•Capitolo 28•

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[Spazio me]
Ciao volevo consigliarvi questa canzone per vivere al meglio il capitolo

Saturn by sleeping at last

Vi lascio al capitolo

Levi's pov

«Che la 32° spedizioni fuori dalle mura inizi!» urlò Erwin a gran voce prima di varcare la soglia del portone a cavallo.

I dieci giorni erano passati molto in fretta anche se probabilmente furono i più duri della mia vita.

Con Raven non volevo parlare, il tradimento era stato troppo doloroso, ma saperla al riparo da quelle luride creature aveva alleggerito un po l'ansia per questa nuova spedizione.

Sapevo che la fuori ci aspettava l'inferno ma anche la libertà e forse era questo che mi spingeva ad andare avanti, missione dopo missione.

Così in sella al mio cavallo mi apprestavo a seguire il comandante, ancora una volta, fuori dalle mura.

In un secondo mi trovai fuori, l'estesa pianura color smeraldo sembrava sconfinata, un grazioso boschetto si ergeva poco più avanti e gli alberi sembravano arrivare al cielo.

Nuvole grigie promettevano pioggia sopra la nostra testa ma niente avrebbe fatto cambiare idea al comandante Smith.

Non passò molto tempo che iniziò a piovere, tuoni e lampi si intravedevano dalla fitta nebbia che ci aveva avvolto.

Continuammo a seguire il comandante per varie ore subendo gravi perdite anche per il tempo non del tutto favorevole.

La nebbia era il vero problema, vedere un gigante avvicinarsi era molto difficile e anche chiedere aiuto con i razzi fumogeni era del tutto impossibile.

La formazione sembrava aver subito qualche danno, c'erano parecchi soldati che sembravano essere nel posto sbagliato.

Avvistai un gigante appena prima che mi prendesse nella sua mano e con qualche colpo di spada lo uccisi, c'è l'avevo fatta per un pelo.

La pioggia incessante rendeva tutto più difficile, gli zoccoli dei cavalli sembravano scivolare in molti punti del terreno quindi correvano il pericolo di essere disarcionati da un momento all'altro.

Dopo ore e ore di galoppo arrivammo su una collina e finalmente ci fermammo.

Ebbi una strana sensazione mentre passavo accanto ad una recluta ma non ci diedi tanta importanza.

Quando ci rimettemmo in marcia venne confermato che l'ala destra era stata completamente distrutta lasciando quindi la formazione scoperta da quel lato.

«Levi ti prego vai» disse Hanji con una strana luce negl'occhi sembrava essere preoccupata.

Annuì e cambiai direzione andando verso l'ala destra.

Il mio passaggio era disseminato da arti e sangue sparsi sul terreno bagnato.

Non ora.

Accellerai arrivando ad una radura vicino ad un piccolo boschetto composto da pochi alberi.

Il cavallo slittò sul terreno scivoloso facendomi cadere.

Non di nuovo.

Mi trovavo li, da solo, senza alcuna possibilità di chiedere aiuto.
La testa cominciò a girare velocemente, cadendo a terra con la testa fra le mani. La vista era sfocata e il respiro affannato.

Somebody to you || Levi AckermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora