Sono passate cinque settimane dal ritorno di James.
Ho riflettuto molto su di lui.
Ho deciso di perdonarlo di nuovo.
Laurel e Bryan mi hanno detto di evitare perché può farmi di nuovo soffrire.
Purtroppo non è facile prendere una scelta in situazione del genere.
Non è facile perdonare una persona dopo nove mesi di assenza.
Però se ci tieni veramente a una persona, ci si copre la ferita.Sono nel parco con Bryan che parliamo appunto di James.
Laurel è in un colloquio di lavoro perciò non poteva stare con noi.
Bryan mi guarda poi si posiziona di fronte a me mettendo le mani sulle spalle sospirando:"Elena, aspetta a chiarire con lui. Non voglio condizionarti, ma semplicemente non voglio che soffri di nuovo."
Guardo Bryan, e subito sorrido:"Si, Bryan. Per ora mi sento sicura di questa scelta."
Non so perché ma è come se Bryan ha un presentimento strano.
Lui guarda un punto, e sposta l'attenzione su di me:"Elena,aspetta. Ho una strana sensazione."Fisso Bryan sorridendo, e subito mi siedo su una panchina:"Hai solo paura. Andrà tutto bene, forse."
Bryan sbuffa sedendosi accanto a me:"Come vuoi."
Poi mi bacia la guancia e riprende a parlare:"..Sarà più difficile per me perdonarlo che a te." poi ride.
Rido ascoltandolo, e quando giro lo sguardo vedo arrivare mia madre.
Rifilo una leggera gomitata a Bryan, lui quando segue il mio sguardo, subito sgrana gli occhi.
Lei sposta l'attenzione su di me, e sembra raggiungermi.Non posso crederci.
Adesso anche lei?
Non bastano tutti i problemi, adesso si ripresenta lei?
Mia madre?
Mi sento quasi nel panico.
Bryan si alza fissandomi sistemandosi la giacca:"Penso di aver capito la situazione. É meglio se vi lascio soli, stasera fammi sapere okay?"
Annusico per l'attenzione per mia madre, poi Bryan se ne va.Mi alzo un'pò agitata e lei mi guarda sorridendo:"Ciao Elena."
Guardo mia madre, mettendo una mano dentro la tasca della felpa:"Vieni al dunque mamma. Non ho nessuna intenzione di discutere. É come se ho perso tutte le mie forze dopo ciò che mi è successo ultimamente."
Lei sorride sforzatamente, e gesticola:"Ed è proprio questo che sono qui. Non voglio discutere con te. Voglio chiederti scusa.."
Sto per parlare, ma lei riprende a parlare guardandomi seria con gli occhi lucidi:"..Scusa di tutto, Elena. Non solo in questi mesi, ma per tutto. Scusa per non essere stata la mamma che desideravi, scusa per le mie intromissioni, nei tuoi problemi sia più gravi che meno gravi, scusa per tutte le nostre discussioni, scusa per quanto riguarda il divorzio con tuo padre. A te devo tutte le scuse.."
Poi la noto uscire delle lacrime intorno al suo viso.Beh, finalmente è stata sincera.
Finalmente lei è la mamma che ho sempre voluto vedere.
Beh, ed eccola qui.
Rimango in silenzio con gli occhi lucidi, e lei si avvicina a me abbracciandomi senza dir niente.
Appoggio le mie mani intorno alle sue spalle, e subito parlo ricambiando l'abbraccio:"Grazie a te mamma."
Si allontana sorridendo e si pulisce le guance per non farsi notare:"Immaginavo di trovarti qui. Mi mancavi."Appoggio una mano sul fianco parlando:"Non ti sei persa niente in questi mesi, tranquilla."
Ride fissandomi, poi smetto di sorridere lentamente:"Io adesso vado. Ho da fare, passa quando vuoi va bene?"
Sorride fissandomi, poi la supero passando avanti.
Tra poco parlerò con James.
Devo farlo.
Altrimenti non sarò più tranquilla.La sera, verso le otto...*
James POV:
Sono a casa con mio fratello, che giochiamo insieme alla play.
Non c'è molto da fare ultimamente.
Apparte che discutere con Elena.
Riesco a fare goal dal gioco, e Benjamin sbuffa:"Non è possibile che con te perdo a qualsiasi partita anche la più stupida." subito sbatte il joystick.Sto parlare ridendo, e sento bussare la porta.
Mi alzo di scatto lasciando il joystick guardando Benjamin:"Vado io, tranquillo."
Arrivo vicino alla porta, e quando la apro..
Beh quasi non ci credo.
È Jasmine.
Beh, lei è stata per me..
Meglio lasciar perdere.
Una specie di relazione, se proprio devo dirla tutta.
Quasi una distrazione.
Rimangio pietrificato, mentre Jasmine sorride:"James. Finalmente ti ho trovato in questa città."
Mi bacia velocemente appoggiando una mano sul mio viso.Mi allontano subito imbarazzato per mio fratello poi balbetto:"B-beh, non in questo momento. C'è mio fratello maggiore."
Lei mi guarda sorridendo togliendo l'altra mano dal mio petto facendo una smorfia:"Sono passata per qualche giorno. Siamo stati l'ultima notte insieme, e poi sei sparito."
Guardo Jasmine confuso appoggiandomi al bordo della porta:"Mio padre mi aveva chiamato. Aveva detto che dovevo andarmene."Una scusa dovevo trovarla.
Non posso dire che era per Elena.
Sposto lo sguardo per un attimo e vedo arrivare Elena che ormai ha fissato quasi tutto la scena.
Dannazione.
Ma che sta succedendo?!Elena POV:
Quando cerco di fare la cosa giusta, ecco che si capovolge tutto.
Guardo James con la ragazza con gli occhi lucidi, e fulmino entrambi con lo sguardo.
Non posso crederci..
Mi ha fatto del male in nove mesi, poi ritorna dal nulla e adesso..
Beh non sembra essere solo.
Gli volto le spalle, però noto James dietro di me che mi ferma.
James si mette di fronte a me fermandomi:"Elena, non è come sembra.."Non lo guardo in faccia, parlando nervosa trattenendo le lacrime:"Allontanati da me, o la situazione te la faccio ribaltare."
James sospira e si allontana mentre io riprendo a parlare:"..Ho pensato a te, ogni minuto. A tutto ciò che mi hai fatto, oggi avevo deciso di metterci una pietra sopra. Ma a quanto pare, mi sono sbagliata."
Lui parla mettendosi una mano sul collo un'pò agitato:"Elena, io non sapevo che lei fosse qui.."
Lo guardo diretta parlando nervosa:"Chi è lei?"
James alza gli occhi al cielo, e respira parlando:"Jasmine.. È stata beh.."Gli continuo la frase, scendendo una lacrima dal mio viso:"Una distrazione, da me giusto? Nonostante tutti i problemi che avevo."
James rimane in silenzio serrando la mascella, e io gli passo accanto:"D'accordo. Stammi bene."
Poi cammino iniziando a piangere e mi alzo il cappuccio della felpa per coprirmi.
Lo sento che mi chiama, e subito afferro le cuffie e mettendo play alla musica.
Non voglio ascoltare più niente..
Non voglio nemmeno vederlo.
Perciò la musica è l'unica cosa che mi aiuta.
Adesso andrò da Bryan.Diversi minuti dopo...*
Sta piovendo forte, mentre io sono per strada.
Poco mi importa.
Ma ormai sono quasi arrivata a casa di Bryan e Laurel.
Ci penso ogni minuto a prima.
A quanto male mi ha fatto.
Ho fatto una scelta sbagliata e a quanto pare Bryan aveva ragione oggi.
Non dovevo farlo.Fermo la musica arrivando vicino alla porta, e subito busso alla porta.
Vedo la porta aprirsi, e Bryan mi fissa preoccupato:"Elena che ci fai qui con questo tempo? Potresti ammalarti."
Lo guardo con gli occhi lucidi, cercando di dire qualcosa ma lui sembra aver capito già tutto.
Bryan abbassa leggermente lo sguardo, fissandomi:"Elena, mi dispiace.."
Piango abbracciandolo velocemente mentre Bryan appoggia le mani toccando la mia felpa bagnata.Si allontana poi mi fa segno di entrare:"Entra dentro, dai. Poco fa è arrivata anche Laurel."
Annuisco senza dir niente e Bryan appoggia un braccio intorno alla mia spalla per poi chiudere la porta.
Menomale che ho loro.
Se fossi davvero sola come farei senza di loro?
Devo raccontare tutto.
E devo fare qualcosa.
Non posso stare con le mani vuote.
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~Happier
Fanfiction[COMPLETA] Elena è una ragazza di New York, e ha 21 anni. È iniziato il college, e la ragazza deve proseguire i studi per almeno altri due anni, ma ha una cotta per il suo compagno di classe di nome Mike, ma è molto egocentrico e un prepotente. Al...