Capitolo 24

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Rimango sbigottita da quel 'tu sei più importante' mentre entriamo in casa.

Vari ragazzi si avvicinano a lui per salutarlo e noto molte ragazze che lo guardano.
Lui mi stringe a se e mi porta in camera sua.

"Puoi andare eh" sospiro.

"Se vieni anche tu..." dice togliendosi la maglia e frugando nel suo armadio.

"Non ho voglia..." dico prendendo Atlas e buttandomi sul letto.

"Allora rimango con te"

"No, vai, voglio stare un po' con il cane dai" voglio che vada a divertirsi anche lui una volta tanto.

"Come vuoi" sospira mettendosi una camicia bianca e restando con i jeans sotto.

"Fai il bravo però" rido.

"Puoi controllarmi quando vuoi, anzi no, non uscire, e chiuditi a chiave, non si sa mai" non scherza.

"Ma dai!" Scoppio a ridere "che vuoi che succeda andiamo!"

"Non scherzo" mi da un bacio a stampo e esce chiudendo la porta dietro di lui.

Continuo a coccolare il cucciolo oramai addormento sulla mia pancia e prendo il telefono per controllare i messaggi.
Solo qualche stupidaggine da qualche gruppo e Sara che mi manda audio immensi che con ascolterò mai.

Un numero non registrato mi ha scritto un messaggio.

X: Ehi piccola ti va di scendere un po'?

Chi sei?

X: Sono Samuele, dai scendi, parliamo un po'

Sei in questa casa?

X: Certo cara, io e Alessandro siamo amici, figurati se non vengo ad una festa a casa sua. Scendi.

Visualizzo e non rispondo.

Decido di scendere, ho una felpa e un pantaloncino, non ho voglia di cambiarmi.

Appena apro la porta me lo ritrovo piazzato davanti.

"Ehi..." sobbalzo.

Mi spinge nella camera chiudendo a chiave la porta dietro di lui e buttando per terra la chiave.

"Che cazzo fai?" Rido.

"Sai che non ti sentirà nessuno?" Dice avvicinandosi.

"E cosa dovrebbero sentire?" Rido guardandolo con aria di sfida.

"Mah niente di che" passa le mani sui miei fianchi stringendoli.

"Fermati, lo dico per te, se non vuoi che Alessandro ti spacchi la faccia, un'altra volta" sospiro a braccia conserte mentre lui continua a passarmi le mani addosso.

"Sono sicuro che se lo chiamo viene a favorire con me" ride mentre mi spinge verso il letto.

"Spostati coglione!" Lo spingo e cerco le chiavi della porta. Mi butto per terra appena le vedo e le prendo.

"Dove vai stupidina?" Ride afferrandomi per un braccio e mi butta sul letto.
"Dai fammi vedere cosa sai fare" si toglie la maglia.

"Ma levati schifoso." Cerco di levarmi da sotto di lui ma mi blocca i polsi e inizia a baciarmi il collo.

Atlas ci corre incontro e inizia ad abbaiare, nonostante il momento mi si riempie il cuore.

Chi lo avrebbe mai detto?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora