Capitolo 32|Escape|

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Mi svegliai fra le braccia di Harry.

Stava dormendo.

Qualche ciuffo gli ricadeva sul viso.

Dopo un po' di sforzo, riuscii a sedermi sulla sedia a rotelle da sola, non volevo svegliare Harry.

Mi arrivò una chiamata sul cellulare, e mi sporsi un po' sul tavolino accanto al divano per prenderlo.

"Pronto".

"Natalia, sono Zayn"

"Oh, ciao".

"Natalia tra un'ora sono a Liverpool, ti riporto a New York".

"Grazie!"

"E di cosa?"

"Preparo le valigie?"

"Sì, alle 2 di notte si ritorna a New York"

"Sì,okay"

La chiamata terminò.

È vero, Harry era cambiato dopo la telefonata di Zayn, ma era pur sempre losco e misterioso.

Non potevo sapere a cosa pensasse.

Era meglio ritornare a casa mia, non mi feci scappare l'occasione.

-Jeffrein, può venire un minuto? Chiesi al maggiordomo di casa.

-Con piacere signorina. Disse avvicinandosi.

-Aiutami a salire le scale, da sola non ci riuscirò mai con questa sedia a rotelle.

-Non si preoccupi. Mi disse facendomi pian piano salire le scale.

Arrivai in camera e presi le mie valigie, mettendoci dentro tutto.

Poi andai a farmi una doccia e mi lavai i denti.

Misi addosso una maglia nera con il simbolo di Jimmy Hendrix per poi mettermi dei jeans neri.

Abbianai tutto alle mie converse nere.

Misi un filo di matita nera, all'interno dell'occhio, e una linea di eyleiner. Misi il lucidalabbra e un po' di fard.

Uscì dalla camera e mi feci aiutare nuovamente da Geffrin per scendere.

Notai Harry girato di spalle al frigorifero.

-Buongiorno Harry. Dissi facendolo girare di scatto verso di me.

-Buongiorno a te Nat.Disse lui mandandomi un bacio.

Mi afferrò dalla sedia a rotelle e mi fece sedere sulla penisola della cucina.

-Mia. Disse leccando il lobo del mio orecchio.

-Sì. Dissi pensando alla mia fuga programmata.

Appoggiò la sua testa sulla mia spalla, e stese in quella posizione per circa cinque minuti.

Mi prese in braccio e mi portò in camera, sbattendo la porta.

-Mia, devo sentirti mia. Sul suo viso, si formò un ghigno malvagio.

Era di nuovo cambiato.

Da buono a cattivo, da cattivo a buono.

Mah.

-Harry, no ,stai fermo. Dissi agitandomi.

Ecco perché ero entusiasta di ritornare a New York.

Gli sbalzi d'umore di Harry mi mettevano paura, molta.

-Senti, lasciami in pace, dovevo aspettarmelo. Dissi guardandolo fredda negli occhi.

-Cosa dovevi aspettarti? Disse con aria interrogativa.

"See you later" -In Revisione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora