Capitolo 12

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POVs Alessandro
Cerco di realizzare il suo permesso.
Entro dentro di lei con due dita, e la sento stringersi con le gambe attorno ai miei fianchi, continuo a baciarla con foga.
La sento gemere e tirarmi i capelli.
POVs Melanie
Sto sbagliano, me lo sento, ma lo lascio fare, è tutto così bello.
Poco dopo apro gli occhi rendendomi conto che c'è un gruppo di persone fuori dal locale, probabilmente non ci hanno visto, me lo auguro... Mi stacco subito e scendo dal muretto, mi rendo conto dell'espressione abbastanza delusa di Alessandro.
Gli faccio cenno con la testa di girarsi a guardare il gruppo di persone dietro di lui, subito dopo torna con gli occhi su di me e abbassa la mia gonna completamente tirata su. Che figura di merda, spero solo che non se ne sia accorto nessuno.
Torniamo nel locale, mi sento un po' strana e continuo a pensare all'accaduto.
"Vuoi pensare a divertirti? Sembra che ti è morto il gatto" dice Alessandro tra una risata e l'altra.
Sforzo un sorriso e vado a sedermi al bancone, non voglio prendere da bere ma non c'erano altri posti liberi.
"Per lei" il ragazzo dietro il bancone mi lascia un cocktail davanti, non so neanche cosa ci sia dentro. Mi guardo intorno e c'è un ragazzo che mi guarda me lo avrà fatto preparare lui? Cosa vuole ora questo? Non voglio lasciare la sua 'offerta' (?) quindi prendo il bicchiere e cerco Alessandro, non voglio avere problemi.
Quando lo trovo sta facendo il coglione con qualche suo amico.
"Quello?" Guarda il cocktail.
"È mio"
"Tu non bevi" mi guarda storto e prende il mio bicchiere.
"Me lo ha offerto un ragazzo, stai calmo.."
"Questo è forte anche per me, voleva farti sballare per poi fare chissà cosa." Sbuffa, mi prende per un braccio e mi trascina fuori.
"Che fai!?" Urlo
"Andiamo a casa!"
"Eh?" Cerco di impuntarmi ma niente, lui mi trascina.
"Non voglio che stai in mezzo a tutta questa gente!"
"Fermati cazzo!" Urlo dimenandomi e riesco a convincerlo, ma non lascia la presa.
"Noi ora andiamo a casa."
"No, non puoi fare quello che vuoi tu, poi io sono con Sara." Sbuffo.
Mi blocca entrambi i polsi con una mano e prende il mio telefono.
"Ecco ora sa che sei tornata a casa con me"
"Non puoi fare così!"
Mi prende da dietro al collo e mi avvicina bruscamente vicino a lui.
"Io faccio sempre quello che voglio."
Mi fa paura... e puzza di fumo, non voglio farlo incazzare più di quanto non lo sia già, faccio quello che dice e torniamo a casa sua.
Per tutto il viaggio rimango in silenzio, ho paura di chiedere spiegazioni o iniziare a litigare.
"Perché mi hai portato a casa tua?" È l'unica cosa che riesco a dire.
Lui senza rispondermi esce e viene ad aprirmi la porta ma non mi alzo dal sedile.
"Perché sono a casa tua? Voglio tornare a casa" ripeto.
"Scendi"
Mi sembra più un ordine che una richiesta, lo ascolto, mi sta spaventando ancora di più.
Mi prende la mano e mi porta in camera sua, non voglio dormire con lui. Mi fa sedere sul letto mentre lui si toglie la maglia, poi mi guarda.
"Non vorrai dormire con quello?"
Si aspetta pure che mi spoglio mentre lui è in queste condizioni? Bene lo farò ma di certo non dormirò con lui.
"Hai ragione, non posso dormire così" mi spoglio e rimango in intimo nel mentre esco dalla porta.
"Dove cazzo vai" mi prende per un braccio e mi ritira nella stanza.
"Pensi davvero che dormirò con te in queste condizioni?" Mi viene quasi da ridere.
"Certo che dormirai con me." Puntualizza. "E poi con chi vorresti dormire sentiamo? Con mio fratello? Pensi davvero che ti faccia entrare in così in camera sua?"
"Non ho bisogno del tuo permesso, ora lasciami"
"No, non ti lascio. Si può sapere che ti prende? Stai con me e te ne vuoi andare in mutande in camera di mio fratello? Cosa c'è che non va!?"
"Mi fai paura. Smettila..." abbasso lo sguardo e lui lascia la presa. Finalmente.
Vado in camera di Giacomo e lo vedo che dorme... non so se svegliarlo o meno. Mi avvicino a lui per allungarmi e lo vedo che si gira. Lo vedo palesemente imbarazzato ma non lo biasimo, ha praticamente le mie tette in faccia. Si alza di scatto.
"Cosa ci fai qui?" Mi chiede preoccupato.
"Posso dormire con te?" Lo vedo riflettere sulla mia domanda.
"Ti giuro che Alessandro non ti dirà nulla."
Lo vedo alzarsi dal letto e prendere una felpa da dentro l'armadio.
"Tieni, voglio dormire con la coscienza pulita" sorride.
"Grazie" rispondo con un sorriso e metto la felpa.
Il letto non è molto grande ma riusciamo ad entrarci. Ci addormentiamo. Spero solo che Alessandro domani non faccia storie.
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Ehilà! Come vi sembra? Ricordo che potete darmi consigli quando volete, e fatemi sapere se vi piace o meno 🤞🏼😉

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