Capitolo 22.

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Sono passati  tre giorni da quella discussione.
Non mangio molto.
Tra mia madre, e Bryan.
Leggo un libro poi dal nervoso lo chiudo lanciandolo sul divano.
Bussano alla porta, e quando la apro vedo James con una busta di hot dog.
Questo momento l'ho già visto due giorni fa.
Non ho fame, e  continua a  non capirlo.

Sospiro in silenzio, e lui entra facendo un sorrisino:"Ti ho portato qualcosa da mangiare.. Sperando che mangi."
Scuoto la testa fissandolo in silenzio e James parla serio:"Elena,ti prego mangia! Guarda come ti stai riducendo, davvero stai facendo questo? Se ti hanno fatto del male, non fartelo anche tu stessa!!"
Gli volto le spalle andando sul divano e gesticolando:"Puoi portarti il cibo. Non voglio niente."
Mi fissa nervoso poi appoggia la busta sul tavolo:"Sai che ti dico? Fai come vuoi, sto facendo di tutto per te, pur di aiutarti, ma nemmeno te ne importa. Perciò se vuoi mangiare, mangia!!"

Già.
Ha ragione.
Non faccio altro che respingerlo dalla rabbia.
Mi alzo chiamandolo, e lui si gira fermandosi vicino alla porta.
Mi avvicino verso James poi metto una mano sulla sua guancia:"Certo che mi importa. Vedo il tuo aiuto, James. Hai tutte le ragione per innervosirti."
James rimane in silenzio poi mi abbraccia socchiudendo gli occhi.
Ricambio l'abbraccio appoggiandomi sulle sue spalle parlando:"Mi dispiace."
Si allontana fissandomi serio:"Tra poco verrà anche Laurel. Mangerai con noi."

Faccio un sorrisino, poi sentiamo bussare la porta.
Spero non sia Bryan.
Apro la porta e vedo mia madre che mi guarda.
Ah, un altra persona che non volevo vedere.
Mantengo la porta fissandola con freddezza:"Chi ti porta qui? O se venuta di volontà tua?"
Incrocia le braccia parlando:"Non mi manda nessuno,sono qui perché lo voglio io. Posso entrare?"
Ci penso un'pò, poi annuisco in silenzio facendole spazio per entrare.
Chiudo la porta poi mia madre muove un braccio verso James:"Ma è possibile che ti trovo sempre qui e mai per strada?"

James fa una smorfia confuso poi cerca di essere serio:"Lei ha bisogno di me in questo momento. Perciò si, mi può trovare sempre qui."
Lei lo indica alzando un sopracciglio:"Attento a come parli, ragazzo."
James alza le mani come segno d'arresa poi mi intrometto nervosa:"Per favore!! Ma fate sul serio?!"
James ci fissa, poi si avvicina alla porta guardandomi:"Raggiungo Laurel, a dopo."
Poi sbatte la porta.
Fisso mia madre nervosa facendo una smorfia:"Non sei cambiata per niente."

Lei mi fissa seria poi si appoggia al muro:"Elena, voglio chiederti una cosa. "
La fisso confusa, poi parla seria:"Vuoi tornare con me? A casa."
Mai.
E poi mai.
Non posso lasciare New York.
Scuoto la testa ridendo ironicamente:" Mi dispiace mamma, ma qui sto bene. Ho Laurel e poi.."
Lei mi interrompe gesticolando:"E quel ragazzo, scommetto."
Smetto di parlare poi cammino sistemando uno scaffale:"E anche se fosse? Non voglio stare con te, perciò accettalo."

Non è solo per James.
Ma è anche per Laurel.
Lei è stata la prima ad accogliermi quando sono arrivata, perciò non ho nessuna intenzione di andare via.
Mia madre si mette vicino ai miei scaffali fermandomi:"Sai anche tu, che quando hai messo piede al college, hai visto un ragazzo che ti ha fatto soffrire e lo fa ancora.."
Chiudo gli occhi seria e quando la guardo,lei riprende a parlare:".. So che l'hai amato per tanto tempo. E speri che cambierà carattere una volta per tutte."
La interrompo seria girandomi:"Adesso basta, okay?! Non c'è bisogno che mi fai una romanzina da madre, perché in tutto questo tempo non ci sei stata!!"

Mi fissa seria rimanendo zitta, poi la guardo con gli occhi lucidi:"Adesso lasciami sola."
Mi volta le spalle andandomene, poi mi siedo a terra appoggiando le ginocchia sul petto.
Non voglio andarmene.
Non me ne andrò per Mike.

Dopo qualche ora..*

C'è un silenzio davvero teso.
Io mangio l'hot dog, James idem, e Laurel mangia delle patatine fritte.
Ma nessuno che parla.
Ma sono sicura che Laurel parlerà.
Per quanto è chiacchierona.
Verso nel bicchiere la coca cola, poi Laurel fa una smorfia cercando un argomento da parlare:"..Elena ti va dopo di venire con me al centro commerciale? Mi fai compagnia, e poi possiamo mangiare qualche altra.."

Come se deve andare.
È giusto per rompere il silenzio appunto.
La interrompo scuotendo la testa facendo un sorrisino:"Oggi non ne ho voglia Laurel."
Fa un sorrisino cercando di trovare qualche argomento e James parla guardando Laurel:"Bryan?"
Già..
Bryan.
Sospiro interiormente fissando l'ora sul telefono, e alzo lo sguardo ascoltando Laurel:"Oh..beh. Tra di noi c'è una pausa."
Io e James rimaniamo sorpresi e la fisso attentamente:"E non ci stai male?"
Alza un sopracciglio poi tocca la mia mano:"Beh, si. Ma con te non lo dimostro, perché sei di cattivo umore. E non voglio che stai peggio."
Sorrido in silenzio stringendo la sua mano, poi James fissa Laurel:"Risolvete questa situazione Laurel. Te lo assicuro."
Laurel sorride, poi James ci fissa alzandosi:"È meglio se facciamo un giro comunque."
Se è un giro qui intorno si.
Seguo dietro James poi metto un braccio intorno a Laurel sorridendo.

La sera..*

Sono fuori alla porta per buttare dei giornali.
Sono vecchi, perciò era meglio buttarli.
Mi sistemo la giacca e quando alzo lo sguardo vedo arrivare Mike.
Roteo gli occhi e vado velocemente vicino alla porta però mi blocca sorridendo:"Sono arrivato prima io."
Alzo le sopracciglia sorridendo ironicamente:"Complimenti, adesso togliti non voglio nemmeno guardarti in faccia per quello che mi hai fatto."

Lo supero e quando entro, lui mi segue chiudendo la porta e appoggiandomi:"Elena,tutto questo lo sto facendo per te. Per noi."
Lo spingo nervosa per lo spazio:"Se volevi la mia felicità facevi del bene, non del male."
Mike mi fa spazio poi parla serio:"Elena, davvero. Ho portato tua madre perché credevo che le cose tra te e lei si sistemassero."
Ah, davvero lo pensava?
Beh, ha sbagliato proprio mira se per questo.

Alzo le sopracciglia indicandolo:"Me l'hai soltanto rovinata la situazione, Mike. Per una volta, non ti vedo mai onesto mai con me. Quindi,io non voglio vederti più."
Si avvicina a me parlando serio:"Ma sai che non è così. Perché tu mi trovi ovunque."
Purtroppo.
Fisso un punto con gli occhi lucidi in silenzio e lui mi volta le spalle andando via.
Ha fatto la cosa migliore.
Non voglio vederlo.

~HappierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora