Capitolo 2.

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Laurel è qui a casa mia da qualche ora per quello che è successo oggi.
Siamo sedute sul divano e fisso Laurel bevendo il tè ascoltandola:"Insomma, guarda ogni anno come ti riduce. Non puoi continuare così, e te lo sto dicendo perché  ti voglio bene."
Appoggio la tazza poi la guardo seria spostandomi i capelli:"Cosa posso fare? Da ora in poi lo vedrò ogni giorno."
Laurel sta per parlare quando sento suonare la porta.
Mi alzo confusa e quando apro la porta vedo James.
Ma cosa? Come fa a sapere che abito qui?
Balbetto confusa mantenendo  la porta sorridendo:"J-James.. Come hai fatto a trovarmi?"

James sorride fissandomi negli occhi:"Ecco beh, oggi ti ho seguita volevo parlarti, però beh.. Sei scappata."
Non rispondo poi Laurel fa una tosse ironica.
Giusto.
Non ha la più pallida idea di chi è.
Sospiro fissando Laurel poi giro lo sguardo su di lui:"Lei, é la mia migliore amica, Laurel."
Si cambiano una stretta poi lui si tocca il collo:"Beh, se stai con lei, io vado."
James sta per andarsene ma Laurel si mette in mezzo sorridendo afferrando la sua borsa:"A dire la verità, io devo scappare. Devo andare a lavoro, quindi rimanete pure."
Odio quando fa così.
Mi mette a disagio.

Laurel se ne va sorridendo e James entra appoggiando la cartella sulla sedia:"Allora, come stai?"
Incrocio le braccia appoggiandomi al muro:"Be.. Direi bene."
Lui sistema lo zaino parlando:"Non mentire." Poi alza lo sguardo su di me.
Lo fisso socchiudendo gli occhi e lui parla guardandomi:".. Ho visto, eri furiosa per Mike. E ti sei sentita umiliata."
Sorrido ironicamente sedendomi sul divano:"James, non voglio parlarne."
James mi segue però appoggia le ginocchia a terra di fronte a me:"Si invece. Se sono il tuo primo compagno di banco, beh.. Voglio che ne parli con me."

Cerco di non fissarlo e lui si siede accanto a me:" Non voglio che stai così per lui."
James é dolce. Molto dolce.
Sorrido fissandolo e si alza di scatto:"Detto ciò, andiamo in un locale."
Scuoto la testa appoggiandomi sul divano:"Non ne ho voglia grazie dell'offerta."
Mi tira alzandomi e prende  le mie chiavi di casa uscendo:"La devi accettare, é diverso."
Sorrido poi lo seguo.

Dopo diversi minuti.. *

Arriviamo nel locale,e James mi accompagna vicino al tavolo facendo sedere prima me per poi sedersi lui.
Fisso James togliendomi la giacca:"Grazie, davvero."
James scuote la testa guardando diverse bevande:"Sono il tuo compagno di banco, muh?"
Sorrido e mi fisso un'pò intorno.
Un momento.. Vedo un volto.. Molto familiare.
Noto diversi ragazzi vicino al Bancone ma in particolare Mike.
Spalanco gli occhi poi fisso James:"Andiamo da un'altra parte."
Mi fissa confuso ma subito segue la direzione dei miei occhi e nota Mike.
Scuote la testa toccando la mano:"Rilassati, okay? Non ti ha nemmeno vista. E ci sono io, non sei sola."
Voglio andarmene.
Ma James non vuole.

Cerco di mostrarmi calma e così gioco con le dita battendo sul tavolo.
Non so perché da oggi reagisco così.  Gli altri giorni invece no.
Fisso James resistendo dall'ansia poi senza farmi accorgere lancio un occhiata a Mike.
Sembra non essersi accorto di me.
Meglio così.
James mi guarda appoggiando il gomito sul tavolo:"Allora, che prendi da bere?"
Alzo le spalle guardandolo sorridendo:"Forse un'pò di vino rosso, niente di che."
Cioè non basta a scuola, ora anche qui.

