•Capitolo 17•

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Imprecai mentalmente quando sentì il mio corpo a contatto con il freddo pavimento.

Bel modo di iniziare la giornata.

Mi alzai stiracchiandomi e andai verso la finestra.

Il sole non era ancora sorto e il cielo era di un blu tendente al celeste.

Non avevo sonno così decisi di andare a mangiare qualcosa, era sempre meglio di niente.

Legai i miei capelli in una treccia laterale e scesi furtivamente le scale per paura di svegliare qualcuno.

Ero davanti alla porta quando questa si spalancò facendomi cadere all'indietro per lo spavento.

«Raven che ci fai sveglia?» disse una voce fin troppo familiare
«Dovrei chiederlo io Levi! Mi hai fatto prendere un colpo!» dissi alzandomi con il cuore che ancora batteva all'impazzata.

«Shhh cerca di fare piano vuoi svegliare tutti?» disse entrando nella mensa, lo seguì a ruota sedendomi ad un tavolo.

«vuoi del tè?» chiese girandosi di spalle per prendere la tazzina.
Io annuì sbadigliando rumorosamente.

«perche ti sei alzata così presto?» disse mettendomi davanti la tazza e sedendosi a sua volta.

«Non ne ho idea mi sono svegliata e non avevo più sonno » dissi semplicemente.

Lo vidi fare un cenno prima di portarsi la tazzina alle labbra.
«E tu, perche sei sveglio?» chiesi bevendo il tè.

«non riuscivo a dormire» disse.
Un silenzio innaturale cadde nella stanza.

Quando entrambi finimmo di bere il tè, Levi tolse le tazze dal tavolo.

Io dalla stanchezza mi addormentai profondamente con la testa appoggiata al tavolo.

Levi's pov

Mi girai e lo spettacolo che vidi fu qualcosa di perfetto.

Raven dormiva profondamente, la sua espressione era così tranquilla.

La presi delicatamente in braccio cercando di non disturbare il suo sonno, salì lentamente le scale ma una volta arrivato in cima mi accorsi di una cosa.

Non avevo la più pallida idea di dove si trovasse la camera di Raven.

Cercai di ricordare il numero ma era del tutto inutile e da fuori le stanze erano tutte uguali.

Decisi cosi, dopo qualche minuto passato in corridoio, di portarla nella mia stanza.

Entrati nella camera la adagiai delicatamente sul letto.

«mh... Levi?» disse ancora con gli occhi chiusi
«dimmi» dissi andando più vicino a lei.

«dormiresti con me?» mi chiese con la voce impastata dal sonno.

«mh... Va bene» dissi mettendomi sul letto e abbracciandola da dietro.

Il suo corpo era così minuto e fragile simile a quello di una bambola.
Per un po ci fu un piacevole silenzio nella stanza finché non pronunciò quelle semplici parole che furono, però, capaci di rendermi immensamente felice.

«Levi... Credo di amarti» disse semplicemente.

Rimasi in silenzio non sapendo cosa dire o cosa fare sentivo solo di essere felice.

«Anche io credo di amarti» le sussurrai baciandole la testa.

Le vidi fare un piccolo sorrisino prima di addormentarsi e io con lei cullato dal suo dolce profumo.

•~•~•~•~•

Che scena dolce!! 😍

Amo questa ship

Vabbe la smetto con le cavolate, ci vediamo al prossimo capitolo

Byeee

Somebody to you || Levi AckermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora