NON SI TORNA INDIETRO

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《Fallo.. almeno proviamoci.》 I suoi occhi sono due cristalli scintillanti.. e non so davvero cosa fare, sarebbe la sua prima volta. 《Senti, ma tu lo sai quanto fa male..》《Sshhh sta zitto non dire niente altrimenti cambio idea.》Lo guardo, impaziente. Stringo forte Dimitri contro il mio petto, facendolo scivolare su di me, lentamente.《Mhm..》Un gemito mi sfugge, al contatto con la sua pelle. Sono eccitato, il mio corpo reclama il suo, lo bacio e procedo, introducendomi per circa due millimetri dentro di lui.

《Fermo!》Urla Dimitri, infilando le unghie nella mia schiena. Merda. Fa male.. e siamo solo all'inizio.《..Okay, continua.》Oh, si. Finalmente. Ora mi graffia di nuovo.. benedetto gatto.. gli voglio bene.《Dimitri, cosí laceri la mia carne.》《Anche tu mi laceri la carne.》Effettivamente. 《Ah.. okay, piano però.》Dice, senza fiato.

《Hh.. oh.. Dio!Non ho mai visto tanti muscoli contrarsi tutti insieme in vita mia. Mi fermo, ormai sono a metá. Accarezzo la schiena di Dimitri e passo le dita fra i suoi capelli. 《Sei pronto?》Chiedo, ma giá so che soffre e si pente di quello che ha fatto, fa male persino a me.《Calle, non pensare a me, se continuiamo cosí non ci riusciremo mai.》Dice, affannato. Prendo un profondo respiro e, con un'unica spinta, arrivo a toccare la parte piú profonda di Dimitri, ma non mi fermo. Dimitri è sopra di me, lo bacio soffocando le sue lacrime e spazzando via tutte le incertezze.

Indietreggio, sono a schiena contro il muro, sul quale Dimitri appoggia una mano, mentre avvolge l'altro braccio intorno alle mie spalle. 《Oh.. Calle.. Ah!》 Spingo forte dentro di lui, anche se fa male sentirlo urlare. Mi domando se c'è piacere piú perverso che quello che si prova a sentirlo piangere. Lo amo, è vero..Dimi..tri.Sibilo con voce roca, quasi fosse la parola piú erotica che esista, mentre lo strazio ripetutamente dentro e fuori, ansimando di eccitazione. 《Mhhmm...》Dimitri ha smesso di urlare.. e ha cominciato a gemere. Cosa?

《Continua..》Sussurra, rispondendo alle mie spinte.《Ah.. si,  cosí, bravo..》Lo incito, sentendo il piacere crescere e infrangerci come un'onda.《Non ti fermare..》《Come desideri.》Mi stacco dal muro e gli stringo il sedere con le mani, guidando le sue spinte, facendole coincidere con le mie. Dimitri sta provando ancora dolore, ma il piacere lo supera ad ogni movimento.

Mi sposto verso il divano e ci stendo sopra Dimitri. Finalmente lo vedo in faccia, mentre soffre e gode allo stesso tempo. Ruoto i fianchi, stuzzicando i suoi punti sensibili e accendendo sensazioni celestiali e sconosciute. 《Ah.. è cosí stretto.. è bellissimo.》Gemo, mentre facciamo l'amore. Dimitri mi spinge contro di lui, con le gambe allacciate alla mia vita. 《Piú forte?》Chiedo, sorridendo in modo lascivo.《Hmm..》 Non aspettavo altro.

Accelero sempre di piú, penetrando sempre piú in profonditá,  il contatto forte e bollente delle sue pareti contro la mia pelle è divino e scatena una potente scarica di erotismo. Mi abbasso sulla bocca di Dimitri, infilandoci la lingua, premendo con urgenza le mie labbra contro le sue. Con una mano mi sorreggo sopra Dimitri, con l'altra mi occupo della sua potente erezione, che stimolo e massaggio rigorosamente. Ad un certo punto entrambi siamo al limite e credo che anche Dimitri stia per venire. Allargo leggermente la bocca e aumento il ritmo, mentre Dimitri si morde il labbro.. a differenza mia, lui sta godendo due volte.

《Dimitri, sto per venire.》Sussurro, chinato su di lui, con tutti i muscoli in tensione. 《Ah..》Geme. Veniamo con uno spasmo di piacere estremo, in un orgasmo mai avuto prima, sorprendente e bellissimo.

Crollo su di lui, sfinito e soddisfatto, sentendo la sua cassa toracica alzarsi e abbassarsi ad un ritmo irregolare, che non accenna a calmarsi, col cuore che batte come fosse impazzito. Scivolo fuori da lui, lentamente, mentre rido. 《Sei un cretino, cosa ridi?》Dice Dimitri, dandomi un pugno sulla scapola. 《Stai ridendo anche tu, lo sento da come respiri.》《Hahaha.. Si okay, ma fa male ridere.. quindi smettila di contagiarmi.》Detto questo mi reggo con i palmi e mi metto a cavalcioni su di lui, guardandolo sorridere dall'alto. 《Sei tu che mi contagi, tu e nessun'altro hai capito?》Sussurro, appoggiando un palmo sul suo torace, mentre gli prendo il mentro fra le dita. Dimitri ha gli occhi limpidi e ancora lucidi per il pianto.. è bellissimo il mio gattino.

Senza preavviso mi da un bacio tenero e delicato sulla guancia. 《Nessun'altro.》Riecheggia, dolce e sincero. 《Alzati, vai in bagno e sparisci prima che cambi idea e ti salti addosso di nuovo.》Dico, lasciando andare il mento, con un sorriso disarmante. 《Okay, ma domani lo rifacciamo.》Dice infine, lasciandomi a bocca aperta.

《Che c'è? Non credevo che si potesse provare piacere anche cosí..》Continua, imbarazzato.《Ho detto vai o non saró responsabile delle mie azioni.》 Concludo, minaccioso. 《Mi faresti questo?》Assume un'espressione fin troppo innocente.《Non sono mai stato cosí serio.》Dico, incrociando le braccia. Improvvisamente Dimitri mi guarda come ammaliato, ma decide di darmi retta e corre in bagno, lontano dal mio sguardo di fuoco.. ha preso una saggia decisione.

Dimitri è in bagno da qualche minuto, accumulo le cose per terra in un unico mucchietto e lo raggiungo nella doccia. Ho fatto bene a sceglierla trasparente.

Dopo la doccia cominciamo a raccattare tutti i vestiti e a mettere a posto il casino che abbiamo combinato.. ad un certo punto Dimitri torna in bagno per prendere qualcosa che sia adatto a pulire e asciugare il divano.. Merda, ogni volta che qualcuno lo toccherá sentiró la coscienza sporca.

Cazzo! Vedo Kim in lontananza a metá tra la segreteria e il corridoio, credo che stia parlando con il fattorino che le fa la corte tutti i giorni. Riesco a leggere solo qualcosa sulle labbra.《No Nigel, grazie del pensiero..》Porca puttana, come faccio adesso?!

Proprio adesso Dimitri esce dal bagno, neanche il tempo di accorgersene che gli ho giá lanciato addosso i vestiti. Meno male che indosso i boxer. 《Dimitri, torna in bagno!》Dico, mentre metto a posto alcune cose ad una velocitá disumana. Dimitri si infila boxer e pantaloni, subito dopo decide di aiutarmi a mettere in ordine, nel frattempo Kim è impegnata a rifiutare le avances del povero Nigel. Dimitri si infila la camicia, poi con un asciugamano del bagno, cerca di pulire il divano. Che ansia.

Kim sembra essere decisa ad entrare definitivamente, perché gesticola nel modo in cui fanno le donne quando vogliono concludere un discorso poco gradito o troppo lungo.. questo potrebbe essere un problema. Nel frattempo la scrivania è a posto, il divano è pulito, Dimitri fugge in bagno, armeggiando con la cintura e la giacca contemporaneamente, ora si che devo ridere.

Kim è rientrata, si volta per salutarmi e rimane immobile con la mano a mezz'aria. Ovviamente è sconcertata.. sono a dorso nudo. Sorrido incurante, come se fosse normale, facendo un cenno di saluto col capo, mentre prendo posto alla scrivania. Kim sgrana gli occhi scuri, poi contemporaneamente imita i miei movimenti, quasi avesse dimenticato come ci si siede. Poi preme il bottone di fronte a lei.

《B-buon giorno, capo.. aveva caldo?》Chiede, con voce infrema. 《Ehm, in veritá mi si è macchiata la camicia di caffè, ho dovuto toglierla per evitare di scottarmi, sa..》Bene, mi sembra credibile. 《È un suo amico quello?》 Chiede, rivolgendo lo sguardo a Dimitri, appena uscito dal bagno, almeno lui è impeccabile. Mi rendo conto che i miei capelli non devono essere in perfetto stato in questo momento. Mi chiedo quanto sia credibile adesso. 《È un apprendista.》Rispondo. Oh, ma perché le mie parole mi sembrano cosí equivoche?

《Bene, capisco.. allora buon lavoro, vi lascio alle vostre.. cose.》Conclude sorridente.《Kim, è tutto okay?》《Certoo.. suppongo che abbiate tanto di cui discutere, non vi preoccupate, non vi disturbo.》Risponde, chiaramente allusiva, mi scappa un sorriso che cerco di reprimere in tutti i modi, ma è tutto inutile. Assottiglio gli occhi e presto anche Kim comincia a ridere di sottecchi, evitando il mio sguardo. Nel frattempo Dimitri assume un colorito roseo delle guance, cercando di trattenersi dal nascondere il viso sotto i capelli.

《Calle, credo che abbia capito.》Commenta lui, come se non fosse abbastanza evidente. Mi giro per aggiungere qualcosa, ma Kim sta ridendo come una iena. Spero solo che l'accaduto non faccia il giro dell'edificio. Dimitri comincia a ridere e a rivolgere lo sguardo al pavimento. Kim ha le lacrime agli occhi e io sotterro il viso tra le mani, appiattendomi sulla scrivania.

Se solo avessi una macchina del tempo..

BLUE MIRRORDove le storie prendono vita. Scoprilo ora