Zaffire's Pov 💙
Volare con la Fenice era... Fantastico.
Il vento che sfrecciava tra i miei capelli, ormai disfatti e tutti fuori dalla portata dell'elastico che fino a poco tempo prima teneva su una coda alta, alcuni graffi doloranti che smettevano di bruciare, perchè la brezza mi faceva sentire solo il freddo, e il freddo mi faceva sentire... Viva.
Era bellissimo.
Dopo il mio momento filosofico, avvistai il villaggio nella quale io e Lloyd avevamo vissuto: il villaggio di Jamanakai. (N.A. Se qualcuno sa come si scrive, può dirmelo? 😅)
La Fenice atterrò sul tetto di una casa, la mi casa, e appena scesi dalla sua comoda schiena lei tornò alle sue dimensioni originali.
Saltai giù dal tetto, aspettando che i miei amici atterrassero con i loro draghi.
«Allora, perchè siamo qui a Jamanakai?» non seppi rispondere alla domanda di Cole, troppo impegnata a osservare la faccia sorpresa e curiosa di Lloyd.
«Questa è casa tua, vero?» chiese il biondo avvicinandosi.
«Già.» risposi sospirando.
Presi una chiave da sotto il vaso d'entrata e aprii la porta.
Dallo spiraglio aperto potei osservare il piccolo andito rosa pallido che avevo attraversato pochi giorni prima, con solo un mobile di legno sulla quale era poggiato un centrino di lino ricamato e alcune vecchie foto, che i miei compagni guardavano attentamente, mentre gli passavamo davanti in fila indiana, calpestando il parquet scuro perfettamente pulito.
Sentii mia madre parlare con qualcuno in modo serio.
«...ti dico di sì! Quella Fenice è ieri, ed è scappata via un'ora fa!» disse una voce femminile, alla quale non riuscivo d assegnare né un volto né un nome.
Ci avvicinammo al salotto, e trovammo mia madre e Wu a parlare tranquillamente seduti sul divano.
Ma un'altra persona sedeva con loro.
«Mamma?! Che... che ci fai tu qui?» domandò il ninja verde mentre si avvicinava alla madre.
«Oh! Fire, dovevi avvertirmi che c'erano degli ospiti, avrei preparato altro tè!» disse la mia genitrice sorridente, mentre io brontolavo sottovoce sul nomignolo assegnatomi. Poi cominciò a guardarmi accigliata. «Cosa hai combinato? Hai provato a ritoccarti le sopracciglia? Sei caduta giù da un burrone?»
Alzai gli occhi al cielo, mentre prendevo colore sulle guance (molto, troppo colore sulle guance).
«No, mamma... Non ci crederai, ma c'erano dei Dissennatori nascosti che mi avevano seguita! E mentre io venivo qui da sola *Guarda male gli amici, i quali fanno finta di niente* mi hanno attaccata e...» feci un gesto per far capire cosa era successo nel bosco.
«Guarda, Wu! Anche lei ha una Fenice!» venni interrotta da Misako, che strabuzzava gli occhi e indicava affascinata la creatura sulla mia spalla.
«Ecco, sì... Poi è arrivata lei (che prima aveva le piume rosse e oro) che mi ha portato una mia mantella (trovata solo Zeus sa dove) e in una tasca ho trovato questo *lo passa a Wu delicatamente* con la quale li ho combattuti» il maestro osservò il mio micidiale flauto, passandolo di mano in mano.
Mi pareva, ora che ero fuori pericolo, di poter percepire la potenza dell'oggetto, e probabilmente lo sentivano anche gli altri, perchè tutti lo guardavano con ammirazione e lo maneggiavano con cura, quasi potesse esplodere come avevano fatto i Dissennatori prima.
«Zaffire, sai cos'è questo?» mi chiese mia madre.
«L'oggetto che mi ha salvato la vita? L'Ottava Sinfonia di Bethoveen?!» risposi ironica, non avendo una piffero di idea di cosa fosse. «Mamma, non lo so! Potresti non fare così tanto la misteriosa, visto che ho appena rischiato di morire?» mi tappai la bocca e imprecai sottovoce, e mia madre mi guardò come se stessi per morire di nuovo.
«Cosa vorrebbe dire "ho appena rischiato di morire"?! Vieni qua tesoro, ti do un'occhiata...»
«Ma mamma...» provai a ribattere, e addosso fino alla punta dei capelli, vedendo quanto tutti gli altri stessero ridendo,
«Niente ma, signorina! Siediti, apri gli occhi, hai le pupille allargate...»
«Ovvio, c'è buio e...»
«Fai silenzio! Allora, hai le guance rosse, sei calda... Devi avere la febbre!»
«Mamma...» ringhiai, sentendo di diventare ancora più rossa.
«No, tu stai male! Vediamo i riflessi...» prese un martelletto e mi colpì il nervo, e io per riflesso diedi un calcio al tavolino.
Sentii l'imbarazzo e la rabbia montarmi la testa, mentre scattavo in piedi.
«Di' immortales, mamma!» cominciai a scagliarle contro vari insulti, dicendole che non ero più una bambina e che sapevo cavarmela da sola, e che poteva stare tranquilla, e dandole suggerimenti su cosa poteva colpire col martelletto, ma qualcosa dentro di me diceva che qualcosa, in quello che dicevo, era sbagliato, quasi anormale.
Appena finii guardai gli altri, che mi guardavano come se fossi io il Dissennatore.
«Che c'è?!» sbottai.
Misako guardò Wu e mia madre, prima di balbettare qualcosa che mi avrebbe sconvolto totalmente. «Hai... Hai appena parlato in greco antico.»
🖤☯🖤
794 parole
TANTANTANNNNNNN!
📞-Prrrotocollo?
Ciao, scusate per il disagio di non aver postato...
Questo capitolo contiene qualcosa che troverete molto utile più tardi.... 🧐🤭😈
Perchè Zaffire ha parlato in un'altra lingua, senza essersi resa conto?
Cos'è il flauto? Cos'ha di speciale?
Ma soprattutto, qualcuno vuole la mamma di Zaffire come genitrice? 😂
Io muoro dal ridere solo al pensiero di cosa ho scritto... 🤣
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! 💙
Vado a scocciare la mia BFF ciauzz.
P.s. I libri non usciranno tutti di seguito, perchè ho dei progetti che sto iniziando (motivo per cui non sono riuscita a postare) e che spero piacciamo 😂💙
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Lego Ninjago - La Leggenda della Collisione
FanfictionC'era una volta, a Ninjago, una continua battaglia tra chi sosteneva il Bene e chi sosteneva il Male. Nessuno riusciva a prevalere l'uno sull'altro, e tutti i cittadini subivano gli effetti di quelle sventure. Allora il Dio del Destino, la Dea del F...