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Kim Seokjin era riuscito finalmente a rinchiudersi nella sua camera d'albergo, dopo essere stato costretto ad un immensità di finti convenevoli con i chirurghi dei più importanti ospedali del paese. Detestava fingere di essere sempre allegro, odiava mostrare il sorriso a qualcuno che riteneva falso ed opportunista, ma purtroppo il primario del Seoul National University Hospital, Bang Si-Hyuk, gli aveva imposto di fare buona impressione, per cercare qualche finanziamento, che sarebbe stato fondamentale per aggiornare le vecchie strutture dell'ospedale.

Si allentò la cravatta, si sbottonò la camicia, e ricominciò finalmente a respirare. Era già passata l'ora di cena, e nonostante la giornata fosse stata lunga non aveva fame, al contrario, si sentiva particolarmente agitato, provava uno strano sentimento di malessere, come se un peso gli gravasse sulle spalle.

Scosse la testa, cercando di allontanare tutte quelle sgradevoli percezioni, e si liberò dell' abito formale, indossando una tuta da ginnastica completamente nera. Accese la televisione, e si buttò sul letto, stanco e frustrato. I giorni successivi sarebbero stati anche peggio. Girò canale più volte, senza trovare nulla di interessante, fino a quando qualcuno bussò alla sua porta, e non appena sentì quel sibilo, iniziò immediatamente a sorridere.

Aprì, e guardò il suo fidanzato che teneva un vassoio tra le mani, lo trovava adorabile quando cercava di organizzargli qualcosa

" non dovresti essere qui Namjoon " lo redarguì

" ti ho tenuto d'occhio, ed ho visto che non hai mangiato niente, perciò direi che sarebbe perfetto se ci mangiassimo del ramen insieme "

Il più piccolo entrò senza aspettare il permesso, e si fiondò immediatamente alla scrivania, per sistemare una tavolata improvvisata. Jin sapeva che era tremendamente pericoloso essere fidanzato con un suo studente, se lo avessero scoperto sarebbe stato sicuramente licenziato, eppure Namjoon era in grado di fargli perdere ogni paura. Era riuscito a farsi voler bene, con la sua sbadataggine e tenera stupidità, aveva desiderio di imparare, ed era sorprendentemente intelligente

" ti sta bene il completo, dovresti indossare più spesso giacca e cravatta Namjoon " disse prendendo posto vicino a lui

" grazie hyung, ma adesso mangiamo, sto morendo di fame "

" perché non hai mangiato prima? "

" non ti sei accorto che ti ho aspettato tutto il tempo? Mi sembravi in difficoltà, e volevo restarti vicino "

Jin sorrise, ed afferrò le guance di Namjoon per lasciargli un bacio rapido sulle labbra, nonostante fosse lui il più grande, a volte era bello sentirsi protetto. Impugnò le bacchette di legno, ed iniziò a soffiare sui noodles incandescenti. Aspettò qualche minuto, mentre sentiva intanto il suo ragazzo imprecare per essersi bruciato la lingua

" allora domani a che ora inizia la conferenza? " chiese con la lingua di fuori

" alle 8, ma finirà per pranzo, nel pomeriggio siete tutti liberi "

" perché tu no? "

" perché il capo mi ha chiesto di mettere qualche buona parola per l'ospedale "

" beh ogni tanto tocca anche a te rispettare gli ordini di un tuo superiore "

Jin lasciò un tenero pugno sulla testa di Namjoon, che continuava a mangiare imperterrito nonostante avesse la lingua infuocata. Finirono la prima portata, e mentre il più piccolo si stava già impegnando per preparare la seconda, il telefono del capo specializzando iniziò a suonare.

Attivò la chiamata, rimanendo immediatamente scioccato dal nome che compariva sullo schermo.

Jeon Jungkook.

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