BLUE MIRROR

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Uno strano risveglio

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Sento freddo, che strano.

È estate, dovrebbe fare caldo. Sará che sono raggomitolato in una vasca da bagno, magari è solo il fresco del marmo.

Giá... non riesco a ricordare, perché sto nella vasca?

Mi sento strano. Cerco di alzarmi, ma non ci riesco, i miei gesti sono insolitamente lenti... mi tocca chiamare Dimitri.

Che situazione del cazzo.

Mi avvinghio al bordo freddo e scivoloso della vasca e mi sporgo verso l'esterno, spero che quell'idiota del maggiordomo mi senta.

Mi schiarisco la gola. 《Hem hem... Dimitri!!》Niente, ancora non risponde. Ci riprovo. 《DAI CAZZO DIMITRIIIIII!!!!》La mia stessa voce mi provoca un forte dolore alla testa.

Aspetto un minuto e scorgo nel corridoio l'alone scuro di un'ombra che si avvicina. Finalmente.

《Padron Carlo, l'ho cercata per ore! Arrivo aspetti, non si muova!》《E chi si muove...》Rispondo ironico, ma comunque preoccupato.

《Insomma Dimitri, mi cerchi per ore e l'unico posto che trascuri è il bagno?》

Dimitri mi lancia uno sguardo proprio mortificato, merda.

Quel'espressione tenera.. lo odio.

《Andiamo, non fare quella faccia, sono io quello in difficoltá, intanto per prima cosa non so quante volte ti ho detto di non chiamarmi MAI "Padron Carlo".》《Mi scusi ma quello è il suo nome. Comunque scusi.. ma perché fa il bagno vestito?》《Non è esatto testa vuota, precisamente il mio nome è Carl, ma dato che non siamo a Londra e devo necessariamente confondermi con gli italiani, gradirei che mi chiamassi Calle. Comunque non sto facendo il bagno, mi sono svegliato qui.》Solo ora mi accorgo che la vasca è piena d'acqua fredda. Rabbrividisco e starnutisco fortissimo.

Lo sguardo prima colpevole di Dimitri ora è decisamente perplesso. Che bello avere un maggiordomo imbecille, per quanto tu possa essere stupido, in sua presenza sembrerai sempre un genio.

Sposto lo sguardo dalla vasca a Dimitri due o tre volte con fare irritato. A quanto pare lui non sembra capire, bhe forse è vero... non sono stato chiarissimo nello spiegare la mia difficoltá motoria momentanea,  ma ció che mi piace tanto fare piú di tutto e far sentire un incapace Dimitri, perché la sua particolaritá è proprio quella di saper fare tutto, per questo l'ho assunto. Detto questo lo sgrido. 《E  CHE DIAMINE DIMITRI, FAI QUALCOSA, STO MORENDO DI FREDDO!》

L'ho decisamente svegliato dalla demenza mattutina, non che io sia proprio lucidissimo in questo momento, lo ammetto.

Quanto mi piace sentirmi superiore.

Dimitri si appresta ad afferrare entrambe le mie mani e a tirarmi su, per un attimo perdo l'equilibrio e casco di nuovo nella vasca, stavolta con Dimitri addosso.

Trovo la situazione imbarazzante ma decisamente divertente. Insomma Dimitri è sempre tutto ingessato col suo completo da pinguino elegante, i capelli biondi perfettamente pettinati all'indietro. Ora è zuppo dalla testa ai piedi con un ciuffo di capelli bagnati in avanti e sembra davvero interdetto.

Ció mi suscita una risata maliziosa, ma la trattengo. Non voglio far sapere a Dimitri quanto la situazione, purché di merda, mi faccia sentire bene.

Nel frattempo Dimitri è impietrito, ma poi sbuffa esasperato.

Probabilmente non si aspettava che perdessi le forze, dopotutto Dio sa cosa ho fatto ieri per finire qui, sono sfinito, senza contare che ho Dimitri addosso, mi sembra di essere stato investito da un camion a rimorchio.

《Uff... cosa devo fare con lei Padron Carlo?》《Come hai detto, scusa?》《Padron... Calle?》Sorrido soddisfatto e gli scompiglio il ciuffo giá in disordine.

《Va bene che è il mio capo, ma non sono mica il suo gattino.》《Hahaha, invece è esattamente quello che sembri... e sei tutto bagnato.》《Questo lo devo solo a lei.》《Si, mi devi questo e anche molto di piú, caro il mio Dimitri.》Gli lancio uno sguardo cattivo e lui abbassa il suo. Perfetto.

《Dai sto scherzando, ora aiutami ad alzarmi, altrimenti prenderemo la polmonite tutti e due e dopo chi lavorerá per me? Poi dovrei licenziarti.》Dico sarcasticamemte, ma evidentemente a Dimitri non è piaciuta la mia battuta, perché si affretta immediatamente ad alzarsi e sollevarmi in spalla. Mi sento vulnerabile, non mi piace.

《Sará meglio che si copra bene, oggi pioverá parecchio.》Detto ció Dimitri mi trasporta fino a metá corridoio e a quel punto il dolore alla testa diventa piú forte. 《Ahi! Sento che gira tutto...》 Dimitri sbuffa di nuovo. 《Non dovrebbe bere troppo la sera, soprattutto se non ha mangiato nulla prima.》Beh, non ha tutti i torti, ma non mi va di dargli ragione. 《Sta zitto idiota, piuttosto assicurati che oggi nessuno sappia che sono a casa, se mi cercano di che sono in riunione, inventa qualcosa.》《Signore, è la terza volta in una settimana che si chiude in casa, non è da lei.》《Sshhhh! Fa quello che ti dico, ogni tanto anche io ho il diritto di riposarmi.》《Si, scusi tanto, ha ragione lei Padron Carlo.》《Un'altra cosa Dimitri..》《Si?》《Mettimi giú ora.》

BLUE MIRRORDove le storie prendono vita. Scoprilo ora