Premetto che questo è un capitolo abbastanza profondo, spero che vi piacerà ^-^ Buona lettura.
________________Finalmente mi decisi, dopo due ore di incessante ragionamento.
Dovevo assolutamente partire.
Andare lontano.
Per lasciarmi alle spalle questa brutta storia,questi ricordi e Harry.
Lui non aveva colpe.
Mi era stato accanto nel momento più schifoso della mia vita.
Però c'è da dire, che solo ora mi accorgo, di aver usato Harry come "oggetto di conforto" e non era giusto che dovesse stare ancora con me.
Feci velocemente le valigie.
Scrissi una lunga lettera a Harry, dove mi scusavo per il mio comportamento.
Pensai di andare subito a New York, dove avrei sicuramente trovato mia zia Lucy e mio zio Chester.
Hanno una grande casa a due piani, proprio nel centro di New York, sarà perfetta per me.
Avevo già fatto i biglietti.
Non mi restava che andare via da Liverpool.
Passai prima dal cimitero per salutare Loren.
Poi mi incamminai verso l'aeroporto.
Era affollatissimo, ma la cosa buona fu quella di aver trovato un'hostess che mi fece strada fino alla porta di ingresso.
Mi sedetti in terza fila.
Accanto a me c'era una bambina che continuava a fissarmi.
Io la ignorai e girai lo sguardo verso il finestrino, dove non si vedeva più il terreno.
Allacciai le cinture mentre l'aereo decollava.
Misi alle orecchie le mie cuffiette e cominciai ad ascoltare Mockingbird di Eminem.
Mi addormentai.
1 hour later.
"Atterraggio in corso. si prega di prendere i propri bagagli e preparasi a scendere".
Una voce metallica mi fece sobbalzare facendomi togliere le cuffiette.
Le mie due valigie erano sul nastro trasportatore.
In mano avevo solo uno zaino della Seven dove tenevo l'iPod, le cuffiette e una bottiglietta d'acqua.
Scesi giù dall'aereo ritrovandomi nell'aeroporto di New York.
Era così grande, che faceva quasi paura.
Andai subito al nastro trasportatore dei passeggeri venuti da Liverpool per poi prendere le mie due valigie.
Non era la prima volta che andavo a New York per cui, sapevo bene dove andare e come muovermi .
Chiamai un taxi e mi feci portare alla trentesima strada.
Qui si dice così.
La casa sembrava desolata.
Solo al quel punto ricordai che erano partiti in Francia , però ero certa che ritornassero.
Avevo le chiavi, quindi entrai molto velocemente e facilmente.
Sembrava quasi infestata dai fantasmi se devo essere sincera.
Sembrava esattamente identica a quella dei film horror, dico sul serio.
Polvere, ragni, asse rotte e bidoni di acido tossico che stavano nel seminterrato.
Mio zio usava quei composti tossici come pesticida.
Lasciai le borse per terra, mi importava davvero poco del fatto che si potessero sporcare di polvere.
Andai un po' a rivedere la casa, malgrado ci fossi andata molte volte a Natale, quando le mie suore mi ci portavano, ricordo poco questo posto.
Salii sopra.
Il corridoio intimoriva, ma non troppo da fermarmi.
Flashback.
-Zia! Dove hai messo la mia borsetta piena di caramelle?
-Aspetta tesoro, vado a vedere.
Aspettavo ansiosa l'arrivo dello zio e dei cuginetti più piccoli.
-Eccole qui, non mangiarne troppe o rischi che ti faccia male il pancino.
-Va bene. Mi diressi verso la prima camera a destra.
Giocattoli ovunque e caramelle sparse sul letto.
Fine FlashBack.
Ricordai che la mia camera era la prima a destra.
Ci andai immediatamente per vedere cosa ne era rimasto.Entrando, vidi due bambole sul letto e una sull'armadio.
Un peluche enorme sulla poltroncina impolverata e una libreria piena di favolette che mi leggeva mia zia la notte di Natale.
Mi sedetti sul letto pensando a tutte le volte che ci saltavo sopra.
Sentivo che sotto al letto c'era qualcosa.
In effetti c'era una scatola per scarpe molto impolverata.
Ci soffiai per togliere la polvere e poi, la aprii.
Flashback.
-Questa sarà la mia scatola dei segreti.
Ci metto un peluche che mi ha regalato zio Chester, una caramellina alla fragola, un disegno che ho fatto io e poi un lucchetto rosa che mi è stato trovato accanto quando ero nella cesta davanti alla porta dell'orfanotrofio, forse era un regalo della mia mamma.
Fine FlashBack.
Una lacrima attraversò il mio viso quando rividi il peluche, la caramella, il disegno ormai ingiallito e il mio adorato lucchetto.
_____________
Allora ragazze, questo è stato un capitolo lungo e pieno di bei ricordi per Natalia :') Stavo per commuovermi da sola mentre lo scrivevo..
Vi dico solo che , sta per iniziare la più grande avventura per Natalia a New York..
Cosa succederà?
Che cosa le accadrà?
Lo scoprirete al prossimo capitolo ^-^
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"See you later" -In Revisione-
FanficNatalia, una ragazza di Liverpool. La sua vita, é frastagliata, compromessa, di continuo. Riuscirà l'amore a salvarla? Lo scoprirete solo leggendo. //tutti i diritti riservati//autrice: richgirlbaby. \\la storia contiene parti esplicite//