•Capitolo 4•

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Nate pov

Era passato solo un giorno da quando Raven se ne era andata e il fatto che ne sentissimo la mancanza ormai era certo, mi mancava averla accanto o sentirla parlare con Desi delle sue solite cavolate.

Desi non era mai stata cosi triste, era già un giorno che si rifiutava di mangiare nonostante sia andato a prenderle del cibo al mercato non del tutto scadente. Vederla triste e sul punto di piangere mi rendeva infintamente triste.

tornai dal mercato con tutto ciò che avevo preso, non molto in realtà un tozzo di pane e una mela che di sicuro aveva visto giorni migliori, non sarebbe bastato ma le avrei dato anche la mia parte se necessario.

Appena varcai la soglia della piccola casa la trovai sul piccolo e ammaccato divano in salotto, la faccia era immersa in un cuscino i capelli sparsi e il respiro irregolare, si vedeva che stava piangendo.

Lasciai il poco cibo sul tavolo in legno della cucina per poi andare verso di lei sendendomi accanto.
«Ehi, Desi tutto bene?» chiesi scuotendole la spalla
«Nate cosa cavolo vuoi?!» disse immergendo ancora di più la faccia in uno dei pochi cuscini.
«Voglio vedere se stai bene»
«si... Una meraviglia...» disse sarcastica mentre aveva ancora la faccia nel cuscino ormai distrutto e tenuto insieme da cuciture precarie.

Il silenzio calò nella stanza, sentivo solo l'eco dei singhiozzi di Desi che cercava di nasconderli.
Cercavo un modo per renderla felice o almeno per non renderla triste ma ogni soluzione mi sembrava sciocca o destinata a fallire.
Finché come un fulmine a ciel sereno un'idea passò per la mia testa.
«Desi! Mi è venuta in mente un'idea»
Dissi euforico alzandomi di scatto.
«sarebbe?»chiese sottovoce
«perche non facciamo venire Raven qui da noi a vivere?»
Desi mi imitò alzandosi di scatto dopo averle detto la mia idea, nei suoi occhi c'era ancora una velatura di lacrime ma sembrava stare molto meglio, aveva un bellissimo sorriso stampato in faccia e con i diti si asciugava le lacrime ai lati degl'occhi.

«Si! Mi sembra una fantastica idea!» disse euforica iniziando a saltellare per tutto il salone.

«però non sappiamo dove sia...» disse fermandosi
«be potremmo usare i 3DGM per avere una prospettiva migliore! Che ne dici?»
«Dico che sei un cavolo di genio Nate!» disse abbracciandomi.

Le sue mani si strinsero dietro al mio collo mentre mi stampava un piccolo bacio sulla guancia.
Arrosii leggermente per quel gesto così spontaneo.

«Bene! Andiamo allora!» disse entusiasta Desi indossando il suo 3DGM.

Raven pov

Mi svegliai di prima mattina cadendo rovinosamente dal letto sul pavimento sporco e freddo.
Imprecai mentalmente alzandomi e scrollandomi la polvere di dosso.
Mi vestì in fretta intenzionata ad andare al mercato.
Dovevo pur mangiare qualcosa e trovare del cibo in casa era molto raro per non dire impossibile.

Uscii di casa correndo per quelle strade che ormai conoscevo a memoria.

Arrivai ad un venditore di pane.

Perfetto

Mi misi dietro un vicolo accanto alla bancarella aspettando che il mercante si girasse, stetti ad aspettare finché non vidi che all'uomo cadde una moneta appena si piegò ne approfittai.

Corsi verso il banco arraffando tutto ciò che poté ovvero qualche tozzo di pane per poi sfrecciare via da li andando il più velocemente possibile.

L'uomo per fortuna non se ne accorse e quando lo fece io ormai ero lontana.

Iniziai a mangiare il pane finché una voce familiare mi interruppe.
«RAVEN!!» Urlò una voce femminile.

Alzai lo sguardo e trovai Desi in cima al tetto di una casa.

«Desi? Sei tu? Cosa ci fai qui?» urlai per farmi sentire attirando anche l attenzione di alcuni passanti che incuriositi mi guardavano o altri che mi urlavano, non tanto gentilmente di smettere di urlare.

Nate arrivò sulla scena scendendo anche lui dal tetto di una casa seguito dalla rossa che subito mi stritolò tra le sue braccia.

Avevano addosso i dispositivi di manovra dimensionale simili a quelli dei gendarmi che scendevano qui sotto ogni tanto, il loro non aveva appunto le spada ai lati.

«Raven abbiamo una proposta per te» disse Nate con il sorriso stampato in faccia
«ti andrebbe...»
«Di venire a vivere con noi?!» strillo la rossa interrompendo il ragazzo che la guardò con sguardo omicida facendo sparire il sorriso dalle sue labbra.
Mi guardavano entrambi trepidanti e curiosi della mia risposta, Desi si era iniziata a torturarsi le mani aspettando una mia risposta.

«Si ovvio!» dissi euforica abbracciandoli entrambi.

«EVVIVA» Strillò Desi al settimo cielo.
«però prima devo andare a prendere una cosa a casa» dissi
«certo andiamo!» disse Nate prendendomi in spalla mentre lo conducevo verso la direzione giusta

Mentre il vento mi faceva scompigliare i capelli capì che finalmente avevo di nuovo una famiglia e un posto da chiamare casa, e per questo feci un enorme sorriso entusiasta dell'idea.

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Ciau
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Byee

Somebody to you || Levi AckermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora