Zaffire's Pov 💙
«Togliti la maglietta» non riflettei subito sul significato delle parole, ma l'attimo dopo mi stavo già schiaffeggiando mentalmente.
*stupida*
Cercai di non arrossire quando, con un po' di imbarazzo, il ragazzo difronte a me cominciò a slacciare la cintura di stoffa verde dai suoi addominali, scoprendoli successivamente: erano tutti evidenti, li vedevo sulla pelle chiara come il nero sulla neve, semplicemente perfetti.
Ma quello non era niente.
Appena si tolse anche la casacca (?), vidi il suo petto, anche quello scolpito durante i vari anni di allenamento; era di corporatura normale, quindi non sembrava uno stecco ma era abbastanza in carne da sembrare perfetto.
I suoi bicipiti si tesero quando le sue mani si appoggiarono dietro di lui, sul tavolo di legno della cucina: erano gonfi, e pareva che si irrigidisse di più quando il mio tocco delicato si appoggiava su di lui, e delle piccole smorfie di dolore gli deformavano il viso dai lineamenti giovanili.
Quando alzai, per qualche secondo, lo sguardo sui suoi occhi, i miei si incantarono poco prima: le labbra, prima solo una linea retta, si ammorbidirono un poco, e un solo angolo salì leggermente verso l'occhio, increspando il volto in un piccolo sorriso.
Il mio cuore accelerò un poco.
Tornai a concentrarmi sul livido che si stava, pian piano, formando, e mi diedi della cretina.
*ma perchè l'hai colpito?*
Me lo domando anch'io.
Dopo averlo medicato, presi una garza e lo fasciai, lasciando tra la fasciatura e la sua pelle, qualche batuffolo imbevuto di disinfettante.
Mi rialzai, e lanciai uni sguardo all'orologio: le sei meno un quarto.
Le sei meno un quarto.
Le sei meno un quarto?!
«Oddei, sono in ritardo!» urlai, afferrai il mio Mp3 e una mia felpa blu, e corsi fuori di casa.
Poco prima di aver messo la musica, sentii delle frasi che mi fecero ridacchiare.
«La seguiamo?»
«Ovvio!»
Aprii il portone e cominciai a correre, cercando di fare veloce.
Oggi volevo andare a trovare mia madre. Non ero abituata a starle lontana, quindi volevo vedere se stava bene di persona.
Finita la scalinata cominciai a correre un po' più veloce, così, per allenamento.
Insomma, come farebbe un ninja durante un inseguimento, se non ha neanche quel briciolo di resistenza necessaria per non schiattare a terra ai primi metri? Beh, schiatterebbe e basta.
Per poco ebbi la sensazione di essere osservata, mi girai ma non vidi nient'altro che un pezzo di stoffa nera strappata e appoggiata ad un cespuglio.
*può essere di Cole...*
Sì, probabile, ma non mi fido.
Quindi tornai a correre, e mi avvisi per un sentiero che si importava nel bosco.
Solo uno sciocco, o una persona molto agile, avrebbe potuto seguirmi per quella strada. E io speravo che quella persona agile fosse un biondo che voleva farmi uno scherzo.
Continuai a correre, saltando, abbassandomi o schivando gli ostacoli durante il percorso.
Ma la sensazione non diminuiva, anzi, faceva aumentare la mia tensione.
Decisi di fermarmi di botto, i passi dietro di me si interruppero quando un corpo estraneo sbatté contro la mia schiena e mi prese saldamente per il colletto della felpa.
Feci un salto all'indietro, usando le spalle del mio aggressore per spingermi sopra di lui e lo presi per le spalle: era vestito di nero totalmente, con uno strappo sulla giacca, ma potei dire solo quello dato che svanì in una nuvola di polvere, e mi fece rossore.
Si materializzò poco più avanti, e capii che era vestito di nero solo per nascondere il fatto che lui fosse nero come un'ombra di morte.
«Ma guarda che bella bambolina...» la sua voce, profonda e rauca, mi fece venire i brividi, ma non mi distrasse comunque dal pensare all'aggettivo che aveva usato per soprannominarmi.
«Chi è la bambolina scusa?!» nei miei occhi passò una scossa elettrica, e i pugni presero fuoco.
Lui si mise a ridere, freddo, mentre puntavo una mano col palmo aperto verso di lui.
«Non credi sia un po' rischioso, sei accerchiata da alberi, e oltretutto, i miei seguaci sono tutti attorno a te.» mio guardai attorno spaventata, e notai altri come lui, tutti in giacca e cravatta o grigi o neri, tutti armati fino ai denti e inquietanti, che pian piano esplodevano nel solito fumo.
Era come in uno dei miei incubi da bambina, io attorniata da strane ombre.
Tornando alla realtà, quello che erano diventati andava oltre ogni previsione: al loro posto, appena la nube si diradò, comparvero degli esseri coperti di straccerei e grigi, il viso coperto da un cappuccio, le mani sembravano solo dei mucchietti di ossa messi insieme.
E, oltretutto, fluttuavano.
Attorno a me, nonostante fosse piuttosto presto per un'atmosfera del genere, divenne crepuscolo, e cominciai a sentire un'enorme quantità di freddo.
Non riuscivo più ad essere felice.
Sentii dei loschi sussurri attorno a me.
«Cosa diavolo siete? Fantasmi?! No, aspetta, il Regno Maledetto è stato chiuso tempo fa...» ipotizzai, leggermente impaurita.
«Oh, no, noi siamo esseri più nobili dei semplici fantasmi: mentre loro portano la paura e il terrore tra le persone, noi le portiamo fuori da dentro di voi! Riusciamo a captare le vostre paure, e le trasformiamo in realtà, non serve che fai tanto la spavalda... *si avvicina* *sussurra* tanto lo sappiamo che hai paura di perdere il tuo amico... O forse lui è qualcosa di più?»
Sbarrai gli occhi.
Sentii il sangue raggelarmisi nelle vene.
Il tono di voce raccapricciante, il suo essere cosi.... Così.
Creature del genere le avevo viste solo nei sogni più oscuri, ne avevo sentito parlare solo nei libri di fiabe, ma solo nella realtà facevano davvero paura.
«Dis-Dissennatori...»
🖤☯🖤
931 parole
Eddaje, vi lascio con l'ansiaaaaa
Nessuna domanda da farvi, apparte...
Quando commenterà qualcuno???
Io... Non pretendo che il capitolo esca a un certo tot di views, o voti, però un commentino ogni tanto mi farebbe tanto piacere!
Se vi piace la storia, potreste commentare scrivendo qualcosa qua sotto?
Glashieeee💙
P.S. Oggi capitolo più lungo, che bello.
Ah, pensavo a come far finire la storia (senza offesa, ma non vi chiederò niente a proposito, è già tutto pronto) mi chiedevo se vorreste mica un sequel.
Ci sono due finali pronti per la storia, uno è se volete il sequel/i sequel, l'altro se non lo volete.
Libera scelta! 🤗💙
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Lego Ninjago - La Leggenda della Collisione
FanfictionC'era una volta, a Ninjago, una continua battaglia tra chi sosteneva il Bene e chi sosteneva il Male. Nessuno riusciva a prevalere l'uno sull'altro, e tutti i cittadini subivano gli effetti di quelle sventure. Allora il Dio del Destino, la Dea del F...