«Come hai potuto?!» urlò mamma dal salotto.
«Cosa dovevo fare eh? Ucciderla?! Ci ho provato a farle cambiare idea» urlò a sua volta papà.
«Ci hai provato?! Ma ti senti quando parli! Mi hai mentito per tutto questo tempo! Ci hai mentito a me e a Raven!»
«lascia Raven lontano da questa storia! Non c'entra lei!» la interruppe papà
«Come no?! Potrebbe avere un fratello e non averlo mai saputo eppure dici che lei non c'entra! Vattene!»
La casa calò nel silenzio.
Sentì dopo vari minuti una porta sbattere e mia mamma piangere dal salotto.
Mamma... Papà...
«PAPÀ»
«Raven tutto bene? Mi senti?» aprì di scatto gli occhi.Ero sicura di non aver mai visto quella stanza ed io ero stata poggiata su un lettino, l'ambiente era freddo ma luminoso e nell'area c'era un acre odore di medicinali.
Mi sveglio troppo spesso in stanze sconosciute
Pensai portando una mano alla fronte dolorante.
«Levi dove sono?» sussurrai mettendomi faticosamente a sedere, la gamba destra era fasciata ma, le fitte di dolore che mi diede appena la mossi di un millimetro, mi fecero gelare il sangue.
«sei in infermeria, stavi quasi per morire durante la prova» disse col suo solito tono pacato e freddo.
Come aveva fatto a restare così calmo? Voglio dire mi ha quasi visto morire.
«oh...già ti ringrazio» dissi ricordandomi della sagoma di legno sulla quale ero andata a sbattere, mi mossi di nuovo cercando una posizione comoda quando un'altra fitta mi colpì la gamba destra.
«cosa... Cosa ho fatto alla gamba?»
«hai vuoti di memoria forse? Una spada ti ha trafitto la gamba probabilmente nell'impatto contro la sagoma»Toccai piano piano la gamba ma il dolore mi impedì di continuare.
Non è stata una buona idea toccarsi la gamba.
«per un po' non potrai allenarti ma dopo che ti sarai ripresa Erwin ha detto che devo insegnarti come usare le lame, non puoi combinare questi disastri in missione»
Sbuffai guardando la fasciatura, aveva ragione, eccome se aveva ragione ma quel tipo non mi piaceva e neanche l'idea di dargli ragione.
Non potevo morire in battaglia eppure ero quasi morta durante un allenamento, da vera idiota.
Dovevo ringraziare Levi? Ovvio che dovevo ringraziarlo. Mi portai le mani sugli occhi cercando di ricacciare l'orgoglio almeno per qualche secondo.
«cerca di non muoverti tra poco dovrebbe arrivare Hanji a medicarti la gamba» disse
«va bene» asserì con ancora le mani sugli occhi.
Era impensabile ma dovevo.
Si girò per andare verso la porta ma io con una mano gli presi la manica della giacca facendolo voltare di nuovo.
«Grazie Levi» dissi con gli occhi aperti in due fessure.
Sperai di non vederlo scoppiare a ridere, beffandosi di me e della mia stupidità ma lui, come sempre da quando mi trovavo qui, riuscì a stupirmi.
Fece un piccolo sorriso come se non volesse farlo vedere a nessuno, peccato che io lo vidi ugualmente e allentai la presa sulla sua giacchia guardandolo uscire.
Dopo qualche ora piombò nella stanza una persona che non avevo mai visto, mi ricordava Desi per molti aspetti, sebbene non ci fosse somiglianza fisica.
«piacere sono Hanji Zoe» disse stringendomi la mano con forse troppo vigore.
«Emh... Piacere sono Raven» dissi con un po di imbarazzo.
«ho visto che la tua gamba è messa piuttosto male» disse indicando la gamba in questione
«oh... Si sono andata a sbattere e una lama si è infilata nella coscia»
«si lo so, c'ero anche io alla prova»
Ah davvero? Non me ne ero accorta.
Iniziò a medicare la gamba, fece un male pazzesco, ricordo quei minuti come i più dolorosi di tutti la mia vita.
«Già non è messa bene, quando Levi è uscito dal bosco con te in braccio pensavamo fossi morta, dovevi vedere Levi» disse cercando di togliere la fasciatura provvisoria che avevo.
«davvero?» dissi stupita dalle sue parole, non credevo che Levi si sarebbe preoccupato per me.
«oh si, dire che stava pure tremando» disse con un sorrisino sospetto.
Le ore successive proseguirono in silenzio ma furono comunque per me le più dure della mia vita.
Volevo sapere la verità eppure non potevo nemmeno muovermi.
Quando Hanji ebbe finito con le dovute medicazioni mi lasciò dicendo che sarebbe tornata per controllare la gamba l'indomani, mi consigliò di dormire e di non sforzare la gamba.
E appena varcò la soglia caddi in un sogno profondo ma disturbato da troppi pensieri
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Somebody to you || Levi Ackerman
Fanfiction"Lo scenario che si proiettava davanti a me ogni volta che correvo per quelle strade sporche era sempre lo stesso. Ovunque mi girassi vedevo sempre le stesse cose." La vita di Raven non è mai stata semplice e il suo dramma familiare l'ha sempre segn...