L'ENIGMA DEL BACIO

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Dimitri e Alex sono impegnati una a mettere a posto alcune cose e l'altro all'opera col giardino. In cucina ci siamo solo io e Chiara. Potrebbe davvero avere un interesse per mio cugino? Lui sembrerá anche grande, ma è ancora minorenne.. per di piú è successo tutto cosí in fretta. Non ci si puó innamorare dalla sera alla mattina. Letteralmente.

Almeno è cosí che la penso.. mah. Mi conviene stare zitto o dovrei parlarle? Potrei tentare di estorcerle una piccola confessione, anche un piccolo, microscopico segno che possa distinguere il falso dal vero.. se questa fosse solo una sua tattica per.. oh ma che penso?? Quale sarebbe  il suo fine? Stiamo parlando di Chiara De Angelis.. il nome dice tutto.

I miei pensieri non mi porteranno da nessuna parte. Decido di rompere il silenzio. 《Chiara, hai giá fatto colazione?》Chiedo, alzando finalmente lo sguardo su di lei. Merda. È cosí bella. sembra davvero un'angelo con quel vestitino un pó strambo, che le da un'aria da ragazina. È una specie di vestaglietta molto corta color glicine, che lascia scoperte le gambe, ma finisce con degli shorts, coprendo adeguatamente la parte superiore delle cosce.

《Non ho molta fame.. e tu, hai fame Calle?》Mi chiede, risvegliandomi dalle mie visioni.《No.. berró una spremuta. Tu e Alex vi siete divertite?》Comincio a tagliare in due le arance mentre parliamo.《Si, abbiamo recuperato un pò di tempo perduto e non vedo l'ora che arrivi l'anno prossimo, per passare altro tempo insieme.》Sorride radiosa, giocando con una ciocca, accecandomi un momento con la sua innaturale dolcezza.

《Ahi!》Mi sono tagliato l'indice per distrazione. Chiara si alza immediatamente per aiutarmi.《La carta è finita!》Esclama, sottolineamo ancora una volta l'ironia della sorte. 《Non preoccuparti, cerco un panno.》《Ti aiuto, aspetta.》Si avvicina al piano cucina, apre tutti i cassetti, finalmente trova quello con le stoffe.

《Ecco, tampona, cosí arginerai la ferita e non sanguinerai piú.》Afferra il mio dito e lo pulisce, passando la stoffa anche sul palmo. 《Non mi ero accorto che scorresse tanto sangue.》《Si, le dita sono arti delicati e complessi.》Spiega, raggiante.《Giá, grazie del tuo aiuto.. mi sono distratto.》Chiara arrossisce, donando ai suoi occhi vita nuova. Non mi ero accorto di starle cosí vicino, potrei persino baciarla, sporgendomi un pò, se non fossi piú alto per almeno 15cm.

Se provassi davvero a baciarla ricambierebbe? Se si, vorrebbe dire che non tiene cosí tanto a Logan.

La guardo arrossire, senza che perda quel sorriso incantevole. Le carezzo il viso, guardandola dritta negli occhi ambra. Improvvisamente sembra triste.《Chiara.. va tutto bene? Ti da fastidio il sangue?》《No, no. Non è questo..》Dice, con un filo di voce. Continuo a guardarla con un velo di preoccupazione sugli occhi.《Calle, perdonami, sono molto confusa e che tu ci creda o no.. per capire ho bisogno di un favore abbastanza grande.》Mi guarda implorante, come se si trattasse di vita o di morte.

《Dimmi, ti ascolto.》Dico. Ora sono curioso. 《Io.. oh Dio, non so come chiedertelo. Sei il mio capo.》La inchiodo con lo sguardo, serio.《Non temere.》Lei non sembra convintissima. Prende un profondo respiro.《Ho bisogno che tu mi baci.. per chiarirmi le idee.》 Sussurra, imbarazzata. Bene.. ha avuto la mia stessa idea. 《No no no no no, cancella.. non-》Tenta di rimangiarsi tutto. Le afferro la vita, mozzando la sua frase.《Vieni qui.》Dico, premuroso. La abbraccio forte, lasciandola di stucco.

《D'accordo, non è un problema, ti capisco.》Le dico, mettendola a suo agio. Non sembra crederci inizialmente, poi deglutisce per il panico. L'ha voluto lei e adesso ha paura?《E se dovessero vederci?》Chiede. 《Mhm.. vieni con me.》La porto in un angolo della cucina coperto da un pilastro, dove c'è la porta che da accesso alle cantine.

BLUE MIRRORDove le storie prendono vita. Scoprilo ora