SESSO È SOLO UNA PAROLA

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Sono un pó confuso, ma i fottuti postumi della sbornia non li sento quasi piú, tranne che per un leggero bruciore alla schiena.

Io e Alexandra ci stiamo dirigendo verso la mia camera da letto, mi sembra di essere tornato a quando eravamo ragazzini.

Lei si posiziona con le spalle contro la porta. 《Non voglio fare il primo passo, voglio vedere quanto mi desideri, biondino.》La sua voce è talmente sensuale, dove ha imparato a parlare cosí?

《Sei stata con molti uomini in questi anni, vero?》 Un ghigno malizioso increspa le mie labbra e anima l'azzurro dei miei occhi.

《Cosa te lo fa pensare?》Risponde sorridente.

In un attimo apro la porta e la sbatto sul tappeto, non è proprio una cosa da gentlemam, ma era una delle cose che ci faceva impazzire da ragazzi.

Sono sopra di lei e mi avvento sulla sua bocca carnosa. Alexandra si fa scappare un leggero gemito al contatto delle nostre lingue che si cercano bramose l'una dell'altra.

Non me la ricordavo cosí brava.

Lei con uno scatto felino è sopra di me, esattamente sopra il mio bacino.

Cazzo Alex, ma chi te l'ha insegnato?》《Nessuno, ho solo una voglia matta di fare sesso con te!》Detto questo le afferro i fianchi e la stringo forte a me, è una sensazione fottutamente stupenda.

Le mie mani scivolano sul suo magnifico sedere, mentre lei mi lecca  il collo, ma poi si ferma. 《Troppi vestiti.》Sibila contro il mio petto.《Si, hai proprio ragione.》

Cosí mi alzo e la porto in braccio sul letto, dove in una mossa le  tolgo il vestito e il reggiseno, scoprendo il suo stupendo seno, che fino ad ora non avevo avuto in piacere di vedere.

《Hai una pelle stupenda, ti dispiace se la mordo?》《Fai quello che ti pare.》Risponde allusiva, nel frattempo mi sbottona la camicia e me la sfila.

《Hai fatto palestra, Calle?》Mi chiede ironica, passando le dita dal petto agli addominali.

Io le tappo la bocca con un bacio, poi mi allontano di poco per ammirare il suo viso ingannevole.

A primo impatto sembra cosí innocente.

《Cosa fai? Renditi utile e togliti quei pantaloni.》Ride maliziosamente e io altrettanto, poi l'accontento.

《Uhm.》Alex fa scorrere lo sguardo dai miei occhi al mio pene... sembra quasi preoccupata. Le faccio un sorriso rassicurante.

《Cos'hai? Non ne hai mai visto uno?》"Non sará mica un problema di dimensioni?" Penso.

《Non è questo... ma fará male?》Oh, merda. È per le dimensioni. Sospiro e cerco di rassicurarla, guardandola dritto negli occhi.

《Se non sei vergine, lavorandoci su non sentirai che piacere, credimi.》Lei si rassicura, ride e indietreggia verso la testata del letto, ma io la prendo per la caviglia e la ritrascino sotto di me.

Le sfilo gli slip mentre le stuzzico il seno con la lingua, le riafferro i fianchi e con la bocca le torturo dolcemente il ventre, lei arcua leggermente la schiena e con la lingua comincio a leccarla, spingendo la lingua anche dentro di lei. Geme.

Oh, voglio che gema piú forte.

Cosí risalgo alla sua bocca e le torturo il clitoride con le dita, per poi infilargliene due all'interno.

Ormai è cosí bagnata che le dimensioni non sono piú alcun problema.

Anche io sono eccitato, la mia erezione sta cominciando ad essere dolorosa e preme contro la sua coscia, infatti se ne accorge e si struscia lentamente contro di me.

《Non resisto piú, ti prego.》Alex si aggrappa alle spalle e allaccia le gambe al mio bacino, permettendomi di entrare.

《Hmm... ah..》Ansima mentre mi muovo lentamente dentro di lei, aumentando gradualmente il ritmo.

《Alex, gemi per me, urla.》Le sussurro, mentre lei stringe una manciata dei miei capelli con una mano, so che lo vuole.

《No..》《Fallo.》Le ordino mentre spingo forte piú e piú volte, tanto che le scappa per forza un gemito di piacere.

Hmm bastardo perverso...
《Mi piace quando mi insulti, Alex.》

Alexandra stringe forte i miei capelli e con l'altra mano mi graffia la schiena, ormai sono quasi al limite.

La spingo con la schiena contro la testata del letto e torreggio sopra di lei, le posiziono una gamba sulla mia spalla e con un paio di sforzi, mi sento invadere dagli umori di Alex, ció è il colpo di grazia che mi fa venire in uno spasmo di piacere.

《Cazzo, siamo venuti insieme.》Dice sfinita ancora avvinghiata a me.

《Giá, non mi era mai successo con una ragazza.》Lei inizialmente sorride compiaciuta, ma poi riporta l'attenzione alla mia ultima frase.

《Aspetta, vuoi dire che ti è gia successo con un ragazzo?

BLUE MIRRORDove le storie prendono vita. Scoprilo ora