C'È ANCORA SPERANZA

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La polizia ha finalmente portato via Max e siamo venuti a conoscenza del fatto che era giá ricercato da una settimana per aver quasi ucciso un barista.

Dimitri è depresso, cerca di distrarsi con i libri, ma non funziona.

Ancora non riusciamo a tirarlo su.

Alex ha provato a girare per casa mezza nuda, ma la cosa piú che attirare gli sguardi e i risolini delle cameriere non produce molto effetto.

Ad un certo punto lo vedo salire di sopra con lo sguardo un pó... sorpreso? Sembra quasi che si sia improvvisamente ricordato di qualcosa.

Vorrei tanto sapere cosa sta pensando. Salgo anch'io e, con la coda dell'occhio, lo vedo dirigersi nella mia stanza.

Mi apposto dietro la porta chiusa, non voglio che mi veda.

Mi accascio a terra con le ginocchia alzate e cerco di capire il piú possibile cosa succede attraverso i suoni.

Si siede sul bordo del letto... sospira rumorosamente. Ora si alza... cammina per la stanza... sbuffa. Sussulta, poi ricomicia a camminare.. si ferma di colpo... sussulta.

Ma cosa cazzo sta facendo?

A un tratto si accascia con le spalle contro la porta e credo che ora siamo schiena contro schiena nella stessa posizione... solo che c'è la porta di mezzo.

《Ma che mi prende?》Dice Dimitri. Credo che stia parlando da solo...  merda, sembro io.《Basta Dimitri, smettila di pensarci, non era vero.》

Hhhhhhh! Momento momento momento momento momento momento... di cosa sta parlando?

《Bhe.. si certo ero qui e c'era anche lui, ma al mio risveglio Alexandra c'era e nel sogno no...》Sussurra a se stesso, sembra confuso.

《È ovvio, mi sono immaginato tutto... non diventa vero se ci penso, quindi eviteró.》

Ma cosa? cosa?!

Si sta alzando! Devo nascondermi.

Mi appresto a sgattaiolare per le scale e mi imbatto in Alexandra, molto contenta di vedermi.

《Hey, ti piace il mio nuovo outfit?》《Intendi la minigonna e il reggiseno? Non lo definirei proprio vestirsi.》《Haha.. tanto lo so che ti piace.》Dice giocosa. Mi schiocca un bacio affettuoso sulla guancia e si accomoda sulla grande poltrona di pelle nera dell'ingresso.

《Ho ripulito il sangue. Almeno ora non ci sono piú tracce né di Max, né dei poliziotti.》《Giá.》Risponde Dimitri percorrendo gli ultimi scalini con un sorriso forzato. Io e Alex ci sforziamo di sembrare naturali, sorridendo a nostra volta.

《Non dovete per forza fare finta di niente, è stata una lunga giornata e sono sicuro che dopo cena vi sentirete meglio. Non preoccupatevi per me, sto giá meglio grazie a voi.》

Sorride e rivolge uno sguardo eloquente ad Alex.

《Dici che non è piú necessario il mio supporto visivo-emotivo?》Chiede Alex, facendo una piccola giravolta.

《Padron Calle, si prenda cura di sua cugina, è una brava ragazza.》Detto questo Dimitri si dirige in cucina, passandosi una mano tra i capelli e tenendo in tasca l'altra.

Mi avvicino ad Alex circospetto.

《Si, è sexy quando vuole.》Lei rimane a bocca aperta, stordita dalla mia improvvisa ammissione.

Poi mi guarda con una punta di ironia e mi da un'amichevole pacca sul culo.

《Cosí si ragiona, puttanella.》

BLUE MIRRORDove le storie prendono vita. Scoprilo ora