Capitolo 25 _ Ricordi + Piccolo Backstage

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Lloyd's Pov 💚

Perchè l'ha fatto?

Perchè ha fatto sfiorare le nostre labbra?

Sento di star per morire, non ce la posso fare, voglio qualcosa di più.

Ma devo smetterla di fare questo genere di pensieri, perchè lei ha sonno, è debole, ed è stata appena... Come lo potrei dire? Hanno appena attentato alla sua vita.

*e poi potrebbe non averlo fatto apposta. Ci hai pensato?*

In verità, no. Non ci avevo pensato. Ma non posso comunque fare niente. Sarebbe come abusare di lei.

Quindi mi accontentai di strofinare una guancia contro i suoi capelli e di farmi carezzare piano dalle sue mani gentili.

Non feci sogni, dormii tranquillo, e dopo neanche tre ore ero già sveglio e osservavo la ragazza davanti a me.

Dormiva tranquilla, con la bocca schiusa in una smorfia pigra, i capelli che le ricadevano disordinati sulle spalle e sul viso. Le tolsi una ciocca dagli occhi, e vidi proprio i suo zaffiri spalancarsi al mondo circostante, prima uno e poi l'altro.

«Scusa, ti ho svegliata, vero?» sussurrai con voce roca, mentre un piccolo sorriso si apriva e veniva subito distorto da una piccola smorfia di dolore.

«Tranquillo, non fa niente. Tanto prima o poi dovevo-»

Sentii la porta spalancarsi, seguita da un'urlo acutissimo: «Zaffire! Tesoro! Stai bene? Cosa ti è successo?!»

Lanciai uno strano urletto non proprio virile e balzai sul posto, che tanto sul posto non era perchè dopo qualche nanosecondo mi ritrovai in terra col culo dolorante.

Lanciai uno sguardo alla figura che stava di fianco al letto, che carezzava la mia bionda preferita.

La madre di Zaf, Audrey, era vestita con un pantalone da ginnastica, una maglietta del pigiama e un cappotto elegante; i capelli erano disordinati nel suo chignon sfatto, e credo si fosse stopicciata gli occhi perchè aveva tutto il mascara sotto gli occhi. Credo che per la fretta non abbia badato a ciò che indossava.

«Mamma, sto bene. Il peggio è passato» cercò di rassicurarla lei, ma venne subito liquidata con un «Tsk, tutte sciocchezze.».

La donna puntò subito gli occhi su di me. Il suo sguardo lancia a folgori.

«E tu chi saresti? Cosa stavi facendo a mia figlia? Zaffire, quante volte ti ho detto di non andare a letto con gli sconosciuti?!» la guardai stranito, ma poi, capendo cosa avesse detto, arrossii, sussurrando a mezza voce: «Vorrei dissolvermi...»

Zaf scoppiò in una risata isterica per dissimulare il suo imbarazzo.

«Mamma, stai parlando con Lloyd! Lloyd Garmadon! Hai presente, no? Il Ninja Verde, il salvatore verde profetizzato, quello che faceva le elementari con me... Mi stava soltanto facendo compagnia.»

Dopo aver strizzato un pochino gli occhi, la donna portò la mano sulla bocca, per poi fare una faccia sconsolata.

«Oh! Scusami tanto, caro, ma nella fretta avevo dimenticato gli occhiali a casa e non vedo molto bene...» si scusò lei, mentre mi rialzavo da terra.

Perchè sì, in tutto questo io ero ancora buttato in terra.

Ora che la guardavo bene notavo la mancanza dei grandi occhiali che avevo notato la scorsa volta, il che spiegherebbe perchè sia vestita così. Mi sento in colpa e non so neanche perchè.

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