Capitolo 4.

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Giusto per precisare, non andrò al college.
Non voglio vedere nessuno.
Nemmeno Mike e James.
Oggi salto tutto, perché andrò in un posto che solo io conosco.
A piedi è almeno un ora di cammino.
Non prenderò il bus.
Ma pazienza.
Ascolterò la musica.
Devo andare prima che passa qualcuno che mi veda.
Tiro un sospiro poi esco da casa chiudendo la porta a chiave.
Giro la testa da entrambi i lati poi giro l'angolo.
Per fortuna, non mi ha visto nessuno.

James POV:

Sono al college e praticamente oggi  Elena è assente.
Strano.
Qualcosa non va.
Fisso il posto di Elena pensando poi prendo il telefono mandandole un messaggio.
James:"Ehy..stai arrivando?"
Aspetto un'pò per la risposta con la chat aperta ma non arriva nemmeno in modalità ricevuto.
Ma dov'è?
È tutta colpa mia.
Sono stato troppo impulsivo.
Non aveva colpe, beh e mi sono innervosito con lei.

Mi tocco la fronte poi noto Mike che passa guardando il banco di Elena confuso:"Dov'è Elena?"
Alzo le spalle poi tocco nervoso con le dita il banco:"Non lo so."
Mike non risponde poi si siede al suo posto.
Sono solo le otto.
Forse arriverà in ritardo.

Dopo le nove..*

Mi sto preoccupando.
Mi guardo intorno poi entro in bagno chiamandola.
Mi appoggio al muro chiudendo gli occhi con la speranza che risponde ma esce la segreteria.
Dannazione.
Non posso stare con le mani in mano.
Devo fare qualcosa.
Vado in presidenza poi fisso il preside deciso.
Fisso il preside sicuro appoggiando la mano sulla cattedra:"Io.. Ecco.. Vorrei una richiesta di autorizzazione per uscita anticipata."
Il preside alza un sopracciglio prendendo il foglio compilando.
Spero di essere fortunato.
Almeno oggi, eh.
Mentre scrive parla:"Motivazione?"
Mi tocco il collo poi lo guardo facendo una smorfia:"Visita medica, alle dieci ho le prove allergiche."
Il preside annuisce passandomi il foglio:"Va bene. Oggi sono buono."
Annuisco sorridendo uscendo completamente.
Perfetto.
Adesso devo solo aspettare le dieci.

Elena POV:

Ed eccomi arrivata.
Una spiaggia che nessuno conosce.
Sorrido poi appoggio la sacca sulla sabbia per poi sedermi e fissare il mare.
Per me questo posto ha tanti ricordi.
Ricordo che con mio padre quando ero  piccola venivo sempre qui  a giocare con lui.
Sospiro fissando il mare poi penso chiudendo gli occhi.
Perché sempre voltata le spalle?
Perché mi affeziono facilmente alle persone a cui non lo meritano?

Esco dalla sacca il telefono per disattivate la modalità aereo e mi arrivano sei chiamate perse di James e anche Laurel.
E anche i messaggi.
Leggo i messaggi di James poi attivo il blocco al telefono.
Non la smetterà mai.
Ma non significa che avrò intenzione di parlare con lui.
Afferro un asciugamano per metterlo sulla sabbia e distendermi.

James POV:

Sono uscito dal college e adesso cammino veloce per raggiungere la casa di Elena.
Cammino veloce a testa bassa ma vicino casa sua noto la sua amica con il fidanzato.
Si accorgono di me e Laurel mi raggiunge:"Ehy James.. Per caso sai dov'è Elena? Non la sento da ieri sera."

Beh, devo dire la verità.
Io non la vedo e sento più da ieri pomeriggio.
Scuoto la testa nervoso:"No, io non la vedo da ieri. Oggi non è venuta al college."
Spalanca gli occhi iniziando a preoccuparsi poi mi fissa:"L'hai chiamata?"
Annuisco senza rispondere poi Laurel si gira verso il suo ragazzo abbracciandolo preoccupata.
Prendo il telefono poi noto che ha letto i miei messaggi ma senza rispondermi.
Le scrivo un altro un messaggio.
Ma spero davvero che risponda.
James:" Elena dove sei? Ti sto cercando ovunque."
Poi blocco il telefono.
Fisso i due serio riprendendo a camminare:"Io cammino un'pò, vi faccio sapere okay?"
Annuiscono senza rispondere e continuo a camminare.
Devo trovarla.

Elena POV:

Arrivato il pomeriggio tardi.. *

Mi risveglio con il telefono accanto e per vedere l'orario noto che sono le sette.
E poi vedo tre chiamate di Mike e un messaggio di James e altre chiamate di Laurel.
Mi strofino gli occhi e parte un'altra chiamata di Mike.
Roteo gli occhi iniziando ad averli lucidi e subito apro la chiamata ma senza parlare.
Mike parla e io cerco di non farmi sentire:"Elena, sei tu? Perché non parli? Voglio solo sapere se stai bene. Oggi non ti ho vista."
Chiudo la chiamata poi mi alzo piangendo nervosa.
Perché si comporta solo ora così?
Quando mi succede qualcosa?
Quando sparisco dal nulla?
Mi guardo intorno poi prendo tutte le mie cose mettendole a posto.
Devo andare, ma prima devo raggiungere Laurel.

Dopo un'ora... *

Eccomi arrivata alla porta di Laurel.
Sono quasi le nove di sera.
E per quello che ho fatto.. Non so come reagirà.
Suono il campanello e quando Laurel apre fa una smorfia in modo da non far notare gli occhi lucidi.
Lei mantiene la porta gesticolando nervosa:"Ti rendi di quello che hai fatto?! Ti ho chiamata, ti ho mandato qualsiasi messaggio, mi hai fatto star male.. Se hai qualche problema con qualcuno non devi sparire contro di me."
Non rispondo guardandola con gli occhi lucidi poi abbraccio Laurel:"Mi dispiace, non volevo farti stare male, o avere un pensiero su di me."

Laurel non risponde e quando ci stacchiamo Bryan arriva facendo un sorriso sforzato:"Se hai qualche problema sfogati con noi. Non sparire nel nulla."
Annuisco senza rispondere e lui continua a parlare fissandomi:" E comunque vai a casa tua, perché fuori alla tua porta c'è qualcuno che ti aspetta da oggi pomeriggio."
Rimango sorpresa poi me ne vado subito.
Sicuramente sarà James.
Giro l'angolo e noto James seduto tra i gradini di casa mia.
Sospiro interiormente poi esco le chiavi avvicinandomi sempre di più.
Si alza di scatto poi mi fissa mettendo le mani sulle guance:"Ehy, stai bene?! Dov'eri?"
Tocco i suoi polsi in modo da togliere la presa e a basso lo sguardo per aprire la porta:"Sto bene."
Entro chiudendo la porta e quando mi giro noto James.
Lo fisso innervosendomi:"Okay, hai visto che sono tornata e sto bene, ora puoi anche andartene."
Poi appoggio la sacca sulla poltrona.
Socchiude gli occhi poi parla avvicinandosi a me:"Senti so che sei ancora arrabbiata con me per quanto mi riguarda e ti dico che mi dispiace."
Faccio un sorriso ironico chiudendo gli occhi e riaprendoli:"James, non è questione di accettare o voler le scuse,é questione che io mi affeziono facilmente alle persone e poi mi voltano pure le spalle come hai fatto tu!"

Poi lo fisso con gli occhi lucidi e salgo le scale per entrare in camera mia e sedendomi a bordo del letto.
Forse mi sono sfogata un'pò troppo.
Ma ne avevo bisogno.
Sento arrivare James e subito si siede accanto a me:"Okay.. Elena, non sono uno che volta le spalle, ieri ero arrabbiato per Mike. Ero arrabbiato perché non potevo sfogarmi con la ragazza di cui è innamorata di quella persona. Che a secondo mio parere lui non ti merita. Ma il tuo cuore decide,non sono io a obbligarti."
Giro lo sguardo fissandolo seria:"Chi mi merita?"
Allunga la mano appoggiando sopra la mia parlando:"Ti merita quella persona, che ti sostiene ogni giorno, che ti apprezza giorno dopo giorno, nonostante tutti i tuoi difetti o pregi. Quella persona che non si ricorda gli ultimi due anni, ad apprezzarti. Ti merita la persona che ti ha apprezzato sin dal primo momento che ti ha vista."
Wow..Io.. Non so che dire.
Non rispondo fissandolo in silenzio poi mi da un bacio sulla guancia alzandosi:"Io vado, hai l'aria stanca, quindi riposati."
Lo blocco veloce e lo abbraccio appoggiando le braccia sul suo collo mentre lui mi stringe ricambiando.
Mi allontano un'pò rimanendo con i sguardi vicini fissandolo:"Grazie James."
Scuote la testa in silenzio poi ci stacchiamo e lui esce dalla stanza parlando:"E domani fatti viva al college per favore."
Sorrido sentendolo poi chiudo la porta.
Meglio così. Beh, in un lato ho risolto con James.
Devo dare ragione a James a ciò che mi ha detto?

~HappierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora