I SOGNI SON DESIDERI

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Mi ritrovo nel mio ufficio, intatto e impeccabile. Sono tutto sudato e tremo, tremo tanto.. e mi guardo intorno. Dimitri È visibilmente preoccupato, tiene Alex fra le braccia, che ora mi guarda spaventata. Chiara è appena entrata e ci osserva perplessa, rivolgendo lo sguardo anche dietro di me, dunque mi volto.

Aah! Kim, non ti avevo proprio visto..》Okay, di questo passo avró un'infarto entro i miei 40 anni. 《Lei è troppo impressionabile, glie l'ha mai detto nessuno?》Ribatte, incrociando le braccia. 《Si, mio padre lo diceva sempre..》Sbarro gli occhi, guardando verso Chiara. Ora ricordo. 《Papá!》Esclamo.

《Dice a me?》Risponde Chiara, confusa. Mi alzo e la raggiungo all'uscio.《No, mio padre era qui.》Spiego. 《Calle, è stato solo un sogno.》Risponde Dimitri, rammaricato. 《No. L'ho visto. L'ho abbracciato, ci ho anche parlato.》《Lo zio non c'è piú da tempo, Calle.. lo sai meglio di me.》Alex è dispiaciuta.. sembrano tutti compatirmi. Ora si che mi sembra di averlo perso due volte.. questi visi, queste espressioni.

《Si.. lo so. Non fate queste facce da funerale.》Mi sbrigo a raccogliere la camicia e la giacca, poi mi volto, improvvisamente serio, tornando progressivamente lucido. Ho mal di testa. 《Kim, trasferisci quei dati sulla pen driver, poi chiudila in cassaforte.》

Mentre mi allontano, sento di essere un'ombra in questo posto. Non m'importa di cosa faró dopo.. non m'importa di aver lasciato la mia unica famiglia alle mie spalle, ormai è successo e devo solo continuare a camminare, raggiungere l'auto e aspettare pazientemente che mi seguano, con tutti i loro dubbi e tutti i loro sentimenti. Sospiro di stanchezza.

Apro la portiera della macchina e sento la mano gentile di Dimitri sulla schiena, subito dopo il suo respiro affannato. 《Calle.. cosa.. è successo.. lí dentro?》Chiede, col fiatone. Tra di loro è l'unico che, pur sapendo che l'avrei aspettato in macchina, mi è corso dietro a perdifiato.. il mio gattino.

Gli faccio segno di entrare in auto, non voglio parlarne.. non ora almeno. Dimitri mi guarda negli occhi e capisce che non è il momento adatto. Non voglio sembrare arrabbiato con lui.. ma al momento il mio viso è in tensione, dunque è l'unica impressione che riesco a dare. 《Fra pochi minuti saremo a casa, come ti senti?》Chiedo, piú calmo. 《Ad essere onesto.. mi fa male tutto.》Risponde, con aria di chi sta soffrendo parecchio.

Se penso che tutto questo l'ha fatto solo per compiacermi, mi sento l'uomo piú felice del mondo. 《Tu piuttosto.. prima o poi mi dirai cosa ti è successo?》《Certo, ogni cosa a suo tempo.》Gli stringo la mano, mentre guido. Siamo arrivati a casa sani e salvi, ma siamo tutti sfiniti.

Chiara e Alex discutono di qualcosa, cosí Dimitri ne approfitta per trascinarmi di sopra per una manica.. l'ultima cosa che vedo è Logan, mentre scende le scale sorpassandoci mezzo addormentato. Ci chiudiamo a chiave in camera, senza dare troppo peso alla presenza degli altri al piano di sotto. 《Calle, parlami.》Dimitri mi abbraccia e mi sento giá meglio. 《Non ho voglia di parlare.. e tu sei stanco morto.》Gli alzo il mento e gli do un bacio affettuoso sulle labbra.

《Non sono stanco.》Risponde, approfondendo il bacio. Presto siamo uno perso dell'altro e mi ritrovo steso sul mio letto, con Dimitri al mio fianco, che brama la mia parola, come io bramo la quiete, ma dovrá aspettare domani. 《Non è giusto.. perché non vuoi parlarmi?》《Sshh. Dormi ora, domani saprai quello che vuoi sapere, non temere.》Concludo, baciandogli dolcemente la fronte.Dimitri sembra finalmente rassegnarsi, le sue palpebre cedono e mentre lo osservo dormire, crollo inesorabilmente.

Mi sveglio, ma sono ancora assonnato. Dimitri dorme ancora, ma sembra voler dire qualcosa. 《Dimitri.》Sussurro. 《Uhm..》Si lamenta piano. 《Dimitri.》Lo chiamo ancora. 《Calle.. resta con me.》 Sorrido e gli accarezzo affetuosamente i capelli. 《Ci siamo chiusi in camera senza nemmeno dare la buona notte a Chiara.》 Ridacchio. 《Oh.. è vero.》

BLUE MIRRORDove le storie prendono vita. Scoprilo ora