24. before the storm

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LOSER OR LOVER ?
( RICHIE TOZIER )

CHAPTER TWENTY-FOUR | before the storm

CHAPTER TWENTY-FOUR | before the storm

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RICHIE'S POV

Un altro sabato arrivò, portandosi dietro tutto lo schifo che avevo passato quella settimana.
Non riuscivo ancora a crederci di esserne uscito vivo: Sarah mi odiava, i miei amici non mi parlavano, non avevo più una band e addirittura Bowers e la sua fottuta gang mi evitavano.

Alcune volte non mi restava che pensare che tutti sarebbero stati molto meglio senza di me.
Dovevo soltanto sparire, ma ero troppo codardo per fare anche quello.

«Tozier? Allora? Stasera ci sei alla festa di Cole?» mi domandò Belch Huggins, poco dopo essere uscito dal cortile del liceo.
«Non lo so, perché? Ma soprattutto, da quando cazzo hai ricominciato a parlarmi?»

«Non è che prima non ti parlassi... Era cosa che Bowers ci aveva detto di...»
«Vi aveva detto cosa?»
«Beh, ci aveva detto che tu non eri più parte del gruppo...»
«Non sono mai stato parte del vostro fottuto gruppo di merda Huggins!»

Il ragazzo non sembrò turbato dalla mia risposta e alzò le spalle indifferente.
«Vabbè, quindi stasera vieni alla festa?»
«Perché cazzo dovrei venire a quella festa?»

Mentre aspettavo la sua risposta, mi accesi una sigaretta e provai a darmi una calmata.
«Perché ho sentito che Sarah ci andrà e qualsiasi ragazzo ha intenzione di provarci con lei... Beh, come dargli torto, adesso lei è single ed è la ragazza più figa della scuola!»

Senza rispondergli mi alzai e me ne andai il più lontano possibile da lì.
Il solo pensiero che qualcuno che non fossi io toccasse Sarah mi faceva andare fuori di testa.
Lei era troppo per quegli sfigati di merda, era troppo anche per me.

Mentre mi rifugiavo in un luogo isolato, iniziò a piovere, dapprima semplici goccerelline, fino a diventare un vero e proprio temporale.

L'acqua mi spense la sigaretta ed io imprecai.
Non me ne andava una giusta.

Iniziai a dirigermi verso casa mia, ma durante il tragitto vidi una figura seduta su una panchina sotto alla pioggia e decisi di andare a vedere chi fosse.

Con mia sorpresa scoprii che quella persona era Sarah.
Mi avvicinai alla panchina e mi sedetti al suo fianco.

L'acqua mi aveva bagnato ovunque, in particolare gli occhiali, così decisi di toglierli.
«Ciao Sarah...» mormorai una volta seduto, osservando la ragazza da vicino.

Lei si voltò, rivelando un viso perfetto con i capelli biondi bagnati appiccicati alle guance.
Il mascara era tutto colato e sembrava appena uscita da un film horror ma, nonostante questo, io la trovavo come al solito bellissima.

«Richie» si spostò una ciocca fastidiosa dalla faccia e mi guardò dritto negli occhi «Che ci fai qui?»
«Che ci fai qui tu?» ribattei, cercando di non sembrare ancora più stronzo di quel che lei mi riteneva già.

Sarah accennò un sorriso.
«Non lo so Richie, non so che cosa sto facendo»
Annuii e restai in silenzio, osservandola.

Era molto più magra del solito, lo si notava subito.
«Stai bene?» le chiesi timidamente, sperando che si aprisse con me.
«Che cazzo, smettetela tutti di chiedermelo come se vi importasse»

Sarah si alzò di colpo, osservandomi dall'alto.
«Richie, che intenzioni hai?»

Rimasi colpito dalla sua domanda.
Restai in silenzio, senza sapere esattamente che cosa risponderle.
Avevo paura di rovinare nuovamente tutto.

«Ecco, proprio come pensavo!» sbottò lei, iniziando ad incamminarsi.
Mi alzai anche io e le corsi dietro, mettendomi poi davanti a lei e fermandola.

«Sarah, io so cosa voglio, ma so anche che non posso riguadagnarmi la tua fiducia in così poco tempo»
La ragazza distolse lo sguardo.
La pioggia continuava a cadere scrosciante su di noi ed io iniziavo ad avere un po' di freddo.

«Ti va di andare da qualche parte e parlarne? Magari al chiuso...»
«No, Rich, non posso, devo andare» senza aggiungere altro, Sarah se ne andò, sparendo piano piano dalla mia vista e lasciandomi da solo.

Odiavo vederla andare via.
Mi sembrava che ogni volta che parlavamo si allontanasse sempre di più da me.

Così decisi che quella sera sarei andato alla festa, semplicemente per starle il più vicino possibile.
Perché se la distanza tra di noi stava aumentando, era soltanto colpa mia e toccava a me rincorrerla.

- - - -

Entrai in un'enorme villa, situata nel centro di Derry.
Non appena varcai la soglia, Cole, il ragazzo che aveva organizzato la festa, mi venne incontro e mi salutò allegramente.
Era già sbronzo.

«Richie Tozier! Ma allora hai ancora il coraggio di partecipare alle feste! Entra, entra!»
Non feci caso alla sua battuta di merda e mi feci largo tra la folla di ragazzi che c'erano nell'ingresso.

Ancor prima di cercare Sarah, mi diressi verso la cucina e presi una birra dal frigo.

«Mi sa che abbiamo avuto la stessa idea» una voce famigliare alle mie spalle mi fece voltare.
Sarah afferrò un'altra birra e iniziò subito a berla.
«Lo so, abbiamo idee grandiose io e te»

La ragazza sghignazzò e i nostri sguardi si incrociarono.
Cazzo, ero sempre più innamorato di lei.

«Con chi sei venuta?»
«Gretta, ma è già a limonare con un ragazzo»
«Beh, ci sono io a farti compagnia... Se vuoi...»
«Lo so»

Restammo in silenzio, ascoltando la musica e le mille voci delle persone presenti alla festa.

Quella sera non avrei potuto fare cazzate.
Quella sera dovevo riconquistare la fiducia di Sarah.

* * *
fa cagare lo so scusatemi

✓ | LOSER OR LOVER? ( richie tozier )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora