Sono al college e seguo il professore attentamente per scrivere tutti gli appunti.
Guardo la lavagna poi ricopio anche ciò che ha scritto sulla lavagna.
Scrivo velocemente poi James sorride scuotendo la testa:"Lo sai che non ce la farai mai a scrivere tutto quello che spiega."Alzo un dito verso di lui scrivendo e parlando:"Si, che posso. Vedi, sto seguendo ogni minimo dettaglio."
Poi guardo James sorridendo.
Quando in realtà mi sono scordata la frase che ha detto due minuti fa.
James scuote la testa sorridendo poi mi fa appoggiare la penna sul quaderno:"Dai smettila. Ho io gli appunti di Chimica. Se vuoi oggi all'uscita vieni con me a casa mia, e studiamo insieme,no?"Cosa?
Dovrei andare a casa sua?
Faccio un sorriso poi tocco la penna guardandolo:"Oh..beh,per me va bene."
Sorride poi mi fissa attentamente:"Ti aiuto anche con gli esercizi, no? Dato che io sono più bravo di te."
Alzo un sopracciglio sorridendo in silenzio e lui fa una smorfia alzando le spalle:"Beh, è la verità."
Non rispondo poi riprendo a seguire la lezione.Dopo diverse ore.. *
Ed ecco che io e James andiamo a casa sua.
Siamo quasi arrivati e un'pò lontano rispetto a casa mia.
James sorride iniziando a uscire le chiavi dalla tasca parlando:"Dopo che finiamo di studiare usciamo, no?"Faccio una smorfia confusa parlando:"Per me va bene."
Arriviamo vicino alla porta per poi aprirla.
Devo dire che è un'pò più grande della mia.
Entro in silenzio mantenendo la cartella sulla spalla, e James si gira verso di me sorridendo:"Siediti, io prendo altre cose, okay?"
Annuisco senza rispondere e mi siedo sul divano appoggiando lo zaino a terra.
Qui è molto tranquillo.
C'è un silenzio rilassante.
Mi fisso intorno appoggiando le mani sulle ginocchia.
Noto una fotografia di James con i suoi genitori.
Mi ricordano i miei genitori..Flashback.. *
Non posso accettare questo divorzio.
Perché non me ne hanno mai parlato?!
Preparo la valigia nervosa poi mia madre mi ferma preoccupata:"Elena, ti prego.. Se non vivi da tuo padre, almeno vieni con me."
La guardo con gli occhi pieni di lacrime:"Non ci penso nemmeno!! Perché non me ne hai parlato?!"Lei non risponde.
Uno sguardo spento.
Mi esce una lacrima dal viso e io la fisso seria:"Giusto..non hai nessuna motivazione.."
Rimane ancora in silenzio e io riprendo a parlare piangendo:"Sai mamma.. Sono del parere che, quando i genitori prendono una scelta, si pensa prima ai propri figli. Cosa che entrambi non avete fatto.."Chiudo la valigia e mia madre incrocia le braccia con gli occhi lucidi:"Adesso dove andrai?"
Faccio un sorriso appoggiando a terra la valigia:"A new York, da Laurel. Non avrò più il problema della distanza con lei."
Poi le volto le spalle per andare via.
Mia madre piange alzando la voce:"Elena, ti prego! Dammi una possibilità!"
Mi fermo ascoltando le parole.
Non posso.
Se rimango con lei farò del male anche a mio padre.
Quindi nessuno dei due.
Non rispondo continuando a camminare ed esco dalla porta andandomene.Fine Flashback.. *
Mi sento chiamare ed è James.
Mi muovo di scatto e quando giro la testa dall'altra parte noto James in piedi con dei fogli.
Mi fissa facendo una smorfia:"Che guardavi?"
Indico la foto sospirando poi giro lo sguardo verso di lui:"Beh, la tua foto. Mi sono ricordata dei miei genitori. Quando me ne sono andata da mia madre... Forse sono io quella che ha causato del male alle persone."James sospira appoggiando dei fogli sul tavolino sedendosi:"Elena, non hai fatto del male,è stata una tua scelta."
Chiudo gli occhi poi li riapro subito:"Non ho più sue notizie da quel giorno.."
Lui mi fissa toccando la mano:"Sono sicuro che lei ti chiamerà. Io invece vedo raro i miei genitori perchè lavorano sempre."
Faccio un sorriso toccando la sua mano e lui interrompe il silenzio:"Allora, iniziamo?"
Sorrido poi prendo l'astuccio dallo zaino.
È meglio che evito di pensarci.Dopo due ore..*
Prima abbiamo ripetuto oralmente, e abbiamo fatto anche gli esercizi.
A me manca l'ultimo mentre James ha già finito.
Che fortuna.
Sospiro fissando l'esercizio parlando:"Non lo so fare."
James gesticola con la mano facendo un sorriso:"Si invece. Non sei concentrata è diverso. Sei andata alla grande, hai imparato il capitolo, hai fatto gli altri esercizi, e ti manca solo questo."Be, mi sono stancata.
Ultimamente non ho molto la testa per lo studio.
Guardo James facendo una smorfia:"Posso vedere da te?"
Scuote la testa muovendo il foglio:"Nah."
Roteo gli occhi facendo una smorfia:"Almeno aiutami."
Fa un sorriso poi si avvicina accanto a me con la sedia.
Mi toglie la penna di mano in silenzio e svolge l'esercizio.
Lo fisso poi lui parla ma subito tolgo lo sguardo da lui fissando il quaderno:"Dovevi applicare quest'altra formula."
Poi finisce l'esercizio.
Anch'io voglio essere così veloce.Poi mi fissa appoggiando la penna sul tavolo.
Lo fisso giocando con le dita:"Beh..grazie."
Non risponde rimanendo in silenzio e tra noi c'è poca distanza.
Faccio un sorriso alzandomi mettendo l'astuccio nella borsa:"Beh, usciamo, no?"
James non risponde annuendo poi afferro la cartella appoggiandola sulle spalle e chiudiamo la porta.Dopo diversi minuti.. *
James POV:
Siamo stati vicino a mare e adesso la sto accompagnando a casa sua.
Abbiamo passato una bella giornata.
In poche parole siamo stati tutto il tempo insieme.
Arriviamo vicino al suo angolo e Elena si mette di fronte a me sorridendo:"Beh, eccola li."
Sorrido e lei riprende a parlare mantenendo lo zaino:"Grazie della giornata, sono stata benissimo."È sempre bello averla vicino a me.
Guardo Elena muovendo un braccio:"Quando vuoi puoi sempre venire.."
Mi interrompe e subito si avvicina a me baciandomi sulle labbra.
Rimango sorpreso poi appoggio lentamente i fianchi.
Ci allontaniamo poi lei mi volta le spalle sorridendo:"Grazie a te."
Poi cammina avvicinandosi alla porta.Sono incredulo.
Non credevo che mi baciava.
Torno indietro poi giro l'angolo e mentre cammino guardo il telefono per l'orario.
Rimetto a posto il cellulare e quando alzo lo sguardo noto Mike appoggiato a un palo con le braccia incrociate:"Bene,sembra che questa love story procede a gonfie vele."
Ma adesso ci spia anche?
Alzo le sopracciglia nervoso poi riprendo a camminare superandolo senza dire una parola.
Lo odio.
Perciò voglio evitare di litigare.
Mentre cammino Mike alza leggermente la voce:"Lo ammetti tu stesso che sei il problema!"Giro lo sguardo guardandolo serio:"Io non direi.. Semmai lo sei tu per Elena, da tanto tempo. E voglio renderla felice dato che l'hai fatta soffrire."
Poi gli volto le spalle continuando a camminare.
Non risponde.
Evidentemente sa che è la verità.
Io cerco in tutti di far star bene Elena, ed è una cosa che farò giorno dopo giorno.
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~Happier
Fanfiction[COMPLETA] Elena è una ragazza di New York, e ha 21 anni. È iniziato il college, e la ragazza deve proseguire i studi per almeno altri due anni, ma ha una cotta per il suo compagno di classe di nome Mike, ma è molto egocentrico e un prepotente. Al...