10. let's talk

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LOSER OR LOVER ?
( RICHIE TOZIER )

CHAPTER TEN | let's talk

CHAPTER TEN | let's talk

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RICHIE'S POV

Senza nemmeno accorgermene, andai a sbattere proprio contro di lei.
«Sarah, cazzo, ti stavo cercando...» le dissi, per la prima volta dopo giorni e giorni di silenzio.

«Perché?»
La sua voce stanca e triste mi provocò una strana sensazione dentro allo stomaco.
Era colpa mia se la ragazza era ridotta così, in quello stato.

«Perché... Cristo... Lo sai... Dobbiamo parlare!» sbottai a quel punto, cercando di non far trasparire dalla mia voce quanto volevo toccarla e baciarla.
«Ah, ora ti sei deciso?»
«Si, mi sono deciso... Quindi possiamo?»

La vidi annuire a malapena e un gran sorriso mi attraversò il viso.
«Vieni!»
Senza perdere tempo, la presi per una mano e la trascinai fino al cortile.

Sapevo che sarei dovuto diventare un bravissimo attore e che avrei dovuto fingere che tutto fosse a posto.

Nel mentre che ci dirigevamo all'aria aperta, incrociai di sfuggita lo sguardo di Henry Bowers nel corridoio.
Fece un cenno con il capo nella mia direzione, quasi come se volesse salutarmi.

Ricambiai quella sottospecie di saluto, voltandomi subito dopo verso Sarah.
La bionda non aveva visto nulla e continuava a seguirmi come se non fosse successo niente.

Arrivammo alla solita panca di legno e ci sedemmo in contemporanea.
«Allora...» tentò lei di iniziare, ma la interruppi immediatamente.
«No, tu non devi dire niente cazzo... È colpa mia, è stata tutta colpa mia...» e, senza che lo volessi, accadde in un instante.

Rompendo la promessa che avevo fatto a me stesso poco prima, iniziai a piangere come un rincoglionito.
Mi sentii vulnerabile davanti a lei, come se in quel momento stesse vedendo la parte peggiore di me.

Sarah reagì in un modo strano.
Come se anche lei volesse toccarmi e starmi il più vicino possibile, appoggiò una mano sulla mia guancia e anche a lei cadde una lacrima sul viso.

«Ti prego, smettiamola di litigare... Io... Io non ce la faccio senza di te...» mormorò poco dopo sotto voce.
Un brivido mi attraversò la schiena.

Non trovando le parole giuste per spiegarle tutto, annuii e la baciai.
Le sue labbra, morbide e piene, mi erano mancate da fare schifo.

«R-Ragazzi, n-non in p-pubblico!» la voce allegra di Big Bill ci fece staccare, a malincuore.
«V-Vedo che v-vi siete c-chiariti!» continuò lui, osservandoci mentre noi due ci guardavamo imbarazzati.

Effettivamente, non ci eravamo proprio chiariti, ma era così che funzionava tra di noi: litigavamo, ci chiedevamo scusa e infine limonavamo.
Alla fine, quasi quasi, mi piaceva litigare.

Salutammo Bill di fretta e tornammo tutti nelle nostre rispettive classi.

Entrai nell'aula di letteratura e mi sedetti al mio solito posto in ultima fila.
Stavo giocherellando con la matita quando la sedia del banco accanto al mio si spostò.

Alzai lo sguardo lentamente, quasi annoiato, e trovai Bowers.
«Ciao» mi disse lui, sedendosi comodamente sulla sedia.
«Ehm... Ciao?»

Entrò la professoressa e iniziò la sua fottutissima e noiosissima lezione.
La cosa che mi sorprese fu che io e Henry ci mettemmo a chiacchierare come due vecchi amici e a sparlare della prof.

Inizialmente ero confuso da questo suo atteggiamento amichevole e simpatico, ma poi mi lasciai andare.

Continuammo per tutta la durata della lezione a scherzare tra di noi, soffocando delle risate per non farci beccare.

Non appena la campanella suonò, indicando la fine dell'ora, ci restai quasi male.
Mi stavo divertendo parecchio con Bowers e non volevo partecipare alla prossima lezione, quella di scienze.

«Ehi, Tozier, ti va di saltare le prossime ore?» mi chiese Henry, come se mi avesse letto nel pensiero.
«Si cazzo!» gli risposi, senza pensarci troppo.
Sarah non mi aveva detto di aspettarla in mensa, quindi non si sarebbe preoccupata o arrabbiata.

«Okay, allora vado a prendere le sigarette e la roba dal mio armadietto, aspettami tra dieci minuti fuori dalla scuola!» esclamò lui, andandosene di fretta.

In quel lasso di tempo, ne approfittai anche io per andare a posare i libri di letteratura nel mio armadietto.

Mentre camminavo nel corridoio, senti una mano prendermi per la felpa e tirarmi dentro ad una stanza, che poco dopo si rivelò essere il bagno dei maschi.

«Cristo Richie, di che cazzo ti sei fatto? Eh?» Stan mi guardava con un'espressione arrabbiata e sconvolta.
«Per adesso ancora di niente, perché?» gli risposi sghignazzando, dandogli una pacca amichevole sulla spalla.

Lui si spostò incazzato, togliendo la mia mano dalla sua spalla.
«Che cazzo ti è venuto in mente? Bowers?! Saltare scuola con Bowers?!» urlò lui, con il volto rosso.

Spalancai gli occhi e lo guardai sghignazzando.
«Stan the man, ci stavi stolkerando?»
«Ero nel banco davanti a voi e vi ho sentiti per caso...»
«Ah! Certo, invece sarai stato tutto il tempo a...»

«Smettila di fare il finto tonto Richie, lo sai quanto può essere pericoloso Henry...»
Scossi la testa e andai verso la porta.
«Ti dico che è più simpatico e sembra cambiato da quando ha finito il suo ricovero nella clinica...»
Pensai a quando mi aveva minacciato di non rivelare il suo segreto e mi morsi forte il labbro inferiore.

«Magari avrà ancora dei difetti, ma non è male come pensano tutti!» continuai, deciso a difendere Bowers.
Stan mi guardava con la bocca spalancata, incredulo.
Probabilmente anche lui non capiva perché, da un momento all'altro, stessi dalla parte del ragazzo che ci aveva reso la vita un inferno gli anni scorsi.

Senza dire un'altra parola, me ne uscii dal bagno e, in fretta, posai i libri dall'armadietto e presi il corridoio che mi portò fuori dalla scuola.

Li, trovai Henry, seduto su una panchina con una sigaretta tra le labbra.
«Cazzo Tozier, pensavo che mi avessi scaricato!»

Sghignazzai divertito, prendendo una sigaretta dal pacchetto che mi aveva appena offerto.
La accessi immediatamente, prendendo una lunga boccata.

Era strano, ma in quel momento mi sembrava che tutto stesse andando per il verso giusto.

***
okay i'm back
spero di riuscire ad aggiornare più spesso, dato che ho la fissa che devo finire almeno una delle mie storie (per iniziarne altre obv)
e niente ciao

✓ | LOSER OR LOVER? ( richie tozier )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora