Capitolo 11 |You are in the sky, now|

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Aprii la scatola e vidi dentro le sue amate ballerine, tutte consumate dal ballo.

Piansi quando le vidi.

Le presi e le strinsi a me come se fosse l'unica cosa che poteva farmi sentire Loren accanto a me.

Andai a letto tenendo le ballerine strette tra le mani.

The day later.

Al mattino mii alzai di scatto, mi feci una doccia in modo velocissimo, mi lavai i denti e mi misi una felpa nera, con le maniche che coprivano anche le mani.

Poi misi un jeans nero e le all star nere.

Non feci nemmeno colazione, mi recai immediatamente a casa di Loren.

Suonai in fretta al campanello e mi ritrovai la sua badante in lacrime davanti alla porta.

-Se cerchi Loren vai direttamente in ospedale, salutala prima che vada in cielo ti prego. Disse la badante con le lacrime agli occhi.

Non risposi nemmeno, le mie lacrime affogarono il mio viso mentre scappavo in ospedale.

Entrai subito e chiesi il numero di camera. Andai e la ritrovai pallida sul letto.

-Loren, eccomi. Le dissi con quel poco di voce che avevo. La mia era stata strozzata dalle lacrime.

-Ricordati di me, e non piangere perché starò bene lassù. Disse accarezzando il mio viso.

-Ma tu sei la sorella che non ho mai avuto, e ora te ne vai anche tu. Dissi mentre le lacrime non cessavano di scendere, e gli occhi si erano gonfiati.

-Questa malattia è tra le peggiori. Ti fa costruire una vita per poi toglierti tutto quando meno te lo aspetti. Io sono stata bene con te. Mi sono sentita amata per la prima volta da qualcuno. Tu mi hai dato la possibilità di sparire per un attimo dalle flebo e dalle medicine, per poi portarmi nel mondo più bello, ovvero il  nostro amica mia. Disse sorridendo.

-Che farò adesso? Chiesi piangendo.

-Intanto smetti di piangere, e poi mi sorridi e mi abbracci per salutarmi a dovere. Pensa che quando andrò lassù starò bene e ti proteggero´ per sempre, giuro.

Le saltai addosso e la abbracciai con tutta me stessa, per poi lasciarle un bacio sui suoi ricci e boccolosi capelli.

-Arrivederci, Natalia. Disse stringendomi.

-Arrivederci, Loren. Dissi stringendola a mia volta.

Furono queste le ultime parole prima di vederla chiudere gli occhi per sempre.

Le lacrime avevano ricoperto tutto il mio viso e gli occhi, erano rossissimi e gonfi.

Abbassai la testa uscendo dalla stanza.

Stava bene Loren.

Stava bene lassù.

Gli angeli la vedranno danzare.

Mi ripetevo queste parole cercando di non pensare al fatto che l'indomani non l'avrei più rivista e avrei dovuto essere presente anche al suo funerale.

Morivo dentro come non mai. Il dolore più forte di sempre.

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"See you later" -In Revisione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora