MALINCONICI SORRISI

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Mi sveglio di soprassalto, scosso bruscamente da un movimento all'altezza dell'addome. Alzo lo sguardo e mi ritrovo Alexandra a cavalcioni su di me con un sorrisetto stampato in faccia.

Ma come diavolo fa ad essere sempre cosí energica? Guardo la sveglia e scopro che è davvero prestissimo. 《Dannazione Alex, sono le 5! Ti rendi conto che mi hai svegliato un'ora prima di Dimitri?》Le rimprovero, facendo attenzione a mantenere basso il tono di voce.

《Piuttosto insolito per un maggiordomo, non dovrebbe alzarsi piú presto?》Risponde Alex, appoggiandosi a me e incrociando le braccia sopra il mio petto. 《Oggi è il suo giorno libero.》《Oh, bene. In questo caso dovrebbe approfittarne per riposare.》《Giá, ma lui è un tipo mattiniero, non un dormiglione come me.》Le rispondo sarcasticamente.

《Alex, se mi stai sopra in questo modo, incurante della mia erezione mattutina, devo dedurre che vuoi convincermi a fare qualcosa a cui normalmente sarei contrario e stai usando il tuo corpo per rendermi consenziente.》Le lancio un'occhiata fredda e inquisitoria, ma dura poco, perché Alex riscalda l'atmosfera del mattino con un bacio appassionato.

《No, ti guardavo dormire. Comunque abbassa la cresta, Calle. Non ho bisogno di usare il mio corpo sulla tua erezione mattutina per convincerti, perché: punto uno non ci metto niente a farti eccitare quando voglio, senza dover aspettare il mattino; punto due sai bene che la mia mente è piú forte della tua, dunque mi conviene usare quella per convincerti.》Ridacchia, scompigliandomi i capelli, per poi tirarmi un cuscino addosso.

Eh, no. Quando è troppo è troppo.

Evito la cuscinata e, in poche mosse, la intrappolo tra le mie braccia. 《Cosa dicevi, scusa?》La incoraggio a continuare, mentre le succhio il lobo dell'orecchio. Lei geme e si morde il labbro.

《Calle, ora sei tu che stai usando il tuo corpo come arma impropria.》Risponde Alex, ridendo.《Cosa te lo fa pensare?》Fingo un tono innocente. 《Uhm, forse il fatto che non posso muovermi e ho la tua erezione contro il sedere?》Mi ammonisce divertita.

《Beh, hai cominciato tu.. e ora ti stai mordendo il labbro.》Il mio tono è basso e provocatorio. Alex non risponde, probabilmente lo fa apposta. La volto verso di me e noto una punta di malinconia nei suoi stupendi occhi verdi.

《Hey, qualcosa non va?》Le chiedo, aggrottando la fronte.《Sai, tutto questo, tu, Dimitri... mi mancherá.》Ora mi sembra di rivederla come quando era bambina, con gli occhi grandi e limpidi che riflettono innocenza e tristezza.

La stringo forte tra le braccia e immergo il viso tra i suoi ricci, mentre sento calde lacrime bagnarmi  il petto nudo. 《Hey, ci sentiremo comunque. Magari durante le vacanze di Natale vengo a farti visita a Londra, d'accordo? Non piangere o farai piangere anche me, capito?》Le sussurro premuroso, mentre le accarezzo il viso, asciugandole le lacrime. 《D'accordo, ma a patto che porti anche Dimitri a Londra con te.》Azzarda Alex, di nuovo sorridente.

《Bhe, vedremo.》Le rispondo, strizzandole l'occhio. 《Hey, facciamo colazione?》Le propongo, cambiando argomento. 《Certo, vuoi che chiami anche Dimitri?》《No, meglio lasciarlo dormire un'altro pó, sará stanco.》Alexandra annuisce e scende le scale scalza, con la sua adorabile camicetta di seta verde pallido, che esalta il colore dei suoi occhi.

Arrivati in cucina, sistemo alcuni ingredienti sul piano bar, cosí da lasciare ad Alex libera scelta. Alla fine optiamo entrambi per latte e biscotti.《Visto? Siamo perfetti per un provino come nuovi sponsor del Mulino Bianco.》Commenta Alex, suscitando a entrambi una risata epica.

Finiamo la colazione e ci trasciniamo in soggiorno, dove Alex crolla sul divano e mi fa cenno di seguirla. Lei si mette seduta con le ginocchia strette tra le braccia. Io mi affianco a lei, seduto normalmente, e accendo la T.V.

BLUE MIRRORDove le storie prendono vita. Scoprilo ora