Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
SARAH'S POV
Ed eccomi qui, nella mia cucina, a prepararmi la colazione da sola perché mia madre è ancora troppo ubriaca. La scorsa notte l'avevo vista rientrare in casa alle tre, barcollante e stanca.
Ero ancora sveglia a quell'ora perché ero davvero preoccupata per lei. Stavo seriamente pensando di consigliarle di andare a uno di quegli stupidi incontri per alcolisti anonimi, ma non ne avevo il coraggio. Chissà come cazzo avrebbe potuto reagire.
Scossi la testa e scacciai il pensiero. No, quella mattina non sarebbe andata così. Quella mattina dovevo pensare solo a me stessa... e alla scuola.
Cazzo, non mi sembrava vero che l'estate fosse finita. L'inizio di un nuovo anno scolastico mi terrorizzava, soprattutto perché questo era il nostro ultimo anno al liceo di Derry.
Buttai la tazza ormai vuota nel lavandino e la lasciai lì, subito dopo averla riempita d'acqua fino all'orlo. Avrei pulito tutto quando sarei tornata a casa nel pomeriggio.
Chiusi la porta di casa cercando di non fare alcun rumore e sperando di non svegliare mia madre.
«Cristo, per la prima volta sei puntuale!» La voce del mio ragazzo mi fece sobbalzare e voltare di scatto.
«Sta zitto e baciami, coglione» borbottai sghignazzando, felice di vederlo. Gli corsi incontro senza pensarci due volte e lo baciai, approfondendo con brama il bacio.
«Andiamo, non vorrai fare tardi il primo giorno di scuola!» lo esortai poco dopo, trascinandolo per la mano in mezzo alla strada deserta. «Uffa cazzo, Big Richie lì sotto non è affatto contento di questa cosa, sappilo!»
Arrivammo a scuola e la campanella suonò nell'esatto momento in cui entrammo dal portone principale. Quel suono non mi era mancato affatto.
«Ragazzi! Ragazzi!» Eddie ci corse incontro con un'espressione ansiosa, rivolgendosi principalmente a Richie. «Eds! Come va? Sei contento di poter tornare a fare lo sfigato anche a scuola e non solo tra noi Loser?» gli rispose divertito il mio ragazzo, dando un colpetto sulla fronte al moro.
Osservai curiosa il volto imbronciato del mio amico e, con uno sguardo complice, lo esortai a parlare. «Trashmouth, non sei simpatico! È una cosa seria!» «Cosa ci può essere di più serio del fatto che...»
