•Capitolo 15•

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Le sue parole erano ancora nelle mie orecchie quando mi svegliai un po confusa e al contempo frastornata.

Rimasi qualche minuti sdraiata sul letto fissando il soffitto mentre qualche raggio filtrava dalla finestra.

Alla fine ancora più confusa di prima mi alzai dal letto cercando di muovermi a vestirmi.

Corsi in mensa dove Hanji mi invitò al suo tavolo accettai la proposta di buon grado e mi sedetti accanto a lei.

«buongiorno come va Raven?» disse portando alla bocca la sua bevanda
«non ne ho idea ho una grande confusione in testa in realtà » dissi prendendo qualcosa da mangiare.

«perchè è successo qualcosa?» mi chiese un po preoccupata.

L'incertezza si fece strada in me, sarebbe stato il caso di dirglielo?
«ok te lo dico ma guai se ne fai parola con qualcuno» dissi facendo uno sguardo omicida.

«o-ok» portò di nuovo la sua tazzina alla bocca piena del liquido che dopo le mie due parole mi sarei ritrovata addosso.

Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai due parole capaci di farla rimanere senza parole

«Amo Levi» ci fu un momento di silenzio assoluto poco prima che, come da previsioni, la bevanda che stava sorseggiando tranquilla me la ritrovai su tutti i vestiti.

«COSA?» urlò facendo zittire ogni persona nella mensa.

Mi sbattei una mano in faccia rossa per la vergogna.

Dopo qualche secondo tornò a sedersi accanto a me con sguardo incuriosito.
«Raccontami tutto » disse secca
«non ce molto da raccontare eravamo ieri sul tetto e mi sono accorta che lo amo» avrei scommesso tutto ciò che ho di più caro al mondo che la mia faccia fosse rossa.

«bene Raven, ora tocca solo dichiararti io ora devo andare ti lascio ho una faccenda da risolvere, ci vediamo dopo» disse scompigliandomi dolcemente i capelli.

Dovrei dichiararmi?
Fuori questione.

Corsi fuori, ormai il tempo della colazione era finito.
Levi era già fuori che mi aspettava, il mio cuore perse un battito.

«Raven, dobbiamo muoverci oggi dobbiamo fare un duro allenamento, sicura di stare bene? Sei pallida» disse avvicinandosi.

Diventai subito rossa cercando di nasconderlo,
«si sto bene, muoviamoci»

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Arrivammo dopo qualche minuto alla foresta di alberi giganti, il luogo della mia prova.

«oggi cercheremo di abbattere più giganti possibili» disse salendo su un albero.

Lo seguì a ruota, mi spiegò un po di tecniche con le spade facendomi vedere come posizionarle per abbattere un gigante, quando fui pronta diede il via e partì spedita facendo zigzag tra gli alberi, vidi la sagoma di un gigante di legno e finalmente riuscì a colpire la sua collottola con le spade tranciando la stoffa affissa sopra

«evvai!» esclamai felice non rendendomi conto del fatto che il mio gancio si era annodato ad un ramo di un albero facendomi rimanere a testa in giù.

Vidi Levi arrivare ridendo
«certo mocciosa che sei un po' imbranata» disse cercando di staccarmi il dispositivo dai fianchi.

In quel momento il suo viso andò davanti al mio, i miei occhi nei suoi, mi prese la testa avvicinandola alla sua e unimmo per la prima volta le nostre labbra.

Mi sentì invasa da una strana sensazione, la sensazione di essere completa.

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Si sono baciati!! Gioite adesso perche le cose non andranno sempre bene
Byeee

Somebody to you || Levi AckermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora