pezzo del mio cuore e lo sarai sempre, ma sto bene con Paulo adesso. Spero che tu trovi qualcuno che ti renda felice più di quanto possa fare io"

Sono fiera delle mie parole, ma questo senso di fierezza viene scartato e buttato nel cestino quando Marco fa un sorrisetto appena accennato.
Cosa ho detto di male?

"Elisa, tranquilla, non sono qui per parlare di questo. Cioè io ti amo ancora, ma proprio per questo ti ho lasciato andare"

È una persona d'oro. Spero di rimanere sua amica anche se la vedo dura.

"Perchè sei qua quindi?"

"Ho incontrato Martina ad un bar ieri sera. Era ubriaca, piangeva, ma non era abbastanza cosciente per formulare una frase con senso compiuto. L'ho portata a casa sua. Adesso è li, dato che ha a malapena le forze per alzarsi. Le manchi. Ha bisogno di te, so che è difficile perchè la odi in sto momento, ma pensaci, solo questo."

Cosa? Martina non ha mai bevuto fino ad ubriacarsi in tutta la sua vita. Significa che sta proprio male, e un pochino mi sento in colpa: so di aver reagito in maniera piuttosto esagerata quando abbiamo parlato. Nonostante questo, sono ancora molto arrabbiata con lei quindi non ho intenzione di scusarmi o di aiutarla, sento che peggiorerei ancora di più le cose. Ringrazio marco e lo saluto velocemente,non ho voglia di pensare a Martina e Marco. Voglio concentrarmi su Fede e poi correre da Paulo.

"Fede!"
Gli salto in braccio. Mi era mancato da morire.
"Ely! Come stai?"

"Bene, grazie. È successo un po' di casino. Non sai chi ho incontrato!"

"Oh si che lo so. L'ho visto entrare dalla porta principale, ha litigato con il personale per entrare e trovarti. Povero Marco"

"Fede, sai che io provo qualcosa per Paulo. Non potevo continuare a mentirgli dicendogli che lo amavo quando in realtà non era vero. E non me ne rendevo neanche conto"

Perchè è così. Ho sempre ammesso di amare Marco soltanto per autoconvincermi ed evitare la verità: non lo amavo, semplice. E mi dispiace dirlo perchè è stato importantissimo per me, ma devo accettare le cose come stanno e godermi il presente, senza pensare al passato e tantomeno al futuro.

"In ogni caso, non era venuto per quello. Il mitico indovino Fede stavolta ha sbagliato,mi dispiace"

Fa il broncio e io mi metto a ridere, per poi spiegargli il motivo del mio incontro con Marco.

"Se io fossi in te la perdonerei. È difficile, anzi, difficilissimo, ma siete migliori amiche da tanto tempo, quasi sorelle. Sono sicuro che Martina non l'ha fatto per fare un male a te ma semplicemente per fare del bene a sè stessa, senza pensare alle conseguenze. È stata egoista, ma credo che non si meriti di stare così male, dai"

"Lo so Fede, ma mi ha tradito. Non si tratta solo di egoismo, si tratta di tradimento. Io avevo lasciato andare Paulo per lei e lei appena ha avuto l'occasione me l'ha portato via"

Si mette a ridere.

"Perchè ridi?" Chiedo irritata.

"Siamo migliori amici, quindi te lo dirò chiaramente e senza addolcire la pillola Tu non hai lasciato andare Paulo, dato che vi siete rivisti e baciati, anche se solo per una volta. Non hai fatto altro, quindi la tua colpa è minima, ma anche tu hai sbagliato. Lasciatevi questa cosa alle spalle e parlale di come ti fa sentire Paulo. Lei capirà, quando ti vedrà così felice"

Odio quando fa il saggio, ma ha ragione. Ho sbagliato anche io ma sono così arrabbiata da non rendermene conto.

"Ti odio quando hai ragione"

Fede sorride e mi abbraccia.
Domani andrò da Martina e parleremo, come abbiamo sempre fatto. In fondo mi manca: era davvero come una sorella per me, e lo è anche adesso,nonostante tutto quello che è successo. Spero solo che sia felice per me e Paulo e che non litigheremo di nuovo per un ragazzo.
Paulo! Devo assolutamente vedere come sta. Tutte queste distrazione mi hanno fatto dimenticare di lui per qualche minuto, e aveva bisogno di me.

Entro nello spogliatoio e vedo Paulo da solo.
"Paulo?"
Lo chiamo per attirare la mia attenzione.
Lui alza la testa e mi sorride.
Purtroppo è un sorriso triste. Vederlo così mi spezza il cuore.
"Il mio umore è sotto terra in questo momento. So che è una semplice slogatura,ma l'ultima partita contro il Real Madrid in champions leage poteva essere la partita più importante della mia vita. Ci saranno osservatori per le migliori squadre del mondo. Mi sono giocato la carriera anche quest'anno. È il terzo che succede, per infortuni ed espulsioni. Sembra che io abbia una maledizione"

"Paulo, sei troppo pessimista. Sei uno sei calciatori migliori d'Europa, hai talento sempre e non soltanto durante l'ultima partita di champions. Vedrai che se continui così ti noteranno anche senza quella partita. Io sono orgogliosa di te, la juve è orgogliosa di te. Qua stai bene, anche se è passato soltanto un anno da quando sei arrivato. Capisco che tu voglia fare sempre meglio e stare in squadre di un livello superiore, ma resta ancora un po'. Torino ha bisogno di te, e anche io"

Sorride, di nuovo. Il suo sorriso è meraviglioso, e pensare che a provocarlo sono stata io, lo rende perfetto.
Mi guarda dritto negli occhi, e succede di nuovo. Quella sensazione che non provavo da mesi. Il mondo si ferma. Ci siamo solo io e lui.

"Lo senti anche tu?" Mi chiede improvvisamente.

"Cosa?"

"Tutto questo. Ciò che ci lega quando siamo insieme. L'amore che c'è tra noi"

E se avesse ragione? Se questo fosse davvero amore? Tutti lo descrivono come una cosa bellissima che ti fa stare bene. E io sto bene.

"Si. È vero." Rispondo.

I suoi occhi si illuminano.
Apre la bocca per dire qualcosa, ma io lo fermo.

"Ti amo Paulo"

un amore impossibile || Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora