Capitolo 1

9.9K 201 13
                                    

Mi sveglio dal mio sonno profondo grazie a mia mamma che mi ha portato un piatto pieno di frutta spezzettata a letto, sì la colazione a letto, non so perché ma lo ha sempre fatto. Mia mamma è fantastica, mi accontenta sempre in tutto e la adoro, anche se non gliel'ho mai detto.
Mi alzo dal mio amato letto e scappo in bagno a prepararmi, pettino i capelli lasciandoli sciolti, metto un po' di fondotinta e mascara, e torno in camera, prendo le prime cose che mi capitano: un pantalone nero e una maglietta bianca che metto dentro i pantaloni.
Vado a svegliare mio padre che come al solito dorme ancora. Sono le 7.25 e tra cinque minuti devo trovarmi alla fermata per prendere l'autobus.
Sara, la mia migliore amica, mi scrive un messaggio.
Saretta🌸: Ehii buongiorno! Sono nell'autobus ti ho occupato il posto.
Visualizzo e non rispondo come al solito.
Sento mio padre suonare fuori di casa con la macchina, non l'ho neanche sentito uscire.
Entro in macchina e lo invito ad andare più veloce se non vuole accompagnarmi fino a scuola già il primo giorno... Come sempre si lamenta dicendomi sempre le stesse santissime parole: "non puoi svegliarti due minuti prima?" Gli voglio bene, ma spesso è troppo pesante.
Mi lascia alla fermata e ci salutiamo. Subito dopo il mio autobus arriva, saluto l'autista che conosco da anni ormai, e mi vado a sedere vicino a Sara. L'ho conosciuta a scuola l'anno scorso e penso di essere stata veramente fortunata, una come lei non la trovi da tutte le parti.
"Ehi Sarè buongiorno, sei pronta per cominciare questo anno pieno di.. noia!?"
"No Mel.. e soprattutto, ti sei pettinata questa mattina? Ho portato la spazzola.. dopo te la presto se vuoi"
Inizia a toccarmi la faccia e la guardo storto.
"Cosa fai?"
"Non hai messo bene il fondotinta! Come al solito"
Sospiro e la guardo divertita.
Eh già, l'ho detto che una come lei non si trova da tutte le parti! Ma le voglio bene lo stesso. Lei tiene molto all'aspetto, è bassa quanto me, se non di più, con i capelli ricci, castani lunghissimi, li adoro, è magrissima e non sembra, ma è molto MOOOLTO timida, infatti faccio sempre le sue voci.
Chiacchieriamo durante il viaggio. Una volta arrivate, ci buttiamo in mezzo alla folla e aspettiamo Martina, la pazza del trio anche lei l'ho conosciuta l'anno scorso. È alta, almeno lei, capelli lunghi neri e sempre, ma dico SEMPRE di ottimo umore.
La vedo arrivare disperata, come al solito. Le corro incontro e la abbraccio, quest'estate non siamo state quasi mai insieme e mi è mancata tantissimo.
"Scimmietta miaaa mi sei mancata un sacco!"
"Anche tu Mel!" mi abbraccia.
"Cosa succede?" rido sapendo che ha fatto qualche figuraccia con il ragazzo che gli piace.
"Non mi ha salutato!!" Urla
"Non urlare!!" Strilla Sara ancora più forte
"Shhh" zittisco entrambe trascinandole via. Mi fanno fare sempre brutte figure con le loro vocette strillanti!
Ci avviamo a scuola.
Come al solito arriviamo per prime, decidiamo di sederci vicine infondo alla classe. Sara scappa fuori e capisco che sta correndo ai distributori per prendere qualcosa da mangiare, e per qualcosa intendo quattro o cinque pacchetti di M&M's ... non capisco come faccia ad essere così magra!
Per tutta l'estate sono stata attenta all'alimentazione per rimanere in forma, mentre lei mangia dolci su dolci senza mettere un grammo, sono queste le ingiustizie della vita.
Io e Martina andiamo da Sara cercando di farle capire che tutte le 'delizie' che si trovano in quel distributore sono lì da tre mesi e non è il caso di comprarle, riuscendo nell'intento.
Vedo Alessia salire le scale, la conosco da una vita, siamo cresciute praticamente insieme, è abbastanza alta, occhi tra l'azzurro e il verde, capelli biondi e un fisichetto niente male.
Appena mi vede mi salta addosso.
"Melanieeeeee" urla, e la sua voce rimbomba nei corridoi.
"Sii Aleee sono io, ci siamo viste ieri non ricordi?" la abbraccio e scoppio a ridere.
Lei è la tipa che vuole sempre uscire, non accettando mai un no come risposta, la odio quando mi costringe ma non riesco mai a dirle di no.
Si saluta anche con Sara e Martina e insieme entriamo in classe.
Mi vibra il telefono, quando lo prendo leggo sullo schermo 'Tortino💙🎂'
"Cavolooo!! Avevo promesso che lo avrei aspettato!" Non rispondo e corro fuori scuola sperando di non aver fatto incazzare il mio migliore amico.
Esco, lo vedo che arriva e gli corro in contro saltandogli addosso.
"Simooo mi sei mancato così tantooo!" Lo stringo e non voglio staccarmi.
"Sapessi quanto mi sei mancata tu!"
Simone è il mio migliore amico, fa il quarto, è alto, magro, con gli occhiali e il ciuffo, ci tengo a sottolineare il ciuffo perché è davvero bello.
Ho un debole per lui lo ammetto, è troppo carino.
Stiamo per entrare quando sento qualcuno chiamarlo. Riconosco la voce. È Aleandro, il suo 'amicone'. Simone va a salutarlo e trascina anche me. Sa che mi vergogno un sacco quando c'è Aleandro perché è un ragazzo molto aperto, fa il quinto, quindi si sente molto a suo agio a scuola. Lo saluto con un mezzo sorriso.
"Nessuno ti ha mangiato la lingua vero?" Mi dice e io sbianco.
"No" cerco di coprire l'imbarazzo con una risata sforzata.
Sento Martina che mi chiama, non so come ringraziarla, la situazione stava diventando veramente molto imbarazzante.
Saluto Simone dandogli un bacio sulla guancia e scappo in classe con Martina.
"Ammetti che ti ho salvato" dice Martina tirandomi una gomitata.
"Sì ti giuro, te ne sono grata"
Entriamo in classe e vedo che la prof di italiano è già seduta alla cattedra, la saluto e andiamo a sederci.
Mentre la prof fa l'appello sento un mio compagno di classe parlare con Sara dell'arrivo di un nuovo ragazzo in classe, siamo 18 ragazze e due ragazzi.. quindi direi che un ragazzo in più non fa male.
La prof prende in mano la situazione
"Ragazzi domani arriverà un nuovo alunno, è il fratello di Alessandro"
Alessandro, non serve specificare, e la prof lo sa è uno dei ragazzi più carini della scuola. Tutte le mie compagne iniziano a sbavare e sperare che il nuovo ragazzo sia bello come il fratello, comprese Sara e Martina. Io al contrario loro mi sbatto una mano in fronte pregando che sia l'opposto. Alessia mi guarda ridendo, so che lei è d'accordo con me, Alessandro non è un ragazzo apposto con la testa, però lei ammette che è carino, io mi rifiuto anche solo di pensarlo.
Passano le ore e suona la ricreazione.
Esco dalla classe da sola e vado a cercare Simone sperando che abbia un euro da prestarmi per comprarmi da mangiare. Vado al bar e lo incontro che parla con Alessandro. Ottimo! Ora mi tocca andare lì e fare la figura della poveraccia! Ma che mi importa.
Prendo coraggio e vado da Simone.
"Ehi" sorrido a entrambi
"Ehi" risponde Simone scompigliandomi i capelli.
Lo guardo storto e cerco di risistemarli.
"Hai un euro da prestarmi? Domani te li riporto giuro"
Mi guarda dispiaciuto porgendomi un pacchetto di patatine ancora chiuso.
"Vabbè non fa niente grazie lo stess.."
Alessandro mi gira verso di lui e mi mette un euro in mano.
"G-grazie..." ridacchio imbarazzata
"Va' a comprarci qualcosa di buono mi raccomando" ride e mi tira due pacche sulla schiena per mandarmi via.
Rimango per un attimo ferma a realizzare l'accaduto, poi scappo.
Mi si è chiuso lo stomaco e non ho più fame, quindi corro a cercare le mie amiche per raccontare loro quello che è appena successo. Mentre mi allontano mi giro per guardarli e vedo che Alessandro mi sta guardando il culo, quando Simone si accorge che l'ho visto gli
tira uno spintone scherzosamente.
Alessandro è il tipo da una botta e via, se dovesse ritrovarselo davanti, guarderebbe anche il culo di mia nonna.
Incrocio Alessia quindi decido di raccontarlo a lei che di tutta risposta mi dice:
"Non ti sei mai fatta problemi per i ragazzi e ora?" Mi guarda con una faccia maliziosa.
"Ora niente" ridacchio imbarazzata trascinandola in classe.
Finiamo la prima giornata di scuola, saluto Martina e Alessia, e con Sara e Simone vado a prendere l'autobus.
Nel tragitto Simone mi spiffera le quattro parole che gli ha rifilato Alessandro sul mio conto
"Ha detto che hai un bel culo"
"Mh si ho visto cosa è successo" rido.
"Non dargli retta però, è un coglione e sono geloso" puntualizza.
"Lo so, lo so, e poi lo sai, non sono in cerca di ragazzi al momento, soprattutto non di uno come lui"
Sara ascolta la conversazione e fin quando non saluto Simone non apre bocca. Saluto il mio migliore amico e Sara inizia a bombardarmi di domande.
Rispondo ad una per una fino a quando non torno a casa. Mi butto sul letto e decido di concludere lì la giornata.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Spero che il capitolo vi sia piaciuto🌚 È lunghetto (?) diciamo che è ispirato ad una storia vera quindi ho molto da scrivere. Fatemi sapere se vi è piaciuto e se volete che lo continui.🍪

Chi lo avrebbe mai detto?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora