Sono in una spiaggia e seduta sulla sabbia.
Non so che fare e l'unica cosa che potevo fare, bhe, di certo è questa.
James è al college, Laurel non so cosa sta facendo, e di Bryan non ho notizie.
Non so la situazione tra me e James come sta andando.
Non so se definire bene, o meno.
Con Mike, mi sento molto spesso.
Ma solo tramite messaggi.
Mia madre? Di lei strano ma non ho notizie.
Sospiro interiormente poi afferro delle pietroline piccole e le getto in acqua un'pò nervosa.Sento una voce familiare e dei passi, e quando mi giro vedo Jack.
Giusto Jack.
È da tanto tempo che non lo vedo.
Sorrido pulendomi leggermente le mani:"Guarda chi si rivede."
Lui allarga le braccia e subito si siede accanto a me:"Visto? Qualche volta mi chiedevo che fine avevi fatto dato che non tornavi nel mio bar."
Mi sposto i capelli dietro l'orecchio poi torno seria smettendo di sorridere:"Beh.. Problemi."
Lui allunga il collo facendo una smorfia parlando sottovoce:"Problemi amorosi?"Lo guardo poi faccio un sorriso sforzato:"..Per tutto. La mia famiglia, i miei studi andati in rovina e poi.."
Lui mi interrompe togliendosi la giacca di pelle:" E per James, e scommetto anche con l'altro ragazzo, muh?"
Ha capito tutto praticamente.
Si ricorda ancora di Mike, eh.
Non rispondo poi batto leggermente il piede:"E altri problemi."
Alza le sopracciglia poi sul braccio mi da un pugno scherzoso:"Ascolta, ti chiedo questa cosa da vero amico. Invece di pensare a questi problemi, perché non lavori con me nel mio bar? Ti distrai un'pò la mente, no?"L'idea non sarebbe male.
Ma devo proprio fidarmi di lui?
Alzo le spalle facendo un sorriso:"Vorrei ma.."
Alza una mano alzando un sopracciglio:"Niente scuse. E poi ci serve qualche altra persona al bancone."
Se proprio insiste.
Non rifiuto.
Annuisco poco convinta poi faccio un sorriso sforzato:"D'accordo."
Jack sorride poi si alza allungandomi la mano:"Fantastico. Vuoi venire con me al bar?"
Appoggio la mia mano sulla sua per alzarmi, poi lo seguo.James POV:
Il pomeriggio..*
Sono uscito per alcune faccende, e adesso sono Laurel.
Camminiamo su una strada isolata, poi guardo Laurel parlando:"Allora, mi puoi dire qualcosa riguardo il padre di Elena?"
Lei smette di camminare e mi fermo anch'io.
Laurel inizia a parlare guardandomi attentamente:"Beh, il padre di Elena, è diverso da sua madre. Lui e Elena, sono molto simili. Elena per il divorzio non è molto arrabbiata con suo padre, ma con lei.."Incrocio le braccia continuando ad ascoltarla, poi mi appoggio a un muro vecchio.
Lei continua parlare gesticolando socchiudendo gli occhi:"La vera del colpo del divorzio è stata lei."
E se trovassi un modo per far venire suo padre qui e risolvere la situazione?
Sto per parlare, ma sento una voce dietro e noto la madre di Elena che cammina verso Laurel nervosa:"Ah, sono stata io la causa? Esci dai fuori nostri fatti,impicciona."
Copro Laurel poi lei si ferma nervosa e io alzo un sopracciglio:"Lasciala stare, parlavamo di cose nostre okay?!"
Laurel appoggia una mano sulla mia spalla per farmi spostare lentamente, poi lei va faccia a faccia con la madre:"Non preoccuparti James, perché a quanto pare le persone si sentono tirate troppo in causa. E mi dispiace, io racconto solo la verità."
La situazione si sta mettendo male.
E anche troppo.Laurel POV:
Vuole mettersi contro di me, davvero?
James si mette una mano sul collo cercando di intromettersi, ma lei parla nervosa alzando la voce:"Oh davvero?! Perché non dici che sei tu la causa di tutto questo, muh?! Se non fosse per il fatto che tu abiti qui, lei non se ne sarebbe andata!!"
Mi tocco una ciocca di capelli poi le grido contro:"Io sarei la causa?! Io le ho trovato una strada migliore! Lei non ti sopportava più!"James mi allontana tirandomi parlando:"Non darle corda, andiamo adesso."
Le volto le spalle camminando con James, e lei parla alzando la voce:"Dato che allora tu le hai dato una strada migliore, dille che tra due giorni andrà via da questa città. Per sempre."
Cosa? Dice sul serio?
Mi fermo incredula e James sgrana gli occhi.
Guardo dritto senza voltarmi parlando:"Se hai preso questa decisione, dillo tu. Sei sua madre in fondo."
Poi riprendo a camminare e James mi segue.
Lo so, non è una azione giusta.
Ma cosa altro posso fare?James POV:
Tiro il gomito di Laurel allontanandoci da quell'isolato e arriviamo vicino casa mia.
Lei molla la mia presa nervosa:"Smettila, okay?! Di certo non scappo."
Metto una mano in fronte poi alzo la voce contro di lei:"Ti rendi conto di quello che hai detto, Laurel?! "Lei incrocia le braccia poi alza un sopracciglio:"Si, e allora? Ho detto che è il suo compito dirlo."
Ma davvero?
Forse non ha capito che se incontrerà Elena, lo dirà e nascerà una discussione tra loro.
Gesticolo nervoso fissandola attentamente:"Dovevi evitare, altrimenti causerà un litigio tra voi. Senti, dobbiamo dire a Elena.."
Lei mi interrompe scuotendo la testa:"Devi."
Cosa? Io?Non può lasciare tutto su di me!!
Sospiro poi le parlo nervoso:"Laurel, non puoi scaricare tutto su di me, come faccio ad avere dati di suo padre, io ho bisogno di te, okay?!"
Laurel si mette le mani in tasca della sua felpa poi parla volantandomi le spalle:"Te la sei cavare, James. Non voglio essere la causa di nessuno."
Poi cammina allontanandosi.
Non è possibile.
Come faccio ad avere cose di suo padre?Elena POV:
La sera...*
Sono nel Bar e per oggi ho finito di lavorare.
In fondo non è così male.
Pulisco il bancone poi vedo entrare Mike.
Mi nota sorridendo poi si avvicina sedendosi sorridendo:"Un nuovo volto per questo Bar, eh."
Rido fissandolo poi tolgo il grembiule sorridendo:"Non direi. Allora cosa vuoi? Anche se sei in ritardo dato che stiamo per chiudere."Alza le spalle sorridendo poi gesticola:"Niente, ero solo passato per vederti."
Sorrido guardandolo, e quando giro lo sguardo noto Bryan che parla con James.
Bryan, se ne va poi James mi nota da fuori.
Cerco di capire un'pò, poi Mike si alza:"Beh,dato che state per chiudere è meglio se vado."
Sorrido poi se ne va dall'altra uscita. Esco fuori dal bancone raggiungendo James vicino alla porta.James viene verso di me e io sorrido incrociando le braccia:"Che ci fai qui?"
Lui gioca con le dita parlando:"Niente,giusto quattro passi. Jack mi ha detto che lavori con lui. Sono contento."
Gesticolo fissandolo facendo una smorfia:"Si, beh. Lo ringrazio per questo lavoro."
James fa un sorrisino guardandomi poi smette di sorridere.
Non so che ha.
È successo qualcosa, probabilmente.
Lui socchiude gli occhi parlandomi:"Elena, ascolta noi dobbiamo.."
Lo ascolto attentamente però Jack mi chiama dal bar.
Lui chiude gli occhi e io mi allontano un'po:"Devo andare da Jack. Ne parliamo in un'altro momento, okay?"
Annuisce poco convinto poi entro nel Bar.
C'è qualcosa che James vuole dirmi.
E devo saperlo.
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~Happier
Fanfiction[COMPLETA] Elena è una ragazza di New York, e ha 21 anni. È iniziato il college, e la ragazza deve proseguire i studi per almeno altri due anni, ma ha una cotta per il suo compagno di classe di nome Mike, ma è molto egocentrico e un prepotente. Al...