2. I ragazzi del Bronx

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"Cofa?" Chiedo mentre mastico il panino.
"Si, sai no che presto ci sarà il ballo d'inverno no?" Si ferma ed io annuisco. "Non so con chi andarci" Fà una smorfia.

La campanella del locale suona, segno che delle persone stanno entrando al suo interno. Alzo lo sguardo e vedo due ragazzi.
Uno ha i capelli biondicci e gli occhi verdi e l'altro invece ha i capelli scuri e gli occhi marroni, sembrano dei ballerini di strada per come sono vestiti.

Natalie si sporge dal tavolo per parlarmi all'orecchio.

"Dici che vengono dal Bronx?" Spalanco gli occhi.
"Spero vivamente di no"

Il ragazzo biondo da una gomitata all'altro, ci indica e iniziano a sghignazzare.

Non sono una persona che mantiene la calma quindi inizio ad arrabbiarmi.

"Nat!" La chiamo e guardo nella loro direzione.
"Che fighi!" Sussura
La guardo sconvolta e le dò uno schiaffetto sulla testa. Lei si porta le mani su di essa. "Ehy! Em" dice in disaccordo con le mie azioni.
"Sembri un vecchio pervertito" dico guardandola con sufficienza, mi fa la linguaccia e riprende a mangiare il suo panino.

Incrocio le braccia al petto e mi lascio andare un sospiro.

Sento una mano che mi tira il braccio.
"Natalie!" La rimprovero. Ma poi capisco cosa vuole. I due ragazzi stanno venendo nella nostra direzione.
Oh oh.

"Ciao ragazze!" Dice quello biondo. Incrocio le braccia al petto e il mio sguardo ritorna su Nat.

"Ehy principessina non ci ignorare" dice quello con i capelli scuri.
"Come vi chiamate?" Domanda. Si si siedono difianco a noi.

"Perchè dovremmo dirvelo?" Chiedo guardandoli.
"Io mi chiamo Chris e lui è Riley" indica il suo amico.
Guardo la mia amica e lei annuisce.
"Sono Emily e lei Natalie" dico.

"Bene presentazioni fatte! Ora cosa volete?" Chiedo e accavallo le gambe.
"Conoscervi" dice Riley. Alzo gli occhi al cielo. Vado verso la cassa e pago poi torno da Nat e la trascino fuori per un braccio.

"Ehy!" Urlano dietro di noi. Ignoro e continuo a camminare.
"Emily! Aspetta ti ricordo che ho i tacchi" Mi volto e vedo Natalie in difficoltà.

I ragazzi ci stanno raggiungendo.
Ma fra tutte le persone da infastidire che c'erano proprio a noi dovevano rompere le scatole?

La mia amica mi raggiunge e apre la macchina.
Entriamo e lei parte verso le strade di Manhattan.

"Ciao piccina!" Urla dalla macchina. Roteo gli occhi.
Sono solo bassa. Ammetto che sono tanto bassa. Però mi piace pensare che un motivo c'è.

"Addio gigantessa!" Dico di rimando e lei scoppia a ridere poi parte.

Mi sistemo il ciuffo con le dita e quando le porte dell'ascensore si aprono entro in casa.

"Emily!!!!" Urla contenta mia madre. La guardo confusa e lei mi mette davanti un foglio. "Un foglio per una sfilata di moda" spalanco gli occhi. "Mi hai iscritta come modella" gioisco è da sempre il mio sogno fare lo stesso lavoro di mia madre.
La abbraccio.
"Quando?"
"Ci vuole un pò di tempo per organizzare. Comunque dopo le feste" dice. Annuisco e vado in camera.

Mi concentro sullo studio visto che presto avrò gli esami.

"Basta!" Mi stiracchio un pò e mi alzo dalla sedia della scrivania e vado verso la finestra, scosto la tenda e osservo fuori.
Ci sono delle ragazze che ridono e scherzano.
Sospiro e vado di sotto.
Camila è intenta a preparare la cena.

"Signorina Emily vado un attimo fuori mi manca del latte" la fermo.
"Vado io Camila ho bisogno di uscire"

Indosso la giacca ed esco.

Prendo due bottiglie di latte e vado alla cassa.

"Woah chi si vede" Mi giro e vedo il ragazzo di stamani. Chris.
Sospiro e lo ignoro. "Ehy principessina la smetti di ignorarmi?" Chiede e picchietta il dito sulla mia spalla.
"Eddai..."

"Sono 4.50$ signorina" pago e poi esco dal negozio.
"Ma la smetti di seguirmi?" Mi volto e guardo il ragazzo dietro di me.
"Tieni bellezza" Mi porge un bigliettino e se ne va. Un numero di telefono. Sospiro e torno a casa.

"Ecco il latte Camila" glielo porgo e aspetto.

_________

Finisco di passare lo smalto sulle unghie dei piedi e poi rimuovo la maschera.

"Okay!" Dico. Metto le mani sui fianchi.

Mi vesto, prendo la borsa ed esco di casa.

In poco tempo sono davanti casa di Natalie.
Suono al campanello.
"Si?"
"Sono Emily"
Apre la porta ed entro nell'ascensore e schiaccio il numero '9'.

La porta di casa è aperta ed entro.
Nat mi salta adosso facendomi quasi cadere all'indietro.

"Emilyyyyy" Grida. "Natalie!" Dico staccandomi. "Ci siamo viste stamattina" spiego. "Si lo so"

Andiamo in camera sua.

"Ti dispiace se vado al bagno?" Chiedo. Annuisce.

Apro la porta del bagno e dannazione.

"Emily!"
"Cavolo. Scusa Matt" chiudo subito la porta e mi appoggio a essa.
Che figura di merda. Matthew è il fratello maggiore di Natalie, avevo una cotta per lui ma mi ha scaricata alla grande.

Mi allontano dalla porta.

"Se volevi vedermi bastava chiedere, tesoro" sghignazza. Metto una mano davanti.
"Non volevo vederti. I-io devo andare in bagno" Mi giustifico.
"Mhh!" Mi prende i polsi e mi lascia un bacio sulle labbra.

Mi allontano subito.

"Smettila! Lasciami stare" sussuro visto che sua sorella e la mia migliore amica è nella stanza accanto.

Entro in bagno e chiudo la porta a chiave.

Mi lavo la faccia e poi torno in camera da Nat.

Parliamo di un pò di tutto fino a quando l'argomento non va a parare esattamente dove Natalie voleva.

"Anche quei ragazzi non erano male vero?" La guardo confusa "Riley e Chris" spiega.
Alzo un sopracciglio "La smetti?" Chiedo. "Di fare cosa?"
"La pervertita" rispondo. Rotea gli occhi e sospira.
"Ti prego Em, non dirmi che non li hai trovati sexy almeno un pochino!" Stringe il pollice e l'indice. Mi mordo il labbro inferiore. "Ah si?" Mi scuote.
"Chi?"
"Chris" ammetto. Esulta contenta evidentemente a lei piace Riley.

"Sai che vengono dal Bronx?"
"E tu come lo sai?" Chiedo.
"Potrebbe essere che io ho incontrato per caso Riley e abbiamo parlato" sgrano gli occhi.
"I particolari Natalie, i particolari"

"Stavo andando verso un negozio di vestiti e ho incontrato Ray che andava verso un bar. Quindi ci siamo salutati e abbiamo iniziato a parlare, gli ho detto che frequento una scuola privata a Manhattan e lui mi ha detto che è del Bronx" dice.
"Woah, beh Chris mi ha dato il numero" Mi gratto la testa e lei sgrana gli occhi.
"Come? Quando? Perché?" Chiede gesticolando in modo strano.
"Al supermarket, qualche giorno fa, non lo so il perchè" rispondo alle sue domande. Si ricompone e si lascia uscire un gridolino.
"Tesoro, qualcosa mi dice che sei più esaltata di me" dico.
"Umh probabile ma infondo sono Natalie no?"

Eh si è proprio Natalie.

The Princess and The Thug [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora