Mi sveglio con il telefono che suona, è un numero che non ho registrato, rispondo.
"Pronto?"
"Sei viva allora"
Cazzo è Alessandro, guardo l'ora, sono le 20:40.
"Oddio scusami! Dove sei?"
"Sono qui fuori" dice scocciato.
Corro fuori e lo trovo in macchina, chiudo la chiamata e vado da lui
"Scusami, mi ero addormentata.. mi devo sistemare vuoi entrare?" È il minimo che possa fare dopo averlo fatto aspettare così tanto.
"Da quanto aspetti?"
Prende il telefono e lo sblocca.
"Da 45 minuti" mi guarda storto.
"Scusami è che mi sono preparata troppo presto e non avevo nulla da fare quindi ho acceso la tv e.." dico velocemente ma mi interrompe.
"Non fa niente ok?" ride.
Sospiro e vedo in bagno a sistemarmi.
Alessandro mi guarda dalla porta.
"Stai benissimo"
"Grazie" arrossisco e sorrido, spero non se ne sia accorto.
Si avvicina e vedo il suo riflesso nello specchio insieme al mio, rido leggermente e lo guardo dal basso.
"Sei troppo alto" rido.
"Possiamo risolvere"
Mi prende per i fianchi e mi fa sedere sul bordo del lavandino infilandosi tra le mie gambe.
"Ehm, nono"
"Sto correndo troppo?"
Annuisco e scendo.
"Non farmi pentire di aver accettato di uscire, comunque possiamo andare"
"Finalmente"
Entriamo nella sua macchina.
"Dove mi porti?" chiedo
"Lo vedrai"
Sbuffo e lo guardo, è concentrato a guardare la strada e questo mi rassicuro un po', decido di non distrarlo mentre guida. Dopo un quarto d'ora sterza ed entra in una strada isolata e inizio ad agitarmi, cerco di non darlo a vedere ma se ne accorge.
"Tranquilla non voglio violentarti" ride.
Non mi ha calmato per niente.
Vedo delle luci e subito dopo una struttura illuminata su una collina, è stupendo, mi sembra un ristorante.
Parcheggia e scendiamo.
"Dove siamo?"
"In un ristorante, mi sembra ovvio" ride.
"Ma ho pochi soldi.. e guarda come sono vestita.. potevi dirmelo"
"Non preoccuparti per quelli, e guarda come sono vestito io, non era in programma di venire qui"
Lo guardo confusa.
"Perché siamo venuti qui allora?"
"Tu non vuoi correre, e io voglio farti una buona impressione, quindi ti ho portata qui" mette un braccio intorno ai miei fianchi e andiamo dentro. Il cameriere ci fa accomodare ad un tavolino dove sotto di noi si vede il bosco e più sù il mare.
Il cameriere ci porta il menù,
"Prendi quello che vuoi" dice Alessandro.
Lo guardo preoccupata.
"Ora siamo qui ok? Non preoccuparti per i soldi, prendi quello che vuoi"
Sospiro e decido di prendere qualcosa di leggero.
Il cameriere viene a prendere i nostri ordini, e Alessandro sembrerebbe incazzato.
"Mentre parlava con me guardava te! Non è normale!" Sbotta.
"Ma non è vero" rido.
"Si invece!" guarda male il cameriere da lontano.
Arrivano i primi piatti, il cameriere serve sempre prima me sorridendo.
"Ecco e lei" sorride.
Mi lascia un piatto di pasta enorme davanti e ringrazio, non riuscirò mai a mangiarlo tutto.
"Smettila di guardarla" ringhia Alessandro.
"È molto bella" dice il cameriere guardandomi, sembra che lo faccia apposta.
Alessandro prova ad alzarsi ma lo prendo per una mano e lo tiro giù.
"Grazie ma siamo apposto" dico fredda verso il cameriere.
"Ma sei matto?" Gli avrei lasciato fare perché è stato proprio bastardo sto qui, ma volevo mangiare tranquilla.
"Ma lo hai sentito?!"
"Si hai ragione ma ora mangiamo in pace?" Sussurro.
Annuisce e mangiamo.
Lo stesso cameriere viene a ritirare i piatti e a portarci il secondo, in silenzio questa volta. A stenti finisco la metà delle cose che ho nel piatto.
"Scusami ma non ce la faccio, sto scoppiando" mi alzo per andare il bagno e Alessandro mi segue con lo sguardo.
POVs Alessandro
Non le stacco gli occhi di dosso fino a quando non scompare dietro la porta del bagno, poggio lo sguardo sul cameriere che mi guarda maliziosamente.
Sbuffo e sbatto le mani sul tavolo, tra poco vado a spaccargli la faccia.
Melanie esce dal bagno e vede il cameriere, lui sorride ma lei abbassa lo sguardo. Faccio nervo al cameriere che se ne va in cucina.
"Tu sei pazzo" mi guarda sorpresa
"No, lui è pazzo, non gli conviene continuare a stuzzicarmi"
"Ti prego non fare danni" mi supplica.
Non posso dirle di no.
"Ci proverò, ma non ti prometto niente" sbuffo.
Mi sorride, è così bella quando sorride.
Il cameriere viene a ritirare i piatti.
"Signorina non era di suo gradimento?"
"No, anzi era tutto buonissimo ma sono sazia, grazie" sforza un sorriso.
Evito di guardare e ritira anche il mio piatto.
"Desiderate il dolce?"
"Sorprendici." Puntualizzo con aria di sfida.
Poco dopo torna con due piattini con dentro una fetta di torta.
"Grazie" dice Melanie mentre io rimango in silenzio.
Ci porta il conto,
"per la ragazza offre la casa" le sorride.
Faccia di cazzo. Stringo i pugni e cerco di mantenere la calma, Melanie poggia la sua mano sul mio pugno serrato e alleggerisco la stretta. Mi calmo e poi la porto con me alla cassa, pago, e la trascino fuori incazzato.
"Ehi... calmati, non è successo niente"
"Non è successo niente? Ma lo hai visto? Dio che pezzo di merda" tiro un pugno al tronco di un albero lì vicino, mi sbuccio un po' le nocche, niente di grave.
Vedo che Melanie si è agitata.
"Scusami.. non volevo farti spaventare" mi avvicino a lei.
Abbassa lo sguardo.
Le vado vicino e la abbraccio, è piccolissima tra le mie braccia.
POVs Melanie
Sparisco nel suo abbraccio e mi sento al sicuro. Lo stringo, ma sono sicuro che non si sia accorto della differenza.
Mi mette le mani dietro la nuca e lo guardo, sembra quasi che mi voglia baciare ma alla fine mi lascia un bacio sulla fronte e mi fa entrare in macchina. Dirò la verità, ci sono rimasta un po' male, anche se non capisco questa sua gelosia.
"Sono le 22:30, vuoi tornare a casa?"
"L'alternativa?" chiedo.
"Non so dimmi tu"
"Prima che volevi fare?"
"Volevo portarti a casa mia" lo dice come se nulla fosse.
"Lo sapevo." Respiro profondamente.
"Cosa?" Chiede confuso.
Vede che ho gli occhi lucidi.
"Ehi che hai fatto? Che ho detto di male?"
"Hai detto che non volevi correre troppo, e volevi portarmi a casa, come ho potuto pensare di trovare un ragazzo serio in te?!" Mi esce una lacrima.
Lui accosta.
Cerco di scendere ma ha messo il blocco alle maniglie, mi agito.
"Ehi, ho detto che volevo portarti a casa, non a letto, non avremmo fatto niente di male.. un film, una pizza.. Melanie tu mi piaci, non farti strane idee ok?"
È stato così secco nel dire queste cose.. non so se credergli.. gli ho mostrato il mio lato debole e questa cosa non mi piace.
POVs Alessandro
È così sensibile.. non volevo farla stare male, non pensavo che se la sarebbe presa.
"Come posso rimediare?"
"Portami a casa..." tiene gli occhi chiusi.
Non voglio riportala a casa, so cosa vuol dire, che non vuole vedermi più, quindi farò di tutto, tranne che portarla a casa.
"Non ti è piaciuta la serata?"
Annuisce e niente più.
"Perché non parti?" Chiede dopo cinque minuti di silenzio.
"Non voglio riportarti a casa.." abbasso lo sguardo.
"Come scusa?" Chiede un po' infastidita.
"Se vuoi tornare a casa è perché non vuoi più vedermi" metto in moto la macchina.
"Non ci posso credere" sospira e ridacchia.
Mi prende in giro? Ora ride?
"Andiamo a casa tua allora, voglio solo dormire"
Mi sono preoccupato per nulla?!
La porto a casa mia sperando che i miei dormano, anche se sono abituati alla presenza di ragazze a casa, l'unico problema è mio fratello, non deve neanche guardarla.
POVs Melanie
Alessandro parcheggia la macchina e mi guida nella sua reggia, non scherzo, è enorme. Ha un giardino immenso, una piscina completamente illuminata e credo che ci sia un campo da basket, lo vedo solo di sfuggita, ora capisco perché non si fa problemi a spendere soldi, è un diciottenne sostenuto dai genitori, beato lui.
"Wow, tu abiti qui?"
"Sì" ride.
Entriamo dal portone e lo seguo per le scale cercando di non fare rumore, so che è presto, sono le 23:15 ma faccio quello che fa lui.
Al piano di sopra vedo tante porte chiuse, una è aperta, e c'è Giacomo al computer, mi guarda preoccupato, vorrebbe sorridermi ma Alessandro lo guarda male dietro di me e glielo impedisce.
Mi fa entrare nella porta di fronte a quella della stanza di Giacomo.
"Tranquillo fratellino, non sentirai sbattere la testiera del letto sta notte."
Arrossisco un po'.
Chiude la porta, poi mi guarda insicuro.
"Va bene se la chiudo o preferisci.."
"Nono, può stare chiusa"
"Vuoi qualcosa da metterti? Non vorrai dormire così.."
"Ehm sai non ho niente ahah"
Si toglie la felpa e me la lancia.
La prendo e rimango imbambolata davanti al suo petto nudo.
"Puoi mettere quella" mi guarda.
"Ehm sì.. dove posso..?"
"Ah sì certo.."
Mi apre una porta, ovviamente ha anche il bagno nella stanza.. come poteva mancare.
Tolgo la canotta che avevo e metto la sua felpa.. inutile dire che potrei entrare anche solo da una manica.. ma mi fa impazzire. Voglio tenere i pantaloni della tuta anche se la felpa mi arriva quasi al ginocchio, non si sa mai.
Esco dal bagno e trovo lui seduto sul bordo del letto.
"Quelli puoi anche toglierli" guarda i miei pantaloni.
Guardo lui poi i pantaloni.
"Se ti preoccupa così tanto posso dormire da un'altra parte.." ci rimane un po' male.
Scuoto la testa e sfilo i pantaloni poggiandoli insieme alla canotta sul comodino.
Alessandro mi guarda attentamente mentre mi infilo nel letto, mi da un bacio sulla fronte e si allunga dall'altra parte del letto.
"Buonanotte" dico.
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Si è concluso il capitolo finalmente! Non era infinito ahah mi sono impegnata, vi è piaciuto? Spero di sì 🌻
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Chi lo avrebbe mai detto?
RomanceLui, classico bad boy. Lei, classica brava ragazza. Potrà mai succedere qualcosa? ⚠️capitoli in ristrutturazione ⚠️