•Capitolo 16•

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Raven's pov

Ci stavamo baciando e giuro di non aver mai fatto qualcosa di cosi lontanamente perfetto.

Dopo vari secondi ci staccammo guardandoci negl'occhi e io, completamente rossa in viso tentai di nasconderlo con le mani.

Rimanemmo in quella posizione per forse 10 minuti alla fine la prima a parlare fui io.

«Scusa Levi, io sarei ancora a testa in giù » dissi anche cercando di smorzare la tensione.

«ah si» disse ridendo staccandomi l'equipaggiamento dai fianchi.
«tieniti alle mie spalle cosi non cadrai quando avrò tolto l'ultimo gancio»

feci come chiesto ma quando mi sganciò non riuscì a mantenere la presa cadendo dall'albero.

Levi, per fortuna, mi prese prima dell'imbatto contro terra.

«si, sei davvero imbranata» disse guardandomi negl'occhi.

Eravamo stesi sull'erba morbida, potevo sentire il suo respiro su di me e i suoi occhi erano persi nei miei.
Per la seconda volta unimmo di nuovo le nostre labbra come bisognosi di quel contatto.
Non pensavo che esistessero sensazioni cosi piacevoli, la mie labbra calde al contatto con le sue gelide era la cosa più indescrivibilmente perfetta di questo mondo.

Il sole stava calando e, anche se contro voglia, dovemmo ritirarci nel castello.
Il tragitto verso il quartier generale fu tranquillo anche se non ci rivolgemmo la parola per tutto il tempo, nonostante ciò era un silenzio piacevole non pieno di imbarazzo.

Appena entrai nella mia stanza vidi Hanji seduta sul mio letto con uno strano libro.

«Oh Raven, non ti avevo visto» disse venendo verso di me.
«Hanji cosa ci fai qui?» chiesi piuttosto incuriosita.

«be sono venuta a portati questo, oggi sono andata nel sottosuolo per sbrigare alcune faccende e, visto che ero la, l'ho recuperato» disse mettendomi sulle mani il vecchio libro che fino a poco fa era dietro alla sua schiena.

Subito lo riconobbi, quelle pagine ingiallite e la copertina malmessa, era il libro di ritratti dei miei genitori.

Con le lacrime agl'occhi stritolai Hanji in un fortissimo abbraccio che ricambiò con uno altrettanto forte.

Rimase nella mia stanza per qualche minuto e, insieme, parlammo del più e del meno ma mi sentì di non dirle niente su quello che era successo con Levi anche perche le cose da dire erano ben poche, non si era ancora dichiarato, nonostante ci fossimo baciati due volte i suoi sentimenti per me erano ancora un mistero.

Dopo che Hanji se ne andò decisi di andare subito a letto saltando la cena.

Mi misi sul letto a sfogliare il libro finché non caddi in un sonno profondo.

Somebody to you || Levi AckermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora