«Vai Zaffire! Devi andare più veloce!» urlò Cole.
«Ce la stai facendo, metticela tutta!» fece subito Zane.
Facile da dire per voi, non state correndo come cavalli da corsa.
«Stringi i denti e corri, allieva.» disse solo Sensei Wu.
Seguii il suo consiglio, tornando a correre ancora più veloce di prima, allungando il passo e imprimendo più forza ad ogni mio passo.
Sentivo la stanchezza e l'adrenalina mescolarsi, come le lacrime della fatica e le gocce di sudore sul mio viso. Mi muovevo quanto più rapidamente possibile, e non potendo fare di più, cominciai a correre letteralmente in punta di piedi per cercare di allungare il passo ancora di più.
Dovevo dare il tutto e per tutto.
Con una rabbia assurda continuai la mia corsa finché non arrivai al traguardo.
«Bravissima, allieva. Vedo che sei una persona di fatti, e non solo di parole» si complimentò il Sensei, andando poi a dare un colpo di bastone sulla testa di Kai. «Non come questa testaccia qui presente.»
«Zaffire ha percorso questi quattrocento metri in due minuti e quattordici. Kai invece ce ne ha impiegati ben sette in più.>> ci disse il ragazzo, mostrano un piccolo video di me che taglio il traguardo prima del moretto.
«Come... diavolo... è... possibile!» esclamò ansimante Kai, poggiandosi sulle ginocchia per riprendere fiato.
Mi buttai in terra, con una mano sul petto e i muscoli doloranti. Alzai a fatica un braccio e «Ti ho battuto» soffiai. «Lo dicevo che ero veloce»
Qualcuno mi porse la mia felpa e anche una mano per rialzarmi. Accettai il suo aiuto.
«Sei stata brava. Non credo che noi potremmo fare di meglio.»
Gli feci un piccolo sorriso. «Grazie Lloyd, ma comunque potete battermi anche voi. È tutta una questione di come si corre. Dipende tutto dall'andatura.» ammisi, rimettendomi la felpa.
Lui mi guardò sorpreso. «Davvero?»
Annuii. «Certo. L'andatura è quello che ti permette di non perdere terreno in una gara, e il modo in cui muovi il piedi è la chiave per accelerare.»
Lui abbozzò un piccolo sorriso, voltandosi a vedere Kai, che era sbiancato e urlava contro Zane che la gara era truccata. «Ne sai molto di corsa e come seminare le persone, a quanto pare.»
Borbottai qualcosa di affermativo.
Certo che ne so molto, come credi che facessi a seminare i poliziotti in America quando andavo a rubacchiare nei negozi?
«Va bene, per oggi basta così. Tornate nelle vostre camere e preparatevi per la cena.» disse Wu, dando delle pacche ad alcuni di noi e incominciando a camminare verso la porta d'entrata.
Cercai di muovere un passo, ma ero troppo stanca e rischiai quasi di cadere.
Sbadigliai.
Ero arrivata il primo settembre in questo monastero, e da allora non avevo dormito bene la notte a causa dei mie incubi. Ed era solo il tredici settembre. Rendiamoci conto.
«Maestro Wu» cercai di richiamare la sua attenzione, incespicando qualche passo verso di lui. L'anziano si voltò, facendomi cenno di parlare. «Io... vorrei andare a dormire. Tipo subito.» dissi, cercando di non far notare quanto quella corsa avesse dimezzato il mio respiro.
Ho il cuore che mi batte al posto dello stomaco, penso ci sia qualcosa che non va.
«È per il fatto che non stai più dormendo?» annuii soltanto, quasi pregandolo con lo sguardo. Lui mi fece un piccolo sorriso. «Allora vai e cerca di riposarti. Appena mi sarà possibile, cercheremo di capire cosa ti succede.»
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Lego Ninjago - La Leggenda della Collisione
FanfictionC'era una volta, a Ninjago, una continua battaglia tra chi sosteneva il Bene e chi sosteneva il Male. Nessuno riusciva a prevalere l'uno sull'altro, e tutti i cittadini subivano gli effetti di quelle sventure. Allora il Dio del Destino, la Dea del F...