Jimin quella mattina si era svegliato molto presto, erano a malapena le 5, ed era già indaffarato in cucina, pronto a preparare il pranzo da portare in ospedale. Non aveva dormito per tutta la notte, era stato disteso a fissare il soffitto, mentre la sua mente viaggiava sull' operazione di Kim Taehyung. Quella mattina era il 13 ottobre, ed il suo amico sarebbe stato portato in camera operatoria per rimuovere il tumore al cervello che lo accompagnava da troppo tempo. Jimin non era riuscito a convincerlo, era certo che il suo paziente avesse accettato solo perché era stanco di discutere, e doveva quindi trovare un modo per cambiare il suo atteggiamento. Era scientificamente provato che se si affrontava un intervento con una mentalità negativa il corpo reagiva male, se la psiche era malata, la carne veniva contagiata.
Fece scivolare velocemente un po' di riso dentro una scodella di acciaio, ed adagiò delle cotolette appena fritte dentro il suo vecchio cestino per il pranzo. Chiuse tutto, lo incastrò in fondo allo zaino tra le divise pulite, e dopo aver aperto la finestra della cucina per far allontanare l' odore di frittura, uscì di casa. Le giornate si stavano facendo sempre più fredde, ed ormai era giunto il momento di cambiare il cappotto leggero che Jimin era solito indossare. Si arrotolò fin sopra il naso la sua sciarpa rossa, ed iniziò a camminare verso la metropolitana che distava pochi metri dal suo appartamento. Aveva ragionato tutta la notte, doveva trovare un modo per aiutare il suo amico. Non conosceva il neurochirurgo che lo avrebbe operato, ma aveva una fama rinomata, e di questo non era spaventato, però temeva che l'intervento sarebbe potuto finire male se Taehyung non avesse deciso di lottare, e di sopravvivere.
Il cielo, ancora dominato dalla notte, iniziò ad annuvolarsi con nuvole grigie, cariche di pioggia. Jimin alzò gli occhi verso l'alto, ed una goccia prematura gli si piantò in mezzo alla fronte. Iniziò a scivolare lentamente, scendendo giù per il naso, per poi deviare sulla guancia, e perdersi infine sul suo cappotto nero. Improvvisamente la sua mente fu invasa dai ricordi, quel giorno non era mai stato il suo preferito, anzi, detestava il suo compleanno. Solitamente lo trascorreva sui libri la maggior parte del tempo, per poi mangiare a pranzo una zuppa di alghe che suo nonno era solito preparagli, e a fine giornata si ritrovava come sempre a sostare davanti al cancello del cimitero della città, senza trovare il coraggio di entrarvi. Quel 13 ottobre era iniziato perfettamente come il suo dodicesimo compleanno, ricco di paura, speranza, e tristezza.
I pensieri veloci dello specializzando furono interrotti dal vibrare incessante del suo telefono, che prese dalla tasca e portò immediatamente all'orecchio. Le urla stridule del dottor Jin lo risvegliarono completamente, facendogli dimenticare tutti i ricordi in un istante, e facendogli riconquistare quel sorriso che con il tempo, e con tanta fatica, aveva fatto vincere sulle sue labbra
'' capo sto arrivando, sto entrando nella metro in questo momento, mi dia una quindicina di minuti e sarò in ospedale''
Jimin concluse la telefonata, e continuò a fissare l'orario sul display del telefonino. Il tempo passò velocemente, ma riuscì a mantenere la sua promessa a Jin, perché nell'arco di 15 minuti era nel piazzale del Seoul National University Hospital, completamente zuppo, perché non aveva preso un ombrello
'' dottor Park vada ad asciugarsi e poi ci vediamo in camera operatoria '' disse Jin mentre teneva la porta di vetro dell'ospedale per far entrare la sua matricola
'' seguirà l'intervento dottore?? ''
'' noi seguiremo l'intervento Jimin ''
'' potrò assisterla? ''
'' assolutamente no, io non opererò, sono un chirurgo generale che si sta specializzando adesso in cardiochirurgia, sai che non ho le conoscenze adatte per operare un cervello, ma ho chiesto al dottor Yoo il favore di lavarmi (*) insieme a lui, perché è un paziente che seguo da tanto''
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Love Yourself
FanfictionReparto di cardiochirurgia. Jeon Jungkook, paziente da 5 mesi, in attesa di trapianto cardiaco. Park Jimin, nuovo specializzando del primo anno di chirurgia. ''se non sei in grado di amare te stesso, non potrai mai amare un'altra persona'' !! IN RE...