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Il suono agghiacciante della sveglia lo costrinse ad aprire gli occhi, e ad alzarsi dal letto. Jimin sbuffò sonoramente, stiracchiando le braccia verso l'alto, per poi prendere uno zaino da dentro l'armadio. Raccattò le prime cose che trovò, non dimenticando di prendere un paio di calzini e mutande extra, era fissato con la biancheria intima. Sistemò il tutto velocemente, facendo attenzione a non stropicciare le camicie formali per l'evento, ed una volta finito si gettò di nuovo sul letto, sospirando per la piacevole sensazione. Il sole stava appena sorgendo, la finestra socchiusa, che affacciava sul giardino del palazzo, impediva ai raggi di illuminare la stanza buia, ma lasciava passare il vento gelido che precedeva l'inverno. Il dottore, notando che aveva ancora trenta minuti di sonno, si raggomitolò sotto la coperta, compiacendosi per il calore immediato. Chiuse gli occhi, sentendo il sonno bussare dietro le sue palpebre, ma non potette abbandonarsi, che qualcuno entrò nella sua stanza urlando

" Jimin! Ho bisogno di mutande pulite, mi ero dimenticato del viaggio a Busan oggi! "

" Jung Hoseok " disse con voce rauca

" cosa? "

" vai a farti fottere.. "

" come siamo volgari "

Hoseok salì sul letto di Jimin, iniziando a saltare per svegliarlo, era come un bambino di cinque anni

" hyuuuung! "

" Jimin mi servono delle mutande " disse Namjoon irrompendo nella stanza

I due, vedendo Jimin non reagire, continuarono a torturarlo, accendendo e spegnendo la luce, saltando sul materasso, finché il più piccolo esplose

" prendetevi tutte le mutande che volete ed uscite di qui!! "

Dopo aver saccheggiato il cassetto della biancheria intima i due uscirono dalla stanza, lasciando Jimin da solo, ormai era completamente sveglio, non aveva senso riprovare a dormire. Si alzò, e dopo aver scritto un rapido buongiorno al suo fidanzato, andò in cucina per preparare la colazione

" Yoongi hyung, come mai già in piedi? "

" dovrei essere sordo per non sentire la voce di Hoseok "

" il peggior risveglio della mia vita "

Jimin rubò un po' di riso che Yoongi aveva preparato, si versò del caffè nella tazza, e si mise seduto al tavolo, iniziando a mangiare lentamente. Non era un amante della colazione abbondante, ma sapeva che il viaggio sarebbe stato lungo, ed il dottor Jin gli dava l'impressione di uno che si fermava in autostrada solo per casi di pura emergenza

" hyung "

" mmh? " grugnì il più grande

" ti devo parlare "

" non di prima mattina Jimin "

" ma dobbiamo essere soli "

Jimin ingurgitò a forza un altra cucchiaiata di riso, e cercò di concentrare l'attenzione su un punto indefinito del tavolo, visto che sentiva l'occhio scrutatore di Yoongi su di lui. Doveva parlargli di Suran, doveva raccontargli che cosa era successo, doveva dirgli del padre e dell'operazione

" ok, tanto anche io ti devo parlare "

" e che mi devi dire? "

" dobbiamo essere soli " disse imitando la voce del più piccolo

Jimin abbozzò un sorriso di circostanza, ed osservò Yoongi, che distrattamente riordinava la tavola e salutava Hoseok. Non aveva idea di cosa avesse da dirgli, non era successo nulla di nuovo, tutto sembrava essere come prima, eppure c'era un particolare che lo aveva catturato immediatamente.

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