Dopo un'oretta..*

Beh, non è andata male come pensavo.
Ora James mi sta accompagnando a casa.
Arriviamo vicino l'angolo e lui cammina parlando:"Beh, spero che sei stata bene. Volevo cambiare il tuo umore."
Sorrido guardandolo aggiustandomi la giacca:"Si, non preoccuparti. A parte vedere Mike ovunque."
James rotea gli occhi bloccandomi:"Elena, dovresti evitare di pensarlo."
Ha ragione.
È troppo nei miei pensieri.
Sospiro alzando lo sguardo mettendo una mano in tasca:"Scusa, non volevo."

James scuote la testa sorridendo:"Non fa niente, posso capirlo quando una ragazza ha una cotta per un ragazzo come Mike.." lo guardo sorpresa e lui finisce di parlare mantenendo lo zaino con una mano:" Ma il ragazzo non ricambia. È stata la prima cosa che ho notato su di te."
Negli occhi di James vedo tanta fiducia.
L'ho conosciuto solo oggi e sento una forte confidenza tra noi.
Quella sensazione come se lui già mi conosce.
Forse io merito uno come lui.
Sospiro fissandolo toccando la sua  spalla:"Beh, non è detto sempre così, la ragazza può sempre voltare pagina, no?" Poi arriviamo vicino alla porta.

James risponde mentre io con la chiave apro la porta:"Già."
Sorrido guardandolo in silenzio e lui alza le spalle:"Allora, beh..ci vediamo domani, okay?"
Non gli rispondo poi mi avvicino a lui dandogli un bacio sulla guancia.
Mi allontano subito sorridendo:"Si,a Domani."
James sorride andandosene e io chiudo la porta.

Dopo diversi minuti.. *

Mi stendo un'pò sul divano pensando a ciò che mi aveva detto prima James.
Chiudo gli occhi pensando e lasciandomi andare.
Apro gli occhi di scatto per qualcuno che ha bussato forte la porta.
Ma tutti oggi sanno che abito qui?
Forse è Laurel.
Mi sistemo i capelli e quando apro la porta vedo lui.
Mike.
Lo guardo nervosa alzando un sopracciglio:"Che diavolo ci fai qui?"
Mi fissa serio appoggiandosi al muro:"Elena, voglio chiederti scusa per oggi. Forse ho esagerato, ma non metto in dubbio che tra me e il nuovo secchione c'è differenza."
Batto il piede nervosa incrociando le braccia ascoltandolo:"Oggi ti ho vista al locale, eri con lui.. Volevo avvicinarmi ma ho evitato."

Sorrido nervosa fissandolo:"Grazie comunque, non mi interessa."
Sto per chiuderli la porta in faccia ma lui la blocca con forza fissandomi:"Elena Gomez, non ti sto prendendo in giro. Voglio cambiare con te."
Mi fermo di scatto sentendo le ultime parole poi lo fisso incredula:"C-cosa? Ma se oggi per te ero una stupida. Ah no, per te lo sono per tutti i giorni."
Rotea gli occhi fissandomi serio:"Non rendevo conto di ciò che dicevo.. In tutti questi anni."
Ci sto credendo ma non voglio.
E se fosse il mio momento?
Il mio momento che ho sempre desiderato?
Mi prende la mano accarezzandola:"Per ciò.. Voglio cominciare con te da oggi."
Rimango impassibile e lui si avvicina a me per baciarmi.
Non posso.

È la mia tentazione.
Mi ha fatto del male e ora se ne viene così?
Gli rifilo uno schiaffo nervosa e lui rimane incredulo toccandosi la guancia:"Ma che fai?"
Lo guardo ironicamente elencando alcune cose:" Uno non accetto le tue scuse, due Da oggi non incominciamo niente, e tre buonanotte." Poi gli sbatto la porta in faccia.
Non posso crederci.
Davvero ho fatto così con Mike Miller?
Con il ragazzo che ho sempre amato e oggi ne avevo la giusta occasione?
Non so, perché l'ho fatto.
Forse ho pensato a James e Laurel.

~HappierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora