33. i just wanna kiss you

727 54 41
                                    

:*•.──────────.•*:

LOSER OR LOVER ?
( RICHIE TOZIER )

CHAPTER THIRTY-THREE | i just wanna kiss you

CHAPTER THIRTY-THREE | i just wanna kiss you

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

SARAH'S POV

Quella domenica mattina mi svegliai controvoglia, consapevole del fatto che il giorno seguente Richie non sarebbe venuto a trovarmi.
Il ragazzo infatti sarebbe dovuto tornare a scuola e avrebbe avuto tutte le interrogazioni e le verifiche da recuperare.
Insomma, non avrebbe più avuto tempo per me.

Non feci nemmeno in tempo ad alzarmi da quel
letto scomodo che l'infermiera entrò senza preavviso nella mia stanza e mi portò la colazione.
«Buongiorno signorina Jones, come andiamo oggi?»
Mi ero appena svegliata e manco sapevo in che stagione fossimo, come potevo risponderle a quella domanda di cortesia?

Aspettai che se ne andasse e iniziai a spiluccare qualcosa dal vassoio.
Pian piano stavo riprendendo a mangiare con normalità, anche grazie all'aiuto del mio psicologo.

Trascorsi tutta la mattinata nel giardino dalla struttura a leggere un libro e a fumare di nascosto.
Rischiai quasi di essere scoperta quando una signora venne a chiamarmi per farmi sapere che avevo una visita.

Ritornai nella mia stanza e trovai Richie seduto sulla poltrona che avevo davanti alla finestra.
«Ehi Jones!» il ragazzo si voltò verso di me e sorrise, facendomi mancare il respiro.
«Ciao» gli risposi sorpresa, entrando nella camera e chiudendo la porta alle mie spalle.

«Come stai?»
«Ehm, meglio, si meglio del solito... E tu?»
«Uguale cazzo!»
«Raccontami dai, qua non succede mai nulla di interessante!»

«Sai, ieri sera noi Losers, a parte te e Stan ovviamente, siamo usciti tutti assieme, come ai vecchi tempi... È stato molto bello e mi erano mancati da morire...Inoltre l'altro giorno ho anche chiarito le cose con la band... Te lo avevo già detto? Boh, non mi ricordo!»
«Sono davvero felice per te, Rich»

Mi mordicchiai il labbro nervosamente.
Realizzai che lui fosse già pronto a sostituirmi o a dimenticarmi e cercai di non dar a vedere quanto ci stessi male.
Ovviamente non ci riuscii.

«Sarah, tutto okay?»
«Si, certo, perché non dovrebbe?» mi resi conto di averlo detto con tono strafottente e mi maledissi mentalmente.

Richie si grattò confuso la testa e si avvicinò a me.
«Sei sicura?» mi domandò sottovoce, facendo si che tutte le mie difese si abbassassero di colpo.
«No...»

Il corvino mi sorrise teneramente, come era solito fare quando stavamo insieme.
Mille ricordi mi riaffiorarono improvvisamente la mente e ne fui travolta.
Odiavo il fatto di non saperli controllare, di non riuscire a smettere di pensare.

«Stai male perché... Per qualcosa riguardo a noi due?»
Non riuscii a far altro che annuire, incantata dal suo tocco sulla mia pelle pallida.

Sospirai e lo guardai dritto negli occhi.
«Il problema è che ho paura di perderti anche se non sei mio, anche se non siamo fidanzati, anche se non ho la più pallida idea di che cazzo siamo io e te! Ho paura di rimanere delusa un'altra volta dai tuoi comportamenti del cazzo, ma ho ancora più paura di non poter più baciarti, di non poter più parlarti o altre stronzate che eravamo soliti fare!»

Mi fermai per riprendere fiato e abbassai lo sguardo.
«Eppure non riesco ad ignorare come tu mi abbia trattata male alla festa, come mi sia sentita una cogliona a sperare che tu non avessi davvero baciato Gretta e che io mi fossi immaginata tutto... Mi hai mandato a puttane il cervello Richie, me lo hai fottuto alla grande! E la cosa che mi fa più incazzare è che nonostante tutto io...»

«Sarah, cazzo, scusami se ti interrompo, ma davvero, ho bisogno di baciarti»
Non feci in tempo a replicare che le sue labbra carnose si appoggiarono sulle mie, fredde e dipendenti da quelle del riccio.

La sua lingua si infiltrò nella mia bocca e quella sensazione di familiarità mi travolse.
Non riuscii a staccarmi, anzi, approfondii con più desiderio quel bacio, affondando le mie mani scheletriche nei suoi capelli neri.

Richie mi stava per prendere in braccio quando io mi staccai improvvisamente.
Non dissi una parola e restammo in silenzio a fissarci, entrambi ancora ansimanti.
«Richie, cristo, non puoi baciarmi così! Non puoi cazzo, non puoi...»

Scossi la testa confusa e iniziai a camminare avanti e indietro per la mia camera, come ero solita fare quando ero nervosa.
Che cazzo avevo appena fatto?
Perché avevo ricambiato il bacio?
Il ragazzo non mi aveva detto una parola, avevo fatto tutto io.

«Richie... Credo che sia meglio che tu te ne vada...» sussurrai piano, senza guardarlo negli occhi, perché avrebbe sicuramente visto che stavo piangendo.
«No aspetta, Sarah, cazzo, aspett...»
«Porca troia Richie, ho solo bisogno che tu te ne vada okay? Non ti sto chiedendo tanto, cazzo!» esclamai alzando lo sguardo.

Richie non accennava ad andarsene, facendomi sentire ancora peggio.
«Non me ne vado Sarah, io non ti ho nemmeno detto che cosa provo!»
Richie si stava avvicinando a me, ma proprio in quel momento entrò una delle infermiere.

«Che cos'è tutto questo casino? Eh?»
«Signora, noi...»
«Non voglio sentire scuse! State disturbando l'intero corridoio! Tu, ragazzino, vieni con me che ti accompagno all'uscita, e lei, signorina Jones, veda di darsi una calmata!»

Quella donna prese Richie per la maglia e lo trascinò fuori dalla mia camera, lasciandomi da sola in un mare di pensieri.
Stavo affogando nella mia stessa confusione e non avevo nessun salvagente che potesse salvarmi.

* * *
tra 2 capitoli finisce ciao

✓ | LOSER OR LOVER? ( richie tozier )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora