Capitolo 27 (Parte I)_Missione: Parateci Il Culo

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Zaffire's Pov 💙

Erano da un po' passate le otto e mezza, eravamo in viaggio da molto, ed io sentivo di non essere in pace con me stessa.

Nonostante l'aver chiuso, sentivo dentro di me tanti sentimenti contrastanti.
Tristezza, per essere stata vista debole per l'ennesima volta.
Rabbia, per non avergli impedito di andar via.

Ho sempre saputo di essere una stupida, ma non pensavo così tanto.

Potevamo ancora essere amici, ma io l'ho lasciato andare. Le nostre strade si sono divise.

Certo, potrebbero anche incrociarsi qualche volta, ma non sarà lo stesso.

Mi sento una persona orribile.

*però senza di te, Marcus può ancora vivere una vita serena, più che altro, può farsela una vita*

Grazie. Sei sempre d'aiuto.

*lo so..*

Si chiama sarcasmo.

*in verità si chiama gentilezza, ma fa un po' come vuoi*

Oh, non di nuovo!

Tagliai corto con la mia coscienza, perchè altrimenti non mi concentro. Però, ripensandoci, sfrutterò la mia rabbia in battaglia.

Sentii le mie cuffiette staccarsi. Guardai sul mio petto, tastando anche sulla spalla, ma non le trovai.

«Zaffire, ma mi ascolti?» chiese qualcuno alla mia sinistra.

Mi spaventai così tanto che, per poco, non persi la presa dal mio Drago... come lo posso definire? In fondo, è tipo energia. Sì, credo che si possa definire Drago dell'Energia... Azzurra.

«No, scusa.» feci una piccola pausa, aspettando che parlasse, mentre lui faceva lo stesso, quindi rimanemmo entrambi un po' stupiti quando gli chiesi: «Mi ridai le cuffiette?»

«Ahhhh, Zaffire! Ma cosa devo fare per conversare con te?» esclamò esasperato.

Feci finta di pensarci attentamente. «Devi fare un salto mortale sulla coda del tuo drago senza cadere o perdere la concentrazione.»

Era un piano malvagio. Per una cosa del genere, avrebbe dovuto mollare tutto quello che aveva in mano e concentrarsi su cosa dovesse fare. Avrei avuto le cuffiette e avrei potuto calmare i nervi.

Invece, solo per fare da anti-tesi al mio piano, ha preso anche il mio cellulare, chiudendolo in una delle sue tasche, e mettendosi le cuffiette.

«Hai buon gusto in fatto di musica.» disse sorridendo, mentre si avvicinava tranquillo alla coda.

Con calma si girò, poi, al contrario di ciò che pensavo, saltò di lato, cadendo e successivamente afferrando la coda del Drago, che lo tirò su rilanciandolo in aria, mentre lui faceva un salto mortale e ricadeva sul punto esatto da cui era partito.

Rimasi a bocca aperta. sapevo che era bravo e tutto il resto, ma non pensavo che potesse addirittura superarmi in fatto di parkour. E' inaccettabile.

«Quindi... di che stavamo parlando?» disse, dopo essersi seduto.

Guardai prima lui poi il mio telefono, nascosto nella tasca. «Ti prego, ho bisogno della mia musica per concentrarmi. Questa è la mia prima missione, non so cosa aspettarmi, ho rischiato di morire già tre volte!»

«Qual è la terza?» mi chiese confuso.

«Be', con Nya...»

«E la seconda?»

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