Capitolo 12 |Day|

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C'era il funerale.

Non ci potevo ancora credere.

Quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei vista.

Ripetevo queste frasi nella mia mente ancora nel letto e  con gli occhi pieni di lacrime.

Mi alzai.

Harry stava con me, ma per quanto potesse essere triste non lo era quanto lo ero io.

Non feci colazione, lo stomaco era un buco nero.

Feci la doccia, mi lavai i denti e misi una felpa nera, con le maniche più lunghe del braccio.

I jeans neri e le Vans nere.

Il trucco era nero, proprio come tutto il  resto dei vestiti.

Nero.

Proprio come il mio umore quel giorno.

Scesi giù, Harry non parlò, sapeva che non era il giorno adatto.

Io stavo zitta.

Non fiatavo.

Mi accesi una sigaretta e andai fuori nel cortile.

Ero completamente assente. Alzai lo sguardo al cielo e una lacrima attraversò il mio viso facendo sciogliere la matita.

Volevo urlare.

Volevo buttare tutto in aria.

Gridare dal dolore.

Mi inginocchiai per terra, mentre piangevo.

Mi sentivo il cuore soffocare.

Mi mancava il respiro.

La sigaretta mi cadde dalle mani, e incominciai a vomitare.

Mi tenevo una mano sulla pancia e una sulla fronte.

Vomitavo e piangevo nello stesso momento, mi sentivo mancare.

Harry mi sentii vomitare e corse da me con un tovagliolo di stoffa e dell'acqua.

Mi aiutò a rimettermi seduta e mi abbracciò.

Non mi sentivo meglio, ma almeno vedevo qualcuno che mi appoggiava.

Dopo tre ore arrivò il momento di andare in Chiesa.

Mi sedetti sulla panchina, ma avevo  lo sguardo perso nel vuoto.

Tutti gli altri guardavano punti indeterminati del pavimento.

Anche loro avevano gli sguardi assenti come me.

Ad un tratto vedemmo entrare il prete seguito dalla bara.

La bara era bianca, proprio come immaginavo.

Dei fiori rosa la ornavano e sopra c'era una foto di Loren, con il suo magnifico sorriso.

Iniziò la cerimonia funeraria.

Io la sentivo senza guardare.

Stavo ferma accanto ad Harry con lo sguardo perso a guardare il cielo fuori dalla finestra della piccola Chiesa.

Dopo un'ora terminò il funerale e la bara venne portata nel cimitero.

Io rimasi fuori da lì aspettando che tutti se ne andassero.

In questo modo sarei potuta andare da sola a trovarla.

Dopo venti minuti circa ci andai.

-Ciao Loren, lo so che ora sei lassù da qualche parte.

Ti ho portato un paio di ballerine da danza classica con le punte.

Sono nuovissime, le altre le tengo io, appese sul mio letto.

Ora, con queste ballerine, potrai insegnare agli angeli a danzare con la musica classica.

Mi venne un sorriso mischiato a una lacrima.

Sapevo che lei era lì e che mi aveva sentito.

Appesi le nuove  scarpette da danza classica alla sua lapide bianca.

-Non dimenticare di venirle a prendere.
Devi consumarle a forza di fare balletti. E ricordati di insegnare a ballare agli angeli. Magari diventano bravi come te, anche se è impossibile.

Mi scappò un altro sorriso mischiato a una lacrima.

-Ora vado. Tranquilla, verrò qui molto spesso. Ciao Loren, fai buon viaggio.

Me ne andai piangendo, entrai in casa e vidi Harry addormentato sul divano con il viso pieno di lacrime.

Andai in camera e mi addormentai sul letto.

Fu la giornata più brutta della mia vita.

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Continuo al prossimo capitolo...Vi aspetteranno un bel po' di sorprese da parte di Natalia... Per ora vi saluto, ciao ciao lettrici ^__^

"See you later" -In Revisione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora