•Capitolo 21•

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Raven's pov

Dall'annuncio della missione passò un mese.

Un mese di duro allenamento soprattutto per me che in vista della spedizione dovevo migliorare le mie tecniche di combattimento.

«ehi ci vediamo dopo?» mi chiese Levi prendendomi per i fianchi e girandomi verso di lui.

«si va bene, fammi fare una doccia e mangiare qualcosa, ci vediamo al solito posto?» gli stampai un bacio sulle labbra

«solito posto» confermò andando di nuovo ad allenarsi.

Entrai nella mia stanza dopo il lungo allenamento trovandola, come sempre, in disordine.

Trovai anche qualche libro di Levi che mi aveva prestato, li avrei ridati dopo.

Mi misi a rimettere a posto le numerose magliette per terra, quando qualcosa catturò la mia attenzione.

Da un vestito uscì un pezzo di carta piegato, lo aprì e subito mi ricordai della madre di Levi.

Era il suo ritratto con il figlio, mi ero dimenticata di rimetterlo al suo posto quel giorno.

Lo ripiegai mettendolo in tasca poi presi i libri di Levi e andai verso la sua stanza.

Per mia fortuna la stanza era aperta cosi una volta entrata lasciai i libri sulla scrivania andando verso l'enorme libreria.

Aprì qualche libro cercando quello giusto non riuscendo, però, a trovarlo.

Un libro catturò la mia attenzione.

Era un libro dalla copertina curata e dalle pagine candide sopra vi era una targhetta in cui era scritto "ritratti".

Aprì il libro.

In prima pagina c'era un ritratto di un bambino appena nato, probabilmente Levi.

Feci un piccolo sorrisino, era così carino.

Girai la pagina cercando di non stropicciarla, sul foglio cartaceo era ritratto un momento felice con la madre. Si vedeva un bambino che giocava con un piccolo cavallino di legno dandolo alla madre che sorrideva accarezzandogli amorevolmente la guancia.

Sorrisi davanti ad un'immagine così tenera.

Chissà cos'era successo a questa famiglia cosi felice e spensierata per renderla così triste.

Continuai a girare pagine, l'immagine raffigurava la madre di Levi che sorrideva con lui sulle spalle che, felice, faceva finta di volare.

Non potevo immaginare che il sorriso che mi aveva accompagnato durante il percorso alla scoperta del passato, dai ritratti, di Levi si sarebbe spento non appena avessi girato quella pagina.

Ignara di ciò che potesse succedere girai la pagina e subito rimasi pietrificata.

L'immagine raffigurava Levi che, sostenuto dalle mani dei genitori, faceva una sorta di altalena.

Scrutai l'uomo della figura, il sangue pian piano si iniziò a congerale nelle vene.

Il padre di Levi

Era il mio papà

Io e lui siamo fratelli.

•~•~•~•~•

Come si dice? Al mio tre scatenate l'inferno. Che ci crediate o no questa è la prima immagine dal quale è nata tutta la storia e non posso credere di averla appena scritta😂
(Scusate per l'orario indecente)
Al prossimo capitolo

Byeee

Somebody to you || Levi AckermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora