15. make me laugh

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LOSER OR LOVER ?
( RICHIE TOZIER )

CHAPTER FIFTEEN | made me laugh

CHAPTER FIFTEEN | made me laugh

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SARAH'S POV

«Mamma, io esco!» urlai di fretta mentre uscivo dalla porta di casa.
Non udii nessuna risposta ma non mi sorpresi più di tanto: i postumi della sbronza si facevano sentire anche per mia madre.

«Buongiorno dolcezza!» la voce stridula del mio ragazzo mi fece sorridere involontariamente «Vieni a salutare Richie come si deve!» continuò lui, mentre io mi avvicinavo al suo corpo magro.

Le sue mani mi avvolsero la vita e, istintivamente, lo baciai, come se quel gesto fosse la cosa più ovvia da fare.
«Questo si che è un bel 'buongiorno', Jones!» Richie si leccò le labbra maliziosamente, facendomi alzare gli occhi.

Ci incamminammo verso la scuola, mentre nel frattempo iniziammo a parlare di musica e della sua band.
«Quand'è la vostra prossima esibizione? Voglio venire anche io!»
«Ti faccio venire io dolcezza, in qualsiasi momento!»
Gli tirai una pacca leggera sulla spalla, assumendo un'espressione annoiata, e lui sghignazzò divertito.

«Comunque credo questo weekend, sempre nella stessa topaia... Ci sarai?»
«Verrò!» mormorai, facendogli l'occhiolino.
Tozier rimase a bocca aperta dal mio comportamento, tanto che dovetti dargli uno scossone.
«Che cazzo Rich, ci sei?»
«Porco cazzo, eri troppo sexy!» mi rispose pochi secondi dopo, baciandomi in fretta.

Arrivammo a scuola in una decina di minuti, dopo un tragitto pieno di battute sconce.
Nel corridoio intravidi subito la chioma riccia del mio amico Stan e decisi di andare da lui.
«Speriamo che non sia troppo depresso anche oggi...» borbottò insensibilmente Richie, nel mentre che ci avvicinavamo al ragazzo.

«Stan the man, ehi!» lo salutai con tono allegro, mentre il corvino gli fece un cenno con la testa.
«Ciao ragazzi» lo sguardo di Uris incrociò il mio e non potei fare a meno di notare le borse sotto ai suoi occhi.
Le sue iridi ambrate erano spente e il suo sguardo sembrava perso.
Era come se non fosse lì.

«Cristo, è anche più depresso del solito!» mi sussurrò Richie nell'orecchio, ricevendo come risposta una gomitata nella pancia.
Lo sentii gemere dal dolore, ma Stan non sembrò farci particolarmente caso.

«Posso parlarti solo per un minuto?» gli domandai con gentilezza, cercando di fargli capire che su di me poteva contare.
Un piccolo sorriso apparve per pochi secondi sulle labbra di Stan.
«Certo, intanto adesso abbiamo la stessa lezione giusto?»

Salutai Richie con un bacio veloce, iniziando a dirigerci nell'aula di scienze.
Entrammo nella classe e ci sedemmo in due banchi vicini, in ultima fila, sperando di riuscire a passare inosservati alla professoressa.

«Di che mi volevi parlare?» Stan si rivolse a me con uno sguardo implorante, come se sapesse quello che stavo per chiedergli.
Dio, non potevo farlo rattristire ancora di più.

Mi morsi il labbro, nervosa, e guardai improvvisamente fuori dalla finestra, come se fosse successo qualcosa.
In realtà stavo solo cercando un modo per perdere tempo.

«Sarah, lo so che volevi chiedermi di Bill... È solo che ora come ora non me la sento... Appena ci riuscirò, sarai la prima persona a cui racconterò tutto, va bene?»

Lo guardai sorpresa e lui alzò un sopracciglio.
«Non ci voleva una scienza per capire che me lo stessi per chiedere! Però ora basta, non parliamo di questo... Fammi ridere, perché ultimamente mi sto deprimendo un sacco!»

Così gli raccontai delle mie disavventure, delle battute pervertite del mio ragazzo, delle mie figure di merda e di come avevo scaricato Will per andare nello sgabuzzino con Richie.
«Cristo Sarah, anche a scuola dovete scopare?»

Non appena terminarono le lezioni mattutine, mi diressi in mensa sperando di trovare Byers.
Dopo averne parlato con Stan, mi sentivo un po' in colpa per averlo scaricato la scorsa volta, così ero intenzionata ad andargli a chiedere scusa.

Per mia fortuna, lo trovai immediatamente, seduto da solo in un tavolo nell'angolo.
Lo presi alla sprovvista: gli appoggiai una mano sulla spalla e il ragazzo sobbalzò, guardandomi con uno sguardo terrorizzato.

«Oh, Sarah! Dio mio, mi hai fatto prendere un colpo!» sospirò Will, scuotendo la testa e facendomi sorridere.
«Scusami!» ridacchiai nervosa, lanciando un'occhiata al quaderno aperto sul tavolo.

«Che stavi facendo?»
«Niente!» il ragazzo chiuse in fretta il quaderno, appoggiandoci sopra un braccio.
Cercai di rimanere impassibile, anche se quel suo comportamento mi confondeva alquanto.

«Mh, okay... Comunque, volevo soltanto chiederti scusa per l'altro giorno... Sai... Quando ti ho dato buca per aiutarti in matematica...»
«Non ti preoccupare, Richie mi ha già raccontato la vostra 'magica' avventura nello sgabuzzino della scuola!» Will alzò gli occhi al cielo e io non potrò fare altro che avvampare dall'imbarazzo.

Perché quella boccaccia di Richie non riusciva mai a starsene zitto?
«Oh!»
«Puoi stare tranquilla, non lo dirò a nessuno...» mi disse il ragazzo, con una nota malinconica nella voce.

«Will, tutto bene? Sembri... Sembri diverso...»
«Sto... Si sto bene, è solo un momento un po' così, ma mi passerà! Dimmi qualcosa di divertente, fammi ridere dai!»

Era la seconda volta nello stesso giorno che mi sentivo fare quella richiesta.
Fammi ridere.
Perché tutti erano tristi?

Tirai fuori il mio pranzo dallo zaino e iniziai a chiacchierare del più e del meno con il mio amico, fino a quando Lucas e Dustin non ci raggiunsero e si sedettero al nostro tavolo.
«Buongiorno sfigati!» ci salutò Dustin, posando alcuni libri scolastici davanti a noi.

«Cosa sono quelli?» gli domandò Will, indicando i manuali appoggiati sul tavolo.
«Byers, sono dei libri!» gli rispose l'altro, guardandolo come se gli avesse appena posto la domanda più stupida del mondo.
«Io intendevo cosa ci fai con tutti quei libri... Ah, lascia perdere!»

Smisi di ascoltare il loro battibecco e cercai tra i vari studenti nella mensa il mio ragazzo, ma non riuscii a trovarlo.
«Ragazzi, sapete dov'è Richie?»
«Non ne abbiamo idea, è da ieri che non lo vediamo!» mi rispose Dustin, addentando un pezzo del suo panino.

«Che c'è Sarah, sei già in astinenza?» sghignazzò Lucas, ricevendo un'occhiataccia da Will.
«Eh? In astinenza da cosa?»
«Beh, sai, la storia dello sgabuzzino è arrivata anche a me...»
Ah, fanculo.

Con un sorriso falsissimo, mostrai il terzo dito a Lucas, che scoppiò a ridere divertito.
«Dovrò parlare a quel coglione di Richie e dirgli di tenere la sua boccaccia chiusa!» borbottai annoiata.
Gliene avrei parlato non appena lui si sarebbe fatto vivo.

* * *
mi sto annoiando
che palle
se qualcuno non sa che fare mi
scriva grazie💓💕💝💗💘💞

✓ | LOSER OR LOVER? ( richie tozier )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora