Jimin si muoveva adirato nella stanzetta di riposo dei medici, pochi metri quadrati in cui vi erano ammassati troppi letti a castello. Aveva trascorso le notti dell'ultima settimana in quel luogo con i suoi amici, ma nessuno si era dimostrato utile.
"fermati Jimin, sto per vomitare" disse Hoseok dall'alto
"non posso! Dobbiamo trovare una soluzione!"
"le soluzioni non arrivano così, dobbiamo riposarci prima" disse Namjoon
"siamo cinque fottuti chirurghi! Abbiamo dei cervelli estremamente acculturati, pieni di conoscenze mediche, una soluzione ci deve essere!"
"Jimin, anche io la voglio trovare, ma ho bisogno di dormire prima" affermò Yoongi con uno sbadiglio
Jimin continuava a muoversi, risucchiando tutto l'ossigeno di quel posto angusto, mentre i suoi amici erano distesi sui letti, inermi e privi di energie. Yoongi si sorreggeva il capo con un pugno, Namjoon si massaggiava le tempie, Jin si era assopito da qualche minuto, e Hoseok cercava di respirare per evitare di vomitare in testa a qualcuno.
"chemio?" domandò a voce alta il più piccolo tra i dottori
Tutti i ragazzi sospirarono per la stanchezza, stavano per ascoltare nuovamente un monologo di Jimin, che non cambiava mai, nonostante i giorni passassero, e le notti continuassero ad essere insonni.
"il tumore è di piccole dimensioni, la chemioterapia non avrebbe senso. È molto probabile che sia una recidiva*, magari durante l'asportazione qualche cellula neoplastica è rimasta, ma non ne possiamo essere certi, potrebbe essere come quello vecchio, oppure uno nuovo. Velocità di progressione?"
"nulla, è rimasto identico a due settimane fa" ripetette Yoongi come un automa
"segni e sintomi peggiorativi?" continuò a domandare
"nessuno, ha mal di testa solo quando si concentra troppo, ma credo che ciò succeda a tutti gli esseri umani" ironizzò Namjoon
"ottimo, ma complicato. C'è qualcosa che ci sfugge, me lo sento"
Jimin aveva ricominciato a borbottare da solo, più ci pensava, e più quella diagnosi lo mandava in confusione. Dopo aver saputo dal neurochirurgo e dall'ortopedico che la sua mano, molto probabilmente, non sarebbe più tornata come prima, aveva deciso di lasciarsi assorbire completamente dal lavoro. Non poteva più toccare un bisturi, non poteva suturare, a causa dei tremori incessanti dell'arto, ma si era accorto, che con un'ottima concentrazione, poteva svolgere tutte le altre attività che gli piacevano.
Non poteva, e non voleva, ancora pensarci.
Sapeva che molto presto si sarebbe trovato di fronte ad un bivio, avrebbe dovuto scegliere; diventare un medico qualsiasi, o sperare nel suo sogno, e credere che prima o poi, dopo tutti quegli esercizi di fisioterapia a cui si stava sottoponendo, la sua mano avrebbe ripreso le abilità di un tempo.
"come maledizione possiamo aiutare Taehyung??" urlò alla fine disperato Jimin
Jin si svegliò di soprassalto dal suo dolce riposino, gli era già scoppiata un'emicrania con tutto quel vociare. Si alzò dal letto più basso, stiracchiò le braccia, e scrocchiò la schiena, emettendo un verso gutturale di soddisfazione. Si avvicinò a Jimin, che continuava a comportarsi come una persona rinchiusa in un manicomio, e lo afferrò per le spalle, bloccandolo sul suo posto.
"fermati" gli ordinò
"non posso, devo trovare una soluzione"
"smettila di surriscaldarti, o andrai in cortocircuito come l'altra volta"
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Love Yourself
FanfictionReparto di cardiochirurgia. Jeon Jungkook, paziente da 5 mesi, in attesa di trapianto cardiaco. Park Jimin, nuovo specializzando del primo anno di chirurgia. ''se non sei in grado di amare te stesso, non potrai mai amare un'altra persona'' !! IN RE...