Capitolo 24|Alive|

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Ma cosa ho fatto?

Ho scelto di vivere?

Per poi finire su una sedia a rotelle?

Mi andrebbe di dire che avrei scelto volentieri la morte se lo avessi saputo.

Ma ormai è troppo tardi.

Suicidarmi ora sarebbe incoerente per Zayn.

Lui mi è stato accanto tutto il tempo e lo farei solo soffrire.

Stare lì, in quella specie di pre-inferno che mi ha ospitata durante il coma, mi ha fatto capire tante cose.

Mi ha fatto capire che il mondo non ha nulla di buono da darti, meglio morire.

Sul mondo si decide di restare per qualcuno. Quel qualcuno, nel mio caso è Zayn.

Io non lo amo ma credo che dovrò comunque essergli riconoscente per tutto ciò che ha fatto a mio favore .

I miei pensieri vengono interrotti dall'entrata di un'infermiera.

-Signorina Dupeyron, la invito a seguirmi, deve fare dei controlli per quanto riguarda la disabilità e poi, dei controlli importanti al cervello.

Mi venne incontro spingendo la mia sedia a rotelle per tutto il corridoio, fino alla stanza dei controlli.

Mi fecero diversi esami e registrarono i risultati delle tac e delle lastre sulla mia cartella clinica.

Io ero immobile, a guardare un punto indeterminato del pavimento, speravo che dai risultati venisse fuori che, prima o poi avrei ricominciato a camminare  ma non fu così.

I danni causati dall'incidente e quelli del coma, mi avevano messa k.o .

Mi riportarono in camera dopo un'ora di incessanti analisi e controlli.

Mi feci aiutare per stendermi sul letto, poi ricominciai di nuovo a pensare.

Che cosa assurda.

Io, Natalia Elizabeth Dupeyron, stesa su un letto di ospedale, con le gambe congelate nel vuoto e la pelle cadaverica. 

Avevano intenzione di farmi un intervento agli occhi perché alcune scheggie della moto avevano ferito le mie retine. Almeno avrei potuto vedere bene.

Intravidi fuori dal muro di vetro, Zayn che stava entrando.

Maglietta Marvel, jeans neri e aderenti, nike bianche. Per completare ciuffo perfetto come sempre del resto.

-Piccola. Disse entrando e dandomi un bacio all'angolo della bocca. Arrossii leggermente.

-Come va? Mi chiese sistemandosi affianco a me e accarezzandomi la mano.

-Sono indecisa fra una merda o uno schifo. Dissi aggiungendo una nota di divertimento in quelle parole.

-Sono contento del fatto che perdi mai il sorriso. Disse guardandomi intensamente negli occhi in cerca di attenzione.

-Se perdessi anche quello sarei finita. Dissi sistemandomi meglio sul lettino.

-Domani hai un intervento agli occhi, giusto? Mi chiese mentre leggeva la mia cartella clinica.

-Sì.Dissi quasi sbuffando.

-Non prendertela, pensa che dopo questo vedrai meravigliosamente. Mi disse accarezzandomi il viso.

-Già. Dissi fingendo un sorriso.

<<se solo sapesse che non ti sei suicidata solo per lui. Se solo sapesse quanto stai soffrendo!>>

Zitta vocina di merda! Speravo che te ne fossi andata insieme alla mia gioia.

&quot;See you later&quot; -In Revisione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